Le braccia corte dell'oscurità
La recensione di The Darkness 2, l'atteso sequel del gioco più tenebroso di sempre
"I am a man who walks alone, and when I'm walking a dark road, at night or strolling through the park
When the light begins to change I sometimes feel a little strange: a little anxious when it's dark"
Fear of the Dark, Iron Maiden, 1992
The Darkness 2 è uno sparatutto in prima persona che mette il giocatore nei panni di Jackie Estacado, un boss della mafia che possiede il potere di controllare la Tenebra. Rispetto all’originale The Darkness, datato 2007, con questo sequel abbiamo un avvicendamento nel team di sviluppo, tant’è che i talentuosi Starbreeze lasciano il posto agli studios Digital Extreme, che probabilmente ricorderete per titoli non proprio esaltanti, come Dark Sector e Pariah.
La Tenebra è un potere antichissimo che da generazioni viene tramandata fra i membri della famiglia Estacado. Questa temibile oscurità conferirà al nostro Jackie la possibilità di utilizzare due braccia demoniache oltre alle comuni armi da fuoco, ed altri devastanti poteri speciali che possono essere sbloccati spendendo i punti esperienza collezionati eseguendo uccisioni ed esecuzioni piuttosto cruente. Grazie alla Tenebra è possibile interagire con l’ambiente circostante, sarà possibile lanciare poderosi fendenti contro i nemici, raccogliere oggetti e scagliarli con gran forza, mangiare “letteralmente” il cuore delle nostre vittime per guadagnare punti vita e fare a pezzettini i loro cadaveri.
Se siete arrivati fin qui, probabilmente avrete capito che The Darkness 2 non è un titolo adatto a tutti. La violenza è onnipresente, insieme ad espressioni gergali davvero volgari, per non parlare dei continui riferimenti sessuali piuttosto espliciti.
Se avete l’età adatta e questo tipo di contenuti non vi spaventano, troverete in questo The Darkness 2 un’avventura davvero matura e raccontata in maniera superlativa, tanto da rendere onore all’omonimo fumetto di Top Cow e al quale il gioco fa continui riferimenti. Ed è così che da un momento all’altro vi troverete a passare da un bordello pieno di prostitute picchiate a sangue dai magnaccia, a rivedere l’amata Jenny, la fidanzata di Jackie assassinata nel primo episodio, in modo da assistere a momenti sentimentalmente profondi e toccanti.
Non è quindi un caso che per questo seguito sia stato deciso l’utilizzo di un sistema grafico basato sul cel-shading, che se da una parte richiama atmosfere fumettistiche e aiuta l’immedesimazione del giocatore, dall’altra toglie dettagli ad alcuni modelli poligonali di secondo piano e in generale rende le textures meno definite di quanto ci aspetteremmo. Poco male, comunque, considerando anche la splendida gestione delle luci e delle ombre, fondamentale in un gioco come questo, dato che il potere della Tenebra sarà utilizzabile solo nell’oscurità, per cui l’illuminazione dinamica, splendidamente realizzata, darà quella profondità in più al gameplay, dando a Jackie la possibilità di distruggere o evitare le luci per sfruttare a pieno il potere dell’oscurità.
Una volta inserito il disco, il menù iniziale di The Darkness 2 ci permette di scegliere se giocare la campagna singolo giocatore e la modalità Vendetta, che consiste in alcune missioni secondarie da giocare da soli o in multiplayer online con altri tre amici. La modalità singolo giocatore impiegherà 6 o al massimo 7 ore del vostro tempo, che scorreranno in un baleno, data la qualità e soprattutto la quantità dell’azione, che spinge fino al limite i vostri adrenalinici istinti di frenesia distruttiva, con un buon mix di divertimento e livello di difficoltà. Se poi tenterete di raccogliere tutte le “Reliquie”, praticamente dei classici collezionabili sparsi un po’ ovunque nel gioco, probabilmente guadagnerete qualche ora di gioco in più, che vi permetterà di esplorare meglio ogni ambiente e dialogare con ogni personaggio.
Le modalità multiplayer invece consistono in una serie di missioni collegate fra loro da un filo narrativo che scorre parallelamente a quello che regge la trama della campagna principale. In queste, tuttavia, non impersoneremo Jackie, ma uno fra quattro personaggi extra che in qualche modo possiedono alcuni poteri speciali simili ai suoi, seppur molto più limitati. Inutile dire che questa modalità va giocata assolutamente in compagnia affinché si avvicini, seppur in modo blando, ai livelli di divertimento dettati da altri giochi multiplayer dai quali prende ispirazione (qualcuno ha detto Left 4 Dead?), al contrario, giocandola da soli ci si annoia davvero ma davvero tanto.
Nota di demerito quindi per l’intelligenza artificiale, che soffre della classica sindrome da script. Facendo delle prove, in ambienti di gioco aperti con un numero di nemici piuttosto alto, nessuno di questi ha mai tentato manovre di aggiramento o altro. I nemici, di fatto, si limitano ad avanzare contro il giocatore in maniera spesso suicida, o rimanere barricati dietro i ripari. Pecche che si vedono anche in quei pochi frangenti di gioco in cui dovremo aggirarci senza essere visti: l’implementazione di questi spezzoni di gameplay puramente stealth è lodevole, seppur non priva di problematicità e piccoli bug.
ConclusioniSolito ed insoluto dubbio esistenziale del videogiocatore contemporaneo: “vale la pene spendere 50 euro per un gioco che dura così poco?”. In questa sede non troverete la risposta a questa domanda, ma solo tante rassicurazioni sulla qualità di uno sparatutto in prima persona narrato in maniera unica ed originale, con un gameplay più profondo rispetto alla gran parte dei titoli concorrenti e che sarà capace di regalarvi quelle poche ore di azione assolutamente frenetica e adrenalinica. Da provare.
Fabbro
Da notare la descrizione della quinta immagine
piroteca
Eheh, per una cosa così introspettiva non mi veniva in mente niente di meglio che citare i Griffin
.
Ki0n
Non m'è piaciuto particolarmente e vi dirò, l'ho finito in meno di 6 ore in modalità Hitman. E io sono un lettore di fumetti accanito, benchè di The Darkness abbia poca roba.