non so come iniziare questo post, vorrei solamente sfogarmi su questo anno del cazzo che sto passando.
tralasciando le mille mila cose negative che mi sono capitate, dalle quale credo di essermi abbastanza ripreso.
L'unica cosa di cui non riesco tutt'ora a riprendermi, mi sento come un vuoto dentro che non so come colmare, tutto questo perché ad inizio agosto, nella notte tra il 2 e il 3, il mio migliore amico è passato a miglior vita. e questo suo non esserci più mi fa sentire tremendamente solo, senza qualcuno con cui parlare o confidarmi.
ci conoscevamo da quando eravamo tipo ancora nelle culle... e siamo stati insieme 33 anni, amicizia che non si è rovinata neanche per colpa di qualche ragazza.
io proprio non so come riuscire ad uscirne da questo senso di angoscia che mi viene. non so proprio come o cosa scrivere per farvi capire come io possa stare... vorrei trovare il coraggio di andare a trovarlo al cimitero, portarmi una birra e un paio di boccali (me la berrei tutta io si è vero) anche per raccontargli tutte le cose che stanno succedendo agli amici in comune e aggiornarlo su tutto(come se fossimo al solito aperitivo insieme a dire stronzate). ma proprio non ci riesco, il vedere la sua foto attaccata alla lapide mi farebbe realizzare che veramente lui non è più con noi e io ancora mi aspetto un suo messaggio chiedendomi se mi va un aperitivo da qualche parte.
è un post sicuramente sconclusionato che non arriva al punto. ma veramente io ragazzi non ce la faccio.
Enima
Mi dispiace davvero tanto. Sono sicuro che lui non vorrebbe che tu stessi male, ma che ti rimettessi in piedi, andando avanti nella vita, tenendo sempre dentro di te un suo ricordo positivo
MaverickTheWolf
Guarda mi sento di dirti che se ancora non te la senti di andarlo a trovare al cimitero, probabilmente è perché ancora non è trascorso abbastanza tempo da aver metabolizzato la cosa.. anche qui è molto soggettivo c'è gente che nemmeno ci va mai al cimitero a trovare le persone care però ha un personale modo di sentirli vicino a sé senza la necessità di andare davanti a un pezzo di marmo con una foto sopra.. quando in verità lì sotto nella terra non c'è più la persona che conoscevamo ma solamente il suo involucro, se ci pensi..
Per lutti molto grandi non si metabolizza mai fino in fondo, semplicemente penso che quest'idea la si debba far diventare parte di noi ed accettarla con i propri fempi, quando la frustrazione, la rabbia, l'incredulità, diventano meno pressanti nel vissuto quotidiano.. non esiste un tempo giusto.. ognuno ci mette il tempo che è giusto per se stesso..fosse qualche mese oppure anni.
Di sicuro accettare di lasciarlo andare per quello che riguarda la sua forma fisica e accettare che per il forte legame che c'era, sarà comunque sempre presente ed in qualche modo vicino nella sua forma spirituale, questa consapevolezza nel tempo dovrebbe far diminuire il dolore, poi logicamente anche qui è soggettivo a seconda della persona.
Cerca di farti forza, condoglianze.
Dear Red
So bene come ti senti, non è facile convivere con questo dolore io, nel giro di 15 anni persi 4 amici, 4 ottimi ragazzi a cui volevo un bene immenso, posso dirti che all'inizio non è facile io, personalmente li penso sempre e, so che loro non vorrebbero vedermi triste anche se lo sono, lui ti vuole bene e, non vorrebbe vederti soffrire, quindi ti capisco, se hai bisogno di sfogarti noi siamo qui per te e, condoglianze al tuo caro amico
El_magno91
Vi ringrazio per le vostre parole.
Sicuramente lui non vorrebbe che stia cosi giù di morale. Però è quella sensazione del tipo, non so più con chi parlare/confidarmi di quello che succede intorno a noi… sento la sua mancanza come se veramente mi avessero strappato un arto o un organo dal corpo.