jayden

Un secondo lavoro

C'è da fare un plauso a Ubisoft riguardo le sensazioni che la loro opera lascia al videogiocatore. Al termine delle tre macro-quest (una buona idea in realtà) si ha davvero l'impressione di aver terminato un'Odissea, ma non nel senso che speravano gli sviluppatori.
La follia di Ubisoft sta nell'aver coniato il primo gioco a struttura MMORPG che non è nè "massively multiplayer" nè "online" nè può considerarsi un "Role Playing Game" decente.
Tonnellate di quest per "vendere" punti esperienza ed equipaggiamenti, costante farming delle risorse, avversari che sono spugne per danni se sopralivellati. Niente di tutto ciò ha senso senza una componente multiplayer.

Un netto passo indietro rispetto a Origins.
Riposto il disco nella custodia (da cui dubito uscirà mai più) permane il terrore di provare Valhalla, senza contare un'autentica repulsione verso l'antica Grecia. Credo che giocherò Immortals (già acquistato) tra un paio di anni, Valhalla forse mai.