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Game of Thrones: cosa vuol dire Dracarys?

L'attesissima seconda stagione di House of the Dragon sta per arrivare. Il 17 giugno, la serie prequel di Game of Thrones con protagonisti i Targayen farà il suo debutto su su Sky e in streaming solo su NOW, in contemporanea assoluta con la messa in onda americana.



Ma cosa significa Dracarys?



Nel vasto e complesso universo di “Game of Thrones”, la serie TV basata sui romanzi di George R.R. Martin, pochi termini evocano la stessa potenza e simbolismo di “Dracarys”. Questo termine, che nella lingua immaginaria del Valyriano significa “fuoco di drago”, è profondamente legato al personaggio di Daenerys Targaryen e ai suoi draghi, e rappresenta molto più di un semplice comando.



Origini e Uso



“Dracarys” è introdotto nella serie da Daenerys Targaryen, l'ultima discendente della casata Targaryen, una dinastia antica originaria dell'antica Valyria, una civiltà rinomata per il suo controllo sui draghi. La parola è usata da Daenerys per comandare ai suoi draghi di sputare fuoco, spesso in momenti di conflitto o vendetta. La prima volta che questo termine viene utilizzato in modo significativo è durante la seconda stagione, quando Daenerys ordina al suo giovane drago Drogon di bruciare Pyat Pree, uno stregone che ha imprigionato lei e i suoi draghi nella Casa degli Eterni.



Significato Simbolico



Oltre alla sua funzione pratica, “Dracarys” assume un significato simbolico profondo nel corso della serie. È l'incarnazione del potere distruttivo e della giustizia spietata che Daenerys crede di dover infliggere per liberare i popoli oppressi e rivendicare il Trono di Spade. Ogni volta che Daenerys pronuncia “Dracarys”, non sta solo dando un comando: sta affermando la sua autorità e la sua determinazione a cambiare il mondo attraverso il fuoco e la distruzione.



Uno degli usi più memorabili di “Dracarys” avviene nella terza stagione, durante l'assalto di Daenerys alla città di Astapor. Qui, Daenerys inganna i mercanti di schiavi fingendo di scambiare uno dei suoi draghi per un esercito di Immacolati. Una volta ottenuto il controllo dell'esercito, ordina a Drogon di bruciare il mercante con un potente “Dracarys”, segnando un punto di svolta nella sua campagna di liberazione degli schiavi e consolidando il suo ruolo di “rompitrice di catene”.



“Dracarys” è molto più di una semplice parola in “Game of Thrones”. È un grido di battaglia, un simbolo di potere, e un riflesso della complessità morale della serie. Attraverso questo termine, George R.R. Martin e gli sceneggiatori della serie TV esplorano temi di giustizia, vendetta e la sottile linea tra liberazione e tirannia. Ogni volta che Daenerys pronuncia “Dracarys”, il pubblico è chiamato a riflettere sulle conseguenze del potere assoluto e sulla fragilità della morale in un mondo dominato dal fuoco dei draghi.





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12 giugno alle 14:50