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Ti piace scrivere? Vorresti partecipare ad un racconto a più mani? Hai mai sognato di prendere parte ad uno pseudo GDR cartaceo? Questa è la stanza che fa per te.

Garth Brown

Capitolo 5: Ambientarsi

<< Questo è il Tempio? >>
<< Si. >>
<< Fantastico. >>
<< RAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!! >>

Una forte vampata di calore, si espande dal centro del corpo. E' il Chakra del Plesso Solare, il Chakra Giallo, il Chakra della Volontà, Manipura, che sta risuonando grazie a questo vibrato che si sente fin da qui giù.

<< Andiamo? >>

Annuisco e saliamo la rampa di scale che sta dietro i pilastri. Dopo qualche passo (gli scalini sono in minor numero, rispetto alla prima rampa), giungiamo ad un altro cancello Tori e, superatolo, ad un altro piazzale con un'altra effige di un drago a terra.

<< Maestro Miyagi. >>
<< Ciao, Hiro-san. >>
<< Ha trovato chi cercava? >>
<< Eccolo. >> risponde, mettendomi una mano sulla spalla.
<< Ciao, io sono Hiro Nakamura. Tu chi sei? >>
<< Garth Brown. >>
<< Piacere di conoscerti. >>
<< Torna ad allenarti, Hiro. >>
<< Vado, Maestro. >>
<< Maestro... >>
<< Pazienza, Garth. Seguimi soltanto per ora. >>
<< D'accordo. >>

Nel mentre seguo il Maestro attraverso il piazzale, osservo i dintorni. Ai lati del piazzale, ci sono altri due piazzali, con altrettanti pilastri con ciotole. Ma sulle pareti, ci sono delle armi.

"Forse fanno pratica."

Salendo due scalini, entriamo all'interno del Tempio vero e proprio. Ci sono 3 corridoi, uno per ogni punto cardinale (escluso il sud, dalla quale siamo entrati). Al centro di questo crocevia, c'è una statua di un drago, sempre di giada, adornata con altri pilastri con ciotole. Andiamo nel corridoio ad ovest e superate un paio di porte, ci ritroviamo in quella che sembra una sala comune.

<< Qui è dove dormirai. >>
<< Dormono tutti qui? >>
<< Si. Tutti con il proprio futon. >>
<< Non molto sicuro. Chi mi dice che qualcuno non possa aggredirmi nel sonno? >>
<< Dubbio legittimo, ma vedi, dormire in una camera comune, ti costringe a fidarti degli altri. E' lo stesso ragionamento di un campo militare tradizionale americano. >>
<< Anche questo è vero. >>

Esamino l'ambiente. Sulle pareti ci sono sette stendardi (3 sulla parete centrale e 2 sulle pareti laterali), ognuno con su scritta una parola in kanji. Ne riconosco alcune: Volontà, Disciplina, Conoscenza. Uno stendardo però è vuoto. Inoltre, sopra uno stendardo centrale, c'è uno yin-yang.

<< L'Equilibrio. >>
<< Esatto. >>
<< Questi stendardi rappresentano le 7 Virtù del Sentiero. >>
<< Interessante. >>
<< Tuttavia... >>
<< Lo stendardo blando. >>
<< Esattamente. Quella è la Virtù più importante. >>
<< Ed è parte dell'addestramento capire quale sia, per uno studente? >>
<< Non c'è bisogno che ti spieghi, a quanto vedo. >>
<< Mi scusi. >> rispondo, mortificato.
<< Non devi scusarti nell'essere capace di analizzare e comprendere. >>

Distogliendo lo sguardo dal Maestro, volgo l'attenzione ai futon in sé e noto che non ci sono i piumini (i Kakebuton). C'è solo il cuscino da mettere sotto il collo e, più distante, un baule di legno con sopra un diario e una piccola statua di drago.

<< Ma qui non ci si copre? Si dorme scoperti? >>
<< Si. >>
<< E quando fa freddo? >>
<< Disciplina. >>
<< Ah, bisogna imparare a ignorarlo, tipo quando si medita sotto le cascate. >>

Il Maestro sorride. Nel mentre mi avvicino alle finestre per guardare fuori, entra una ragazza. Ha i capelli castani, un bella carnagione e ha indosso un kimono con cintura verde.

<< Ehi, Maestro. >>
<< Chloe-san. >>
<< Chi è lui? >>
<< Garth Brown, piacere. >> rispondo, offrendole la mano.
<< Piacere. >> mi risponde, contraccambiando.
<< Sei qui in visita oppure... >>
<< La seconda. >> le rispondo, interrompendola.
<< Sappi che tanti c'hanno provato, ma pochi ci sono riusciti. >>
<< Niente è facile. >>

Chloe mi distoglie lo sguardo e guarda dietro di me. Sembra preoccupata.

<< Che cos'è quello? >>
<< Cos... >>

Sono con il culo a terra, come si suol dire. Chloe mi ha afferrato il braccio e mi ha atterrato (takedown) in modo simile a come si fa nel judo.

<< Dovevo aspettarmelo. Judoka? >>
<< Si. >> mi risponde, offrendomi la mano.

Ma io, di tutta risposta, la imprigiono in una sottomissione a triangolo.

<< Sorpresa? >>
<< Un po'. >>
<< Bambini, l'ora di ricreazione è tra qualche ora. >>
<< Ci scusi. >> rispondo al Maestro, liberando Chloe e aiutandola ad alzarsi.
<< Vieni, devo presentarti. >>
<< A chi? >>
<< Vedrai. >>

Saluto Chloe, e seguo il Maestro. Tornati al crocevia, andiamo a sinistra, percorrendo il breve corridoio a nord. Dopo aver superato un'altra porta, quello che mi si para dinnanzi è spettacolare.

<< Qui è dopo passerai tutto il tempo. >>
<< Non ho parole. >>

Un vasto giardino, con laghetti, pontili e vari edifici di piccole dimensioni intorno. Ci sono un sacco di panchine, cosi come studenti che studiano, meditano e si allenano nelle arti marziali. Più in fondo, c'è una cascata e in alto, una serie di monaci.

<< Immagino che solo noi, li abbiamo sentiti da cosi lontano, vero Maestro? >>
<< Certamente. Vieni. >>

Il Maestro mi conduce attraverso l'intero giardino, fino ad arrivare ad una panchina di marmo, posta ai piedi della cascata. Sedutoci sopra, in padmasana, c'è un vecchio.

<< Jiraiya. >>
<< Si? >>
<< Eccolo. >>

L'uomo si gira. Ha una lunghissima barba e dei segni sotto l'occhio sinistro. Delle cicatrici forse, ma non ne sono certo. Indossa una tunica bianca e un sugegasa. Ha inoltre un medaglione, con su inciso un drago, sulla parte destra della tunica.

<< Konichiwa, Maestro Jiraiya. >>
<< Konichiwa, Garth Brown. >>
<< Cosa ne pensi di tutto questo? >>
<< E' spettacolare. >>
<< Lieto che ti piaccia. Ora però, raccontami. >>
<< Cosa intende? >>
<< Intende la visione, Garth-san. >> risponde il Maestro Miyagi.
<< Ah. Allora, è iniziata... >>

Dopo qualche minuto...

<< Interessante. Miyagi, sai già cosa fare. >>
<< Si, Jiraiya. >>

CONTINUA.