MultiVersus – Recensione
“C'eravamo tanto amati”, titola un celebre film del 1974 con Vittorio Gassman. Lo stesso si potrebbe dire per MultiVersus, opera pubblicata da Warner Bros. Games e sviluppata da Player First Games. Pubblicato nel 2022 come open beta, il titolo sbarca ora su console come gioco completo e diventa inevitabilmente oggetto della nostra recensione. Saranno bastati due anni per regalare agli appassionati di brawler un degno concorrente? Continuate a leggere per scoprirlo!
Ma quanti siete?
Proprio come abbiamo visto nella prima versione del gioco, MultiVersus spinge subito il piede sull'acceleratore per quanto riguarda le licenze. Anche a distanza di svariati mesi, il gioco resta ricco di personaggi tratti dai vari universi di Warner Bros. Si passa da Adventure Time a Scooby Doo, per arrivare fino al panorama dei personaggi DC. Le possibilità per il giocatore sono rimaste tante e variegate, con combattenti dotati delle abilità più disparate.
Un breve tutorial iniziale illustra le principali modifiche della versione definitiva rispetto alla precedente beta. MultiVersus, in questo, appare fin da subito più lento e ragionato che in passato. Inizialmente, questa decisione potrebbe destabilizzare, abituati a brawler più veloci e dinamici. La scelta però rende MultiVersus più ragionato e “meditabondo”: sarà necessario studiare al meglio le proprie mosse per non soccombere.
Nonostante il cambio di registro, la proposta del titolo rimane pressoché invariata: fino a un massimo di 4 giocatori possono darsele di santa ragione in mondi bidimensionali dotati però di una certa profondità. Sarà possibile sfidare l'intelligenza artificiale oppure lanciarsi anche in match 2v2. Il tutto, con alcuni schemi ben noti agli appassionati del genere.
Il gameplay di MultiVersus
Se avete giocato titoli come Brawlhalla oppure Super Smash Bros, lo stile di MultiVersus vi risulterà incredibilmente familiare. Lo scopo dei giocatori è infliggersi l'un l'altro più danni possibile, aumentando così esponenzialmente la possibilità di essere sparati nel vuoto. Uscire dallo schermo comporterà la sconfitta e un punto negativo, mentre far fare la stessa fine a un avversario ci avvicinerà alla vittoria.
Questo è MultiVersus in breve, con però tutte le sfaccettature del caso. Il titolo di Player First Games sfrutta la diversità dei personaggi del roster per inserire una serie di archetipi: dai tank grossi e resistenti ai maghi, pronti ad attaccare dalla distanza. Molti personaggi hanno anche abilità di supporto o che viaggiano in sinergia con gli altri giocatori, per aumentare gli elementi tattici e rendere gli scontri più ponderati. Per ottenere questo scopo, si è scelto anche di avvicinare la telecamera di gioco e di rallentare l'azione, favorendo le schivate e attacchi meno frenetici.
Se da un lato la scelta è apprezzabile per evitare troppo caos, dall'altro è nella natura dei brawler generarlo. Apprezzare o meno la scelta del team sarà quindi tutta del giocatore, così come trovare il suo stile di combattimento. Il titolo, soprattutto nella modalità in singolo, incoraggia comunque molto a variare e provare diverse tipologie di combattenti. Inoltre sarà possibile agghindare e modificare i nostri beniamini a piacimento, a patto di investire tanto tempo (o tanto denaro).
Transazioni a volte non troppo micro
Uno degli aspetti meno convincenti di MultiVersus è però proprio il sistema di progressione. Al netto della presenza dell'immancabile Battle Pass, vero e proprio cavallo di battaglia dei free to play, il titolo sembra sempre pronto a chiederci un obolo. Sbloccare personaggi e costumi richiederà un discreto esborso di denaro, a meno di non volersi lanciare in sfide decisamente lunghe. Tra queste troviamo le Fratture, ossia delle sfide offline in cui affronteremo l'intelligenza artificiale.
I giocatori dovranno sostanzialmente combattere chiunque vi venga in mente, seguendo l'eroico Batman nel suo tentativo di fermare vari personaggi che usciranno dai portali. La trama, accompagnata da dialoghi e cutscene, non riesce però a coinvolgere in maniera convincente i giocatori. Interessante invece la necessità di completare i livelli soddisfacendo specifiche richieste per proseguire, senza contare che al termine della cavalcata otterremo un personaggio extra, ossia l'Agente Smith di Matrix. Peccato che molto spesso le sfide implicheranno ottenere determinati oggetti cosmetici, portandoci ad ulteriore grind e allungando il tutto.
Il ridotto numero di arene, accompagnato però fortunatamente da un buon roster (26 personaggi, con vari volti noti come Bugs Bunny o Rick & Morty), aiuta solo in parte a dare varietà. Lo stesso dicasi per una colonna sonora che avrebbe potuto attingere maggiormente alle tantissime licenze Warner. In generale, MultiVersus non sembra aver beneficiato del lungo stop, ma il banco di prova definitivo sono state ovviamente le battaglie in rete.
Universi online
Ogni brawler che si rispetti dà il meglio di sé nelle sfide in cui ad affrontarsi sono giocatori reali. Ecco perché abbiamo fatto varie partite in rete prima di tirare le somme dell'esperienza offerta da MultiVersus. Sotto questo aspetto, i ragazzi di Player First Games hanno cercato di svolgere il miglior lavoro possibile. Il gioco è fluido e le partite si avviano rapidamente, segno di server decisamente validi. Tutto però viene limitato dal già citato rallentamento dell'azione, che toglie un po' di verve agli scontri. Molti giocatori hanno infatti esternato già nei primi giorni le loro perplessità, preferendo lo stile più frenetico della beta.
In quanto recensori della nuova versione, vi possiamo dire che MultiVersus è effettivamente meno frenetico, ma non per questo meno coinvolgente. Il buon lavoro fatto a livello di gestione dell'online aiuta a rendere gli scontri equilibrati, così come fa l'ottimo matchmaking. Nonostante questo, MultiVersus ci ha comunque lasciato con qualche perplessità, soprattutto per quanto riguarda la ripetitività di fondo e soprattutto l'invadenza delle microtransazioni.
Dobbiamo comunque sottolineare che siamo di fronte a un gioco gratuito, in cui gli aggiornamenti di Player First Games saranno sicuramente costanti per continuare a migliorare l'esperienza di gioco. Inoltre la necessità di inserire elementi aggiuntivi a pagamento diventa fondamentale per la sopravvivenza di un prodotto che però, ad oggi, sembra difficile. La sensazione è che il team dovrà rimboccarsi le maniche e ascoltare il feedback degli utenti per trasformare MultiVersus nel brawler che tutti desiderano.
Il Platino di MultiVersus
Se avevate già sbloccato tutti i trofei di MultiVersus durante il periodo di beta, sarete dispiaciuti nello scoprire che la lista è rimasta la stessa. Chi invece non ha ancora avuto modo di mettere questo Platino in bacheca dovrà giocare varie partite, accettare rematch e completare una serie di azioni di miscellanea. Niente d'impossibile comunque: un Platino abbordabile ma non esattamente breve da sbloccare.
L'articolo MultiVersus – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.
MaverickTheWolf
Il gioco in sé per sé ha delle potenzialità interessanti, Il problema è che sembra di giocare a fortnite con questa grafica super gommosa e colorata.
Johiro
Il fatto è che la maggior parte dei personaggi provengono dai cartoni animati, ci sono Bugs, Marvin, Taz, Tom e Jerry, Rick, Morty, Shaggy e Velma, non avrebbe senso usare una grafica realistica in questo gioco.