Dragon Quest 3 HD-2D Remake PROVATO | GAMESCOM 2024
Avete presente quella sensazione di stupore che avete provato quando avete preso in mano la vostra prima console portatile e avete lasciato che fosse la vostra immaginazione a riempire i vuoti lasciati da quella semplice grafica fatta perlopiù di pixel? Ecco, questo è ciò che ho provato con Dragon Quest 3 HD-2D Remake PROVATO.
In mezzo a tanti titoli con l'ormai consueto "graficone", alla Gamescom 2024 ho avuto l'occasione di provare in anteprima l'attesissimo remake del terzo capitolo della saga JRPG più famosa di sempre, e sono quindi pronto a raccontarvi le mie prime impressioni sull'atteso remake del gioco Square Enix!
Dragon Quest 3 HD-2D Remake PROVATO | Una piccola perla alla Gamescom 2024
Avviare la demo di Dragon Quest 3 HD-2D Remake è stato quasi surreale, perché veder risplendere nel 2024 un gioco di questo tipo è un'esperienza davvero magica, a metà tra la nostalgia più pura e la voglia di riscoprire i valori del glorioso passato di questo genere, che si fa sempre più forte ad ogni operazione di questo tipo.
Chi ha recentemente giocato ai due capitoli di Octopath Traveler sa già bene o male cosa potersi aspettare a livello visivo da Dragon Quest 3 HD-2D Remake, ma vi posso assicurare che ai miei occhi si è palesata in pochi minuti la massima espressione di un genere, con tutti i suoi pregi e difetti sia chiaro, ma che riesce con forza a dire la sua anche nell'era moderna.
Il gruppo dovrà viaggiare in lungo e in largo per fermare l'ultrademone!
Le origini del mito
La storia di Dragon Quest 3 HD-2D Remake è abbastanza semplice e piuttosto classica. Ci vede nei panni di Erdrick, figlio del grande ore Ortega, che vi ricordo sarà oggetto di una narrativa più espansa rispetto al gioco originale, per continuare la missione intrapresa prima di lui dal padre per sconfiggere l'Ultrademone Padramos.
Fatta questa dovuta premessa, una volta entrato nel booth preposto alla prova stampa ho assistito ad una breve presentazione volta ad introdurre l'ip ed i contenuti della demo che stavo per provare, e poi subito via con l'azione. Ho potuto provare il gioco per una buona mezzora e mi è stata lasciata carta bianca su ciò che potevo o non potevo fare.
Non avevo infatti grossi limiti se non quelli imposti dalla demo stessa, e potevo anche decidere come approcciare l'esplorazione, se con il viaggio rapido o la più classica traversata per la mappa del mondo verso la mia destinazione. Ovviamente ho scelto la seconda, motivo per cui non sono riuscito ad arrivare alla fine del dungeon prima dello scadere del tempo.
Un gioco fluido come non mai
La mia prima prova con Dragon Quest 3 HD-2D Remake è stata esattamente ciò che speravo. Il gioco si è mostrato in splendida forma, ovviamente quella artistica (di cui parlerò brevemente dopo) ma soprattutto quella ludica. Questo è l'aspetto che mi ha conquistato della produzione Square Enix.
Sì perché nascosto dallo splendido stile retrò che ne compone il principale impianto grafico c'è in realtà tanta modernità. Basti pensare ad esempio alla possibilità di attivare o disattivare gli incontri casuali, a quella di velocizzare il ritmo delle battaglie, o ancora ad attivare le battaglie automatiche per evitare quelle fasi di "grinding" che accompagnavano buona parte delle partite di un giocatore degli anni '90.
Combattere in Dragon Quest 3 HD-2D Remake è davvero un piacere, perché assodata l'incredibile qualità delle animazioni di protagonisti e nemici -questi ultimi veramente meravigliosi- che incornicia ogni scontro, ogni giocatore può scegliere l'approccio che più gli piace per affrontarli.
Dragon Quest 3 HD-2D Remake rimane fedelissimo al materiale originale donandogli però una nuova immediatezza, adattandolo ai ritmi moderni e alla sensibilità dei giocatori di oggi. Anche la UI è stata ammodernata, resa più leggibile ed semplice da navigare.
Domande e risposte
Conclusa la prova, anche se lo slot di 1h previsto per l'appuntamento non era ancora finito, sono stato accolto da una graditissima sorpresa. Il producer del gioco, nonché il referente dell'intero segmento HD-2D di Square Enix si sono fatti strada oltre la porta del booth ed erano pronti a rispondere a qualsiasi mia domanda. Ovviamente non sapendo della loro presenza non avevo preparato a priori domande da porgli ma...
Ma la prova appena conclusa mi aveva dato modo di notare un paio di cose e quindi gli argomenti giusti per scambiare quattro parole con questi illustri figuri. Alla banale domanda del perché iniziare proprio con il terzo capitolo, mi hanno spiegato che è stata una richiesta di Horii-San in persona (creatore della serie ormai quasi 40 anni fa) dato che il cronologicamente questo rappresenta in realtà il primo capitolo.
Il motivo invece per cui non hanno deciso di fare direttamente la trilogia è stato semplicemente il fatto che avrebbe richiesto troppo tempo e che quindi si è deciso di adoperare questa formula. Gli sviluppatori mi hanno anche spiegato che hanno scelto di realizzare Dragon Quest 3 HD-2D Remake con la tecnologia HD-2D invece che 3D in quanto l'originale era uscito su Super Famicon.
Sul perché farlo proprio in questo momento il team mi ha spiegato che dopo l'enorme successo di DQXI, che rappresenta bene o male la quintessenza della saga, hanno capito che potevano riportare in vita la trilogia più amata. Questo è stato fatto soprattutto per permettere un ingresso semplice a tutti nuovi giocatori.
Gli sprite dei mostri sono stati completamente ridisegnati e animati per l'occasione.
Tradizione e Innovazione in un connubio perfetto
C'è davvero poco da dire sullo stile artistico del gioco, che rappresenta sicuramente il maggior punto di forza dell'intera produzione. Scorrazzare tra gli splendidi paesaggi 2D-3D è un'esperienza veramente unica e ad accentuare ancor di più la bellezza degli scorci e l'ottimo uso dell'illuminazione e degli effetti ambientali, che rendono ogni traversata una vera gioia per gli occhi.
Seppure il nome possa ingannare, Dragon Quest 3 HD-2D Remake è cronologicamente il primo titolo della trilogia di Erdrick, ed è per questo che uscirà prima dei capitoli 1 e 2. Rappresenta quindi un ottimo punto di partenza per chi è nuovo alla saga o l'ha scoperta magari solo con l'ottimo Dragon Quest XI.
Ho potuto testare il gioco su PS5 e le prestazioni di Dragon Quest 3 HD-2D Remake sull'ammiraglia Sony sono state più che soddisfacenti, con un'esperienza di gioco sempre fluida e un livello qualitativo veramente superlativo. Non ho provato anche la versione che Switch, che verosimilmente dovrà scendere a compromessi, ma che non sfigurerà di certo, soprattutto se giocata in portabilità sul modello OLED.
Dragon Quest 3 HD-2D Remake è una vera gioia per gli occhi!
Dragon Quest 3 HD-2D Remake PROVATO | In attesa della recensione
In conclusione, questo primo contatto con una build avanzata di Dragon Quest 3 HD-2D Remake è stato davvero soddisfacente e ha messo in luce tutti le qualità di un remake fatto con criterio e passione, che punta a far riscoprire uno dei titoli più famosi della saga ad un pubblico tutto nuovo di giocatori.
Personalmente non vedo davvero l'ora di avere tra le mani la versione definitiva, che grazie alle sue innumerevoli migliorie e all'introduzione di meccaniche volte a velocizzare l'esperienza di gioco sembra in grado di poter accontentare qualsiasi tipo di giocatore.
Detto questo, vi ricordo che la data d'uscita ufficiale di Dragon Quest 3 HD-2D Remake è fissata per il prossimo 14 Novembre 2024 su Steam, Nintendo Switch, PS5 e Xbox Series X|S.
L'articolo Dragon Quest 3 HD-2D Remake PROVATO | GAMESCOM 2024 proviene da GameSource.