Neasy

Un connubio intelligente tra vecchio e nuovo SPOILER

E si, perché se ci si pensa, già da Link to The Past ecc. c’erano tutte queste caratterizzazioni di ambienti e gameplay che fittiziamente sopperivano ad un hardware debole. Questo Zelda ci riesce appieno, riprendendo lo stile dei dungeon dei primi capitoli della serie al contrario dei recenti BOTW e TOTK, quindi interi spazi inutilizzati nello schermo nero, modelli riproposti identici, un numero massimo di personaggi a schermo e tante altre “furbate” unite ad uno stile grafico apprezzabile. Vi sono poi da segnalare pochi differenti e frequenti cali di frame, ma anche grazie al gameplay che risulta comunque non essere necessariamente frenetico é ben gestibile dalla Switch. Parlando della novità del gioco, ovvero il potere di Zelda, sbaraglia all’inizio il giocatore con mille possibilità di gameplay ma poi nel corso nella storia, del passare inesorabile del tempo di gioco, si prediligono sempre i soliti stratagemmi per enigmi e battere i mostri. Arrivati quasi ad Endgame, tutto il percorso fatto diventa sempre più ripetitivo e stucchevole, c’è proprio un momento in cui bisogna andare dalle tre sagge in cui si sente proprio la situazione di stallo nel gameplay ma dura poco per poi riprendere con adrenalina e coinvolgimento l’arco di ore finale. Detto ciò, non è tra i migliori Zelda da me giocati, ma personalmente lo ritengo un ottimo gioco, concordando nel non nominarlo tra i GOTY nonostante la carenza di contenuti videoludici del 2024.