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My Hero Academia – You're Next: la nostra recensione in anteprima!

Grazie a Crunchyroll e Sony abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima My Hero Academia: You're Next, il quarto prodotto cinematografico ispirato alla serie manga del maestro Kōhei Horikoshi, coinvolto come supervisore generale e disegnatore dei personaggi.



Fin da subito il film esibisce un universo vibrante e ben conscio di essere inserito all'interno di una realtà ormai consolidata e familare per lo spettatore. Veniamo, infatti, subito catapultati in un clima caloroso e spontaneo arricchito da personaggi che fanno sentire lo spettatore come se li conoscesse già da tempo. Tale clima affabile non obbliga, tuttavia, un eccessivo sforzo di recupero di nozioni previe per una fruizione appagante della pellicola. Il film, come anche i tre precedenti, si mostra pronto ed esperibile appièno anche per coloro che non sono dotati di un'eccessiva conoscenza dell'opera di partenza. La trama della quarta pellicola cinematografica rimane scollegata dal canone principale, proprio come accaduto con le tre precedenti, presentandosi con un soggetto ed una sceneggiatura pensate ad hoc.



I personaggi



My Hero Academia: You're Next mostra sin da subito l'intera pletora di personaggi con i quali lo spettatore ha già avuto occasione di familiarizzare nel tempo. Tuttavia, non è richiesto un eccessivo sforzo di memoria, grazie anche ad una caratterizzazione alquanto basilare per l'universo descritto, che rende sufficiente una conoscenza base della lore creata dal maestro Horikoshi. Grazie, infatti, ad un inizio in medias res, la messa in scena sfrutta quella che appare come una missione di routine per mettere in luce tutti i personaggi principali e i loro quirk, i tipici ‘super-poteri' di cui sono dotati i protagonisti.



Come già sottolineato, la loro caratterizzazione non spicca con particolari evoluzioni o colpi di scena, rimanendo ancorata agli archetipi a cui siamo già abituati in My Hero Academia. Purtroppo la pellicola non brilla per particolari sviluppi negli animi dei personaggi, stagnando in una comoda zona di confort pensata, forse, per rendere il film aderente alla storia principale, ma senza che ne impatti in maniera significativa dal punto di vista dell'avanzamento narrativo o della crescita dei personaggi.



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D'altra parte, sul versante nuovi personaggi introdotti è stato fatto un ottimo lavoro. In mezzo a sequenze d'azione sempre più accattivanti, viene proposta una sottotrama romantica legata a due personaggi inediti, i quali si ritrovano protagonisti di una toccante storia travagliata dovuta a spiacevoli pieghe del destino. Con un carattere tormentato segnato da sentieri frastagliati e decisioni difficili da prendere, il personaggio che ricopre il ruolo di co-protagonista in questa vicenda risulta, forse, il più tridimensionale ed appagante all'interno della sfera cinematicografica del franchise di My Hero Academia.



Il villain: nuovo simbolo della pace?



Anche questa pellicola propone una side-story costruita attorno ad un villain scollegato dalla trama principale. Nonostante possa sembrare forzato inserire un cattivo ex-novo nel bel mezzo della trama, l'introduzione di Dark Might avviene sin da subito in maniera spontanea e con una giustificazione accettabile. Tutto il sottobosco criminale che ne consegue viene poi visto come naturale conseguenza del piano del villain. Egli, sin da subito, è caratterizzato in modo da incutere un timore crescente pronto a culminare in una vulcanica sequenza finale piena di colpi di scena e sequenze d'azione esplosive.



Tuttavia, nonostante lo svolgimento della trama ed il bilanciamento tra forze del male e forze del bene non sia sempre così scontato, lo scopo di Dark Might risulta un po' offuscato. Come si vede dal trailer, questo film ha una sfacciata componente nostalgica che fa leva su alcuni elementi legati ai primi archi narrativi della storia di My Hero Academia. Vediamo, infatti, un pesante focus su All Might ed il suo tanto decantato concetto di passaggio di testimone (“You're Next” – “Il prossimo sei tu”).



Il significato di questa storica citazione del personaggio in questo caso viene ‘rubato' e stravolto da chi si mostra evidentemente non in grado di scindere tra il concetto di ‘eroe per la pace' ed ‘eroe per la fama'. Ed è proprio questa linea sottile ad essere trattata, forse, con un po' troppa superficialità finendo per scatenare, dopo poco tempo, un cattivo principale stereotipato e privo di quella tridimensionalità che le premesse facevano supporre.



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Ambientazione ed aspeti tecnici



Il comparto tecnico mostra un lavoro dignitoso sotto ogni aspetto, a partire dalla messa in scena dei combattimenti resi in maniera impeccabile dal punto di vista della direzione dell'azione e dell'impatto visivo. Tutto il film è arricchito da vasti paesaggi colorati, diligentemente correlati a specifici aspetti di trama, che guidano i personaggi a muoversi attraverso vicende che, in lontananza, quasi tendono a richiamare alcuni elementi tipici delle opere di Studio Ghibli.



Lo scorrimento della trama è uniforme e privo di momenti morti, merito anche del soggetto principale che tende a proporsi bene agli occhi di uno spettatore interessato, essendo un prodotto costruito pensando non solo ai fan più puri. Questo non implica che si tratti di un film frenetico o faticoso da seguire. Tensai Okamura dirige, infatti, il prodotto con sapiente equilibrio tra azione e momenti di raccordo interessanti e diegetici alla trama, in modo da tenere sempre alta l'asticella dell'attenzione e della curiosità.



In conclusione si tratta di un film senz'altro divertente e di grande intrattenimento, con il pregio di essere riuscito a includere alcuni elementi insoliti per l'universo di My Hero Academia, rendento potenzialmente piacevole la visione anche per un pubblico non strettamente appassionato all'opera di base.



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8 ottobre alle 22:01

 

Un anime che sto apprezzando davvero tanto, ovvio che dopo tante puntate è fisiologico che ci sia un po' di calo, però in parte sono riusciti a mantenere un discreto interesse sulla proseguimento della lore.