Medistratto

Ho cominciato a giocare a questo titolo consapevole di non aver mai affrontato i capitoli precedenti e di non essermi mai interessato al brand. Dunque il primo approccio è stato leggermente traumatico e disinteressato: dopo le prime due ore non avevo capito se il titolo mi piacesse o meno. Ma la prima "intensa" sessione di gioco è stata rivelatrice ed essenziale a farmi capire cosa avevo per le mani e le potenzialità che possiede Just Cause. Non serve tirarla per le lunghe, questo gioco è bello, stimolante, tremendamente stimolante e... l'ho già detto stimolante? Una volta presa confidenza con i comandi (apparentemente e inizialmente) troppo "ridigi", e una volta capito il sistema di funzionamento degli accessori dello "scontatissimo" personaggio Rico Rodriguez (che oltre alla tuta alare e ad una forza eccezionale non ha altro che un pessimo senso dell'umorismo e una personalità pari a quella di una sedia a dondolo) il titolo diventa pura droga, un susseguirsi di azioni caotiche ma organizzate, combattimenti e sparatorie che fanno del divertimento e della creatività i loro punti fermi. Associato ad un sempre-verde motore fisico Havok (che lavora benissimo anche oggi, dimostrando di essere IL motore fisico perfetto) e ad un notevole effetto domino che obbliga a "conquistare" ogni base nemica e ogni zona in maniera continua senza sosta, il gameplay rimane vario e divertente almeno fino a 3 quarti di gioco, ovvero sino a quando la maggior parte degli insediamenti sarà conquistato e ci sarà poca roba da fare. E' qui che Just Cause diventa, di punto in bianco, forse un po troppo monotono e scontato, complice una trama (in)degna di un film di serie C, con dialoghi da decerebrati e una profondità narrativa ridicola a livelli cosmici. Ma resta senza dubbio un titolo troppo, ma troppo, divertente che fonda tutta la sua "fortuna" su un gameplay che praticamente non stanca quasi mai (molto divertenti anche le sfide, le imprese secondarie e la ricerca dei collezionabili) e su un comparto grafico che non sarà certo new new new generation, ma che risulta estremamente gradevole soprattutto nel caso di effetti particellari, esplosioni, colori e saturazione e atmosfera generale dell'ambiente. A mio parere è un gioco che non merita più di 7 perché sostanzialmente mi rifiuto di credere che nel 2016 non si riesca più a realizzare un tessuto narrativo decente che faccia da base solida ad un gioco per PS4 (o comunque della nuova generazione), ma gli ho dato comunque 8 perché fa, in maniera esemplare, quello che molti titoli degli ultimi 3 anni (soprattutto TPS e simili) non fanno più, cioè divertire cazzo...DIVERTIRE.

Un titolo dal grande potenziale, che si esprime bene attraverso una trama semplice ma ben narrata, un motore grafico valido ma forse poco enfatizzato e un sistema di combattimento (e in generale un gameplay) ben fatto e assolutamente stimolante. Un gioco, forse, lievemente sottovalutato che personalmente mi ha regalato diverse ore di divertimento e che mi ha ricordato certe dinamiche un po "retrò" e tipiche di alcuni celebri platform 3D dei primi anni di vita di PlayStation, ma che poteva senza dubbio essere migliore di così se solo fossero stati approfonditi un po di più alcuni aspetti tecnici fondamentali. Consigliato!