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Garth Brown

Capitolo 1: Il Villaggio

10 Gennaio 2020, Ore 17.00

<< SEI UN MOSTRO, GARTH!!! >>
<< Lo so. >>
<< VERGOGNATI!!! >>
<< No. >>
<< MIO FIGLIO NON POTRA' PIU' CAMMINARE PER COLPA TUA!!! >>
<< Beh suo figlio ci penserà cinque volte la prossima volta, prima di rifare uno scherzo simile. >>

E' la madre di Zack. Dopo che me ne sono andato dalla palestra, e sono tornato a casa a farmi una doccia fredda e poi, mettere qualcosa sotto i denti, sono andato al parco (come di consueto) per andare a rilassarmi, portandomi dietro il cellulare e gli auricolari. Purtroppo, non ho potuto rilassarmi perché, nel momento in cui mi sono seduto sotto il ciliegio, mi è squillato il cellulare.

<< Drin, Drin! Drin, Drin! >>
<< Chi è che mi disturba... pronto? >>
<< Garth? >>
<< Dimmi, Dan. >>
<< C'è qualcuno che vuole parlarti... >>

Tornando al qui e ora, la sfuriata della madre dura per diversi minuti. Dopo che esaurisce il suo sfogo, le auguro una buona giornata e riattacco il telefono, impostando subito dopo il blocco di ogni chiamata. Quando sono in questo parco, con queste belle panchine di quercia, questi bei lampioni non troppo moderni, questi ciottoli ben levigati e appunto questo bellissimo albero di ciliegio, non voglio essere assolutamente disturbato.

Essendomi spostato vicino al laghetto per espirare la negatività che mi stava trasmettendo la donna al cellulare, ritorno sotto il ciliegio e mi rimetto in Padmasana, anche noto come il Loto Completo, la postura definitiva di uno Yogi.

<< Inspira... >>
"1... 2... 3... 4... 5... 6"
<< Trattieni... >>
"1... 2... 3... 4... 5... 6"
<< Espira... >>
"1... 2... 3... 4... 5... 6"

Il Fondamento. La respirazione yogica di base, quella che porta ad un rilassamento completo del corpo. Io non avrei bisogno di arrivare fino a 6, essendo che è da 2 anni che medito attivamente (si, ho iniziato a farlo con la palestra, cosi da allenare sia il corpo che la mente), ma preferisco continuare ad arrivare fino a 6 per ora.

Sento l'aria che entra e esce dalle narici del naso... sento la bio-energia del corpo che scorre attraverso i chakra delle mani e dei piedi... quella piacevole sensazione di calore mista ad un formicolio.

<< Hummmmmmmmmmmm... >>

La luce del Sole, irradia la mia pelle. Una sensazione benevola mi pervade. Sento il frusciare delle foglie del ciliegio e dell'erba a terra. E poi... Silenzio.

Non sento più nulla. Apro gli occhi. Non sono nel parco.

<< Dove sono? >>

Mi è capitato avvolte di andare in trance e ritrovarmi, inconsciamente, ad esplorare i meandri della mia mente, ma questa volta è diversa. Non ho mai visitato questo posto. Ad una prima occhiata, sembra un villaggio di pescatori, probabilmente giapponese, in quanto vedo in lontananza una pagoda a 3 piani. E' tutto abbastanza sfocato, quindi apro e chiudo gli occhi per schiarirmi la vista. La situazione è anche più grave.

<< Mio... dio... cosa è successo qui? >>

Molte case sono distrutte, cosi come i raccolti. Vedo carri da traino ribaltati, alberi caduti... e un panda. Ha una lancia conficcata nel cuore. Povera creatura. Addentrandomi di più nel villaggio, e superando un piccolo cancelletto di legno, scorgo altro. Un gruppo di ninja e monaci, tutti morti. I monaci hanno la tunica bianca con degli intarsi d'oro o d'ottone (non ne sono sicuro), i ninja invece hanno il classico completo nero, anche se uno di loro ha una cintura gialla intorno alla vita. Probabilmente era il loro capo squadra.

Ad un certo punto, sento dei passi. Mi giro di scatto e lo vedo... un uomo, forse sulla trentina d'anni, con indosso un'armatura nera con degli spuntoni e un effige (sulla cinta) recante un corvo, che si avvicina velocemente verso di me.

<< A noi due, serpente! >>

Evado l'attacco, gettandomi lateralmente, ma nel momento in cui mi giro...

<< Clack! Boom! >>

C'è un altro uomo. Anche lui sulla trentina, con indosso una bellissima armatura bianca con intarsi d'oro, accompagnata da un'altrettanto meravigliosa vestaglia smanicata in avorio e argento (o forse platino, non ne sono sicuro, essendo i due metalli quasi identici nel colore). In mano ha una spada fatta di soli fulmini e difatti, appena le due spade sono entrate in contatto, si è sentito il rombo di un tuono. Molto gradevole, tra l'altro.

La battaglia tra i due infervora per qualche minuto, con l'uomo in bianco che evade tutti gli attacchi dell'uomo in nero, e quest'ultimo che prova a colpire l'altro usando anche shuriken, kunai e fiamme, che produce dalla mano. L'uomo in bianco, infine, prevale sull'uomo in nero, ma quest'ultimo tenta disperatamente di salvarsi, supplicando di essere risparmiato. Ma prima che possa vedere come va a finire, tutto il villaggio si sgretola e il terreno sotto di me si spacca.

Cado.

CONTINUA...