ChrisMuccio ha scritto una recensione su Castlevania Legends
L’excursus di Castlevania su Game Boy non si chiude nel migliore dei modi. Dopo una partenza invero dimenticabile con Castlevania The Adventure sembrava che Konami avesse trovato la giusta strada con il successivo Castlevania II: Belmont’s Revenge, seguito che migliora nettamente quanto offerto dal gioco precedente rivelandosi una validissima aggiunta alla sua storica serie di appartenenza. Purtroppo Castlevania Legends non farà tesoro di quell’esperienza e, pur senza toccare la mediocrità di The Adventure, si rivela un prodotto insipido e deludente.
Castlevania Legends non è canonico all’interno della serie e narra le vicende di Sonia Belmont, in questo gioco considerata la prima cacciatrice di vampiri della sua storica famiglia nonché la prima a combattere Dracula ed il suo esercito demoniaco. L’avventura si svolge attraverso cinque differenti livelli per una durata complessiva che si attesta attorno a un paio d’ore massimo, con un gameplay che si presenta sostanzialmente analogo a quanto già visto nei giochi precedenti. Armata con la sua fidata frusta, Sonia fa strage di mostra nel frattempo che esplora a fondo ciascun livello, arrivando infine alla consueta Boss Fight dove dare sfoggio di tutte le proprie abilità come cacciatrice di vampiri.
Il punto però è che Castlevania Legends non sembra compiere nessun reale passo avanti rispetto a quanto già visto in passato, ma anzi se possibile fa pure marcia indietro su alcuni aspetti, in primis un level design non sempre convincente, che prova a non essere troppo lineare aggiungendo di tanto in tanto qualche bivio che però spesso non portano a nulla, rivelandosi vicoli ciechi che nel migliore dei casi ti danno una vita extra una volta arrivati in fondo, nei peggiori dei semplici cuori da usare per gli attacchi speciali. In tutto questo magari si perdere energia preziosa per aver seguito la strada sbagliata con il rischio di aver solo perso tempo.
La struttura dei livelli in generale non è comunque chissà quanto elaborata e in alcuni casi lascia spazio pure a molte imprecisioni, come fasi Platform mal calcolate anche a causa dei salti e movimenti molto lenti della protagonista.
Il gioco in sé non sarebbe nemmeno così impegnativo, anzi siamo forse davanti a uno del Castlevania più semplici, tuttavia l’incessante respawn dei nemici e un abuso di creature volanti dalle movenze irregolari potrebbero in alcuni casi rendere più impegnativi e frustranti del solito passaggi che altrimenti non richiederebbero chissà quali sforzi per essere superati.
Le Boss Fight in fondo non sono malvagie e nel corso dei livelli non manca qualche passaggio più ispirato degno dei Castlevania più intriganti. Anche l’accompagnamento sonoro si può considerare riuscito, con musiche piacevoli e perfettamente in linea con i toni tipici del brand. Viceversa la grafica non si rivela troppo ispirata, in particolare gli sprites della protagonista tutt’altro che piacevoli da vedere al contrario magari dei nemici già più curati ed ispirati. Si apprezza il cameo di Alucard nel corso dell’avventura così come la presenza di un sistema di password per ripartire dall’ultimo stage raggiunto, ma per il resto Castlevania Legends fatica a brillare.
La sensazione è che il precedente Belmont’s Revenge sia avanti in praticamente ogni aspetto rispetto a Castlevania Legends, che fallisce nel tentativo di chiudere al meglio la trilogia Game Boy (di cui, per l’appunto, soltanto il secondo titolo si salva) lasciando un forte amaro in bocca. Se siete grandissimi appassionati della serie Konami vale comunque la pena dargli almeno una chance, nella consapevolezza di essere comunque davanti a una delle iterazioni più deboli del franchise.
Voto assegnato da ChrisMuccio
Media utenti: 6.3