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The Decameron – La recensione

L'adattamento che punta a fare scalpore basandosi sulle raccolta di novelle dell'autore fiorentino è arrivato su Netflix, e sembra già dividere la critica. Il nuovo show sarà composto da 8 episodi a Luglio, creato da Kathleen Jordan (Teenage Bounty Hunters; American Princess) e arriverà sulla piattaforma streaming il 25 Luglio. La serie sembra voler creare scandalo, superando altri titoli di serie tv e film per le loro scene sensuali come Bridgerton o 50 Sfumature di grigio, seguendo la loro scia.




Trama



La serie si incentrerà sulle novelle raccolte nel Decamerone di Boccaccio, trasportandoci nella Firenze del XIV secolo, mentre Firenze affronta l'epidemia di peste nera. Un gruppo di sette fanciulle e tre ragazzi, che per sfuggirvi si rifugiano in una villa nella campagna toscana per isolarsi, passando il tempo a divertirsi e raccontandosi storie. La durata del loro isolamento durerà esattamente come il titolo lascia dedurre, derivato dal greco “ di dieci giorni”, mentre l'allegra banda di giovani si racconterà a turno dieci storie, dal tono frequentemente umoristico e con richiami all'erotismo bucolico di quel tempo. Il libro di Boccaccio creò a suo tempo scandalo, e la serie ispirata ad esso sembra puntare a fare altrettanto, anche se probabilmente non segue esattamente e in modo fedele gli avvenimenti del Decamerone di Giovanni Boccaccio.



Qualcosa di mai visto: in positivo o negativo?



L'attesa da parte del pubblico per The Decameron è stata alta, l'hype si è fatto sentire, e già dall'uscita del trailer si erano divise varie opinioni se si trattasse di un nuovo successone o un flop. La serie è stata anche girata in gran parte in Italia e Cinecittà, anche se il cast è quasi del tutto anglo-americano e solo con qualche volto italiano, e a dire il vero neanche per ruoli principali.



Tuttavia, sembra che l'opera di Boccaccio sia stata totalmente stravolta, il tutto per uso e consumo di un pubblico che si nutre di commedie stile “sit-com” e senza dover prestare grande impegno, o meglio nulla, nel guardare la serie tv; la quale risulta, al quanto pacchiana. Non è la prima volta purtroppo, che gli adattamenti cinematografici sul Decamerone di Boccaccio deludono alla grande il pubblico. E il The Decameron di Netflix poteva fare molto, ma molto di più di così.



In precedenti adattamenti cinematografici, il pubblico per cui era stato realizzato l'adattamento del Decamerone, come il Decameron di Pasolini o Meraviglioso Boccaccio dei Fratelli Taviani, non erano per nulla per un target di giovani. E andando avanti nel tempo, anche negli anni '70, i film ispirati all'opera sono stati volgari e che hanno poco a che fare con l'opera dell'autore fiorentino, i quali intenti erano quelli di: dedicare il libro agli afflitti dalle pene d'amore, dilettarli con piacevoli racconti e dar consigli utili, Indirizzando il libro in particolare a un pubblico femminile. E specialmente, alle donne che amano.



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Ciò che si è fatto e ciò che si poteva fare



Il fatto, è che non è la prima volta che si cerca di trasformare un'opera così tanto di spessore in una dal tono più sensuale e anche più spensierata, ma chi l'ha fatto con altre opere è riuscito a volte, a ottenere almeno un risultato che potesse dedicarsi a un pubblico con un'identità ben strutturata e fiera.



Alcuni parlano del fatto che questa serie strizzi l'occhio ai giovani, utilizzando come metafora la peste nera con la pandemia del covid. Certo, i giovani ne hanno sofferto, e ci sta che molti abbiano voglia di divertirsi e far festa, dopo un periodo di “segregazione”. Ma, ci vuole anche del più che dovuto rispetto a un'opera letteraria, rispettandola almeno il minimo; anche se questo dovesse significare rendere la serie più noiosa o meno.



Se davvero si voleva fare un period drama e con dell'eros, come hanno già fatto serie di successo come Bridgerton, La Regina Carlotta e altre ancora che recentemente sono “nate”, seguendo la scia di Bridgerton, si poteva creare una serie tv del tutto originale ma ambientandola in un'epoca passata. Esempio: Bridgerton. Si poteva fare una serie tv period drama, e con dell'eros, e anche molto se si voleva, ma è mancata l'originalità e un senso da dare alla serie.



In tutto ciò, una delle poche note positive che si possono dire su questo The Decameron di Netflix, è che i costumi sono stati ben curati, e dietro ciò c'è il premio oscar Gabriella Pescucci, considerata una delle più grandi costumiste in tutta la storia del cinema. L'ideatrice della serie è Kathleen Jordan, già dietro Teen Age Beauty con Jenji Kohlan e una delle menti di Orange is the new Black.



Il cast è composto da Tony Hale (Veez), Zosia Mamet (Girsl), Tanya Reynolds (Sex Education), Karan Gill (I May Destry You), e Jessica Plummer (The Girls before), ma non solo. Per il resto, c'è da dire che Netflix ha investito moltissimo nel prodotto e anche l'hype è stato tanto, ma si sarebbe potuto fare molto, molto di più.



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25 luglio alle 09:10

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