Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Kunitsu-Gami: Path of the Goddess – Recensione

Kunitsu-Gami: Path of the Goddess è un gioco che unisce azione e strategia, ambientato in un affascinante mondo giapponese pieno di misticismo e folklore. Il titolo, sviluppato da Capcom, si distingue per la sua ambientazione unica e il ciclo giorno-notte che ne influenza profondamente il gameplay. Se volete immergervi in questo magico mondo continuate a leggere la nostra recensione.



Nei monti si possono nascondere cose davvero strane



La Sacerdotessa Yoshiro viene attaccata da forze oscure e non riesce a tenervi testa. Si trova quindi in fuga e con un solo scopo: sconfiggere i demoni che infestano la sua terra e riportare la pace tra gli uomini. Il prestante guerriero Soh è colui che sarà in grado di ricevere l'energia sacra della sacerdotessa e tramutarla in forza bruta da utilizzare contro le furie demoniache che minacciano il Monte Kafuku.



Questa è in brevissimo la trama del gioco. Fin da subito noteremo inoltre l'interessante meccanica di gioco per cui durante il giorno, dovremo esplorare il villaggio, purificando gli abitanti contaminati, assegnando a ognuno un ruolo per fronteggiare la battaglia notturna contro le Furie. Questi abitanti, che possono essere taglialegna, arcieri o asceti, svolgono ruoli cruciali nella difesa del villaggio.



Danzare per vivere, danzare per sconfiggere il male



Il gameplay di Kunitsu-Gami: Path of the Goddess è una combinazione di azione e strategia. Di giorno, dovremo prendere decisioni strategiche, salvando abitanti del villaggio mentre purifichiamo il villaggio. Una volta liberati dalle maledizioni potremo assegnare loro compiti specifici per rafforzare le difese. Quando scende la notte, il gioco si trasforma in una battaglia contro le Furie, creature maligne che emergono dai portali Torii. In queste fasi, Soh utilizza tecniche di spada ispirate alla danza, collaborando con gli abitanti del villaggio per proteggere Yoshiro dalle orde nemiche.



Kunitsu-Gami diventa così un tower defense misto a un action: con Soh dovremo combattere direttamente i demoni con una serie attacchi con la katana mentre ci muoviamo al ritmo di una danza mistica. Saremo così in grado di scatenare devastanti combo e contrastare noi stessi le Furie che ci attaccano.Quando riusciremo a purificare i portali maledetti, libereremo l'area circostante e questa diventerà una delle nostre basi. Passeremo quindi alla ristrutturazione del villaggio e impiegheremo gli abitanti nella ricostruzione di varie zone. Una volta terminati i lavori saremo premiati con vari materiali. Questi ci serviranno per potenziare le caratteristiche e gli attacchi di Soh, oppure per migliorare le abilità dei vari ruoli dei nostri aiutanti, in modo che risultino ancora più efficienti in battaglia.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2024/08/kunits-gami-path-of-the-goddes-recensione-02.jpg



Il ciclo giorno-notte aggiunge un livello di profondità strategica al gioco, spingendo i giocatori a pianificare attentamente le loro azioni durante il giorno per poi prepararsi agli scontri notturni. Potremo assegnare diversi incarichi agli abitanti del villaggio e ognuno avrà peculiari abilità. Ad esempio ci sono gli arcieri che colpiranno dalla distanza le Furie occupandosi principalmente di quelle volanti, oppure gli asceti che con le loro preghiere riusciranno a rallentare i movimenti dei nemici. Poi dovremo deciderne il piazzamento in modo che risultino il più efficaci possibili. Sono presenti anche dei potenziamenti ambientali che però si trovano in forma inattiva. Per poterli sfruttare dovremo chiamare un abitante del villaggio a riparli: potremo così sfruttare delle barriere che rallenteranno le Furie, oppure dei totem in grado di potenziare i nostri alleati e così via.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2024/08/kunits-gami-path-of-the-goddes-recensione-01.jpg



La danza oltre che mortale è anche bella



Uno degli aspetti migliori del gioco è la sua componente grafica. Kunitsu-Gami: Path of the Goddess vanta uno stile artistico ispirato alla tradizione giapponese, con ambientazioni dettagliate e personaggi ricchi di fascino. La grafica è ulteriormente arricchita dall'uso di effetti di luce che rendono il mondo di gioco vibrante e immersivo. Lo stile anime si abbina perfettamente all'ambientazione e ai personaggi, donandogli un fascino “mistico”.



Anche il comparto sonoro non è da meno. Il tema musicale principale del gioco cantato da Ermhoi e composto da Chikara Aoshima, riflette i temi della profanazione spirituale e delle anime maledette che si incontrano per tutta la storia del gioco. La colonna sonora è stata meticolosamente composta per rispecchiare l'atmosfera mistica del gioco e migliorare il coinvolgimento. Dati i numerosi momenti in cui i protagonisti si lanciano nelle danze spirituali è un bene che anche l'accompagnamento musicale sia piacevole.



Trofeisticamente parlando: balla come se nessuno ti stesse guardando



Raggiungere la fine della storia di Kunitsu-Gami: Path of the Goddess e riportare la pace nel mondo non sarà sufficiente per conquistare l'ambito trofeo di Platino. Sono diverse le coppe da completare che vi daranno qualche grattacapo, ma sicuramente il trofeo più impegnativo da ottenere sarà quella che richiede di sbloccare ogni obiettivo di tutte le aree da purificare. Infatti quando supereremo un livello ci verranno comunicate quali sono le richieste che avremmo dovuto soddisfare per ottenere il massimo del punteggio: per questo trofeo dovremo soddisfarle tutte. Il livello di sfida generale non è altissimo, ma alcuni di questi obiettivi ci richiederanno un'attenta pianificazione. Per sapere quali sono gli ulteriori gradini da salire sulla strada per il Platino potete leggere il nostro elenco trofei che trovate sul forum.




L'articolo Kunitsu-Gami: Path of the Goddess – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

9 agosto alle 17:00

Piace a 3 persone