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Bleak Faith Forsaken – Recensione

Bleak Faith Forsaken è un gioco che fonde elementi soulslike con l'horror, pubblicato nel 2023 e recentemente rilasciato per le console di nuova generazione. Sviluppato da Archangel Studios, un team indipendente, il gioco ha suscitato interesse per la sua combinazione di meccaniche di gioco complesse e un'atmosfera inquietante. In questa recensione, esamineremo sia l'adattamento per PS5 che gli aspetti generali del gioco.



Tra l'horror e il soulslike



Bleak Faith Forsaken si presenta come un'esperienza unica che vorrebbe unire il gameplay di Bloodborne e Dark Souls con elementi stilistici e scenici molto intensi. Non è però semplicemente una copia delle opere di FromSoftware: il gioco ha una propria identità, evidente già dalla trama e dallo stile artistico. Con una forte componente fantascientifica, il gioco crea un universo distintivo, caratterizzato da ambientazioni futuristiche e un design dei personaggi curato.



L'elemento horror è particolarmente presente nei nemici e nei boss, che sono progettati per incutere paura non solo attraverso la loro forza, ma anche attraverso il loro aspetto macabro e inquietante. Creature scheletriche e deformi popolano il mondo di Bleak Faith, e il sangue scorre abbondantemente durante l'intera campagna. Il gioco riesce a integrare l'orrore in modo più efficace rispetto a molti altri soulslike.



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Gameplay e progressione



Il protagonista del gioco, un androide, deve evitare la morte per aumentare il suo potenziale. Il sistema di progressione è semplificato rispetto ad altri titoli del genere, con solo quattro parametri, ma per migliorare le proprie abilità il giocatore deve rimanere in vita il più a lungo possibile. Il gameplay presenta movimenti in terza persona tipici dei soulslike, con attacchi leggeri e pesanti, parate e abilità speciali.



Il combattimento in Bleak Faith si distingue per le hitbox precise e ben definite, che permettono di sfruttare l'IA non eccezionale dei nemici. Tuttavia, i colpi del personaggio principale sono lenti e pesanti, in contrasto con quelli più rapidi degli avversari. Questo rende il combattimento legnoso e poco fluido, creando frustrazione soprattutto durante gli scontri più intensi. La mancanza di rapidità nei movimenti e la pesantezza degli attacchi del personaggio principale rappresentano un ostacolo significativo, contribuendo a un'esperienza di gioco meno scorrevole oltre ad una telecamera, almeno nel preset iniziale, che a primo impatto è dannosa per chi si approccia data la velocità eccessiva in contrapposizione con il personaggio.




Level design e mondo di gioco



Il design delle mappe è interessante, con sezioni piccole ma molto stratificate. Ci sono numerosi piani e scale, che richiedono al giocatore di agire con prudenza. Tuttavia, risulta spesso dispersivo, soprattutto all'inizio del gioco. La mancanza di indicazioni chiare e la complessità delle aree possono confondere i giocatori meno esperti, rendendo difficile orientarsi. Il rischio di perdersi è alto, e questo può rallentare il ritmo di gioco, richiedendo una maggiore esplorazione per trovare il percorso corretto.



Un elemento che merita di essere sottolineato è la possibilità di adattare ogni aspetto del controllo del personaggio e della gestione della telecamera mediante le impostazioni di gioco, ricche di variabili per adattarsi a ogni tipo di giocatore. Tuttavia, le schermate dei menu sono spesso difficili da leggere a causa delle dimensioni ridotte dei testi.



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Problemi tecnici e adattamento next-gen



Il più grande difetto di Bleak Faith risiede nel suo comparto tecnico. Fin dai primi momenti di gioco, si notano compenetrazioni tra il personaggio e l'ambiente, e cali di frame rate anche in situazioni di relativa calma. Le animazioni, in particolare, sono goffe e poco realistiche, non tenendo il passo con il resto del mondo di gioco. Questi problemi tecnici minano l'esperienza complessiva, rendendo il gioco meno fluido e più frustrante. Un altro difetto almeno per noi italiani è la non presenza della lingua italiana né nel doppiaggio né nei sottotitoli e menù.



L'adattamento per PlayStation 5 sfrutta appieno le potenzialità del controller. Ad esempio, camminando o correndo su diverse superfici, il giocatore può percepire leggere vibrazioni che aumentano l'immedesimazione. Questo dettaglio dimostra l'attenzione degli sviluppatori verso un'esperienza sensoriale immersiva. Inoltre al netto dei difetti già elencati il comparto grafico è buono. La colonna sonora risulta apprezzabile e arricchisce il tema horror che il gioco vuole proporre.



Il Platino di Bleak Faith Forsaken



Ottenere il Platino in Bleak Faith Forsaken non è particolarmente difficile, ma richiede impegno e pazienza, a causa della difficoltà non banale del gioco e per le i problemi tecnici già citati. Per completare il gioco al 100%, il giocatore deve eliminare tutti i boss e raccogliere vari collezionabili sparsi per il mondo di gioco.




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20 agosto alle 17:10