Mauro Piccillo ha scritto una recensione su Middle-earth: Shadow of Mordor
Quando si parla di “Fantasy” è difficile, se non impossibile, non pensare subito a “La Terra di Mezzo“, figlia della penna di Tolkien e terra natìa di uno stuolo di eroi e personaggi che oggi più che mai, grazie anche ai media moderni, sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Ultimo ingresso in questo vastissimo universo, ormai non più solo letterario, è “La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor“, titolo Action RPG sviluppato da Monolith Productions e distribuito da Warner Bros Interactive Entertainment. Uscito sul mercato il 30 settembre 2014 (PC), successivamente il 3 ottobre (PS4/XBox One) e in arrivo anche su Playstation 3 e Xbox 360 il 21 novembre, qui a EIR Games abbiamo avuto la fortuna di poterlo provare e recensire, ecco quindi che cosa ne pensiamo!
MiddleearthShadowofMordor TalionwithMarwen Screenshot La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor Recensione
Storia
Gli eventi narrati nel corso della storia si svolgono a cavallo delle vicende de “Lo Hobbit” e quelle de “Il Signore degli Anelli“; il nostro eroe e protagonista è Talion, un ranger di Gondor stazionato vicino al Nero Cancello di Mordor. Una notte, la guarnigione viene attaccata dalle forze Uruk di Sauron, guidate dalla Mano Nera. Talion viene ucciso insieme alla moglie Loreth e il figlio Dirhael nel tentativo, da parte delle forze oscure, di evocare lo spirito di Celebrimbor, Il signore degli elfi che forgiò gli Anelli del Potere.
Talion si risveglia in compagnia dello spirito dell’elfo, il quale però non ricorda assolutamente nulla del proprio passato, ma offre comunque al ranger una mano argentea per vendicare la famiglia defunta. Inizia così il viaggio del duo alla ricerca della vendetta e delle memorie perdute di Celebrimbor.
Lungo il percorso nella terra di Mordor incontreranno personaggi come Gollum, Torvin il nano, Ratbag l’orco, Hirgon e Marwen regina di Nurn, pronti, a seconda del caso, ad aiutarli o a richiedere aiuto.
Ratbag ne L’Ombra di Mordor La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor Recensione
Ratbag e Torvin donano un soffio di comicità a una storia altrimenti cupa (come ci potevamo aspettare, vista la premessa), ma c’è da precisare che la narrazione nel corso del gioco è abbastanza scarna, con appena qualche cutscene, e fornisce né più né meno il movente per continuare a infiltrarsi nelle postazione nemiche. Avrebbe potuto essere notevolmente approfondita, visto che comunque stiamo parlando di un titolo ambientato nel mondo di Tolkien che vede come co-protagonista IL personaggio che ha essenzialmente forgiato la storia della Terra di Mezzo.
Audio
Il reparto audio de L’Ombra di Mordor è curatissimo, a partire dalla Colonna Sonora ad opera di Garry Schyman (Bioshock, Dante’s Inferno, per citare alcune opere precedenti) e Nathan Grigg, composta da 50 tracce che ben si riallacciano a quelle delle opere cinematografiche della serie. L’opera di Schyman è ricca e corposa e si accompagna bene all’atmosfera del gioco anche se, talvolta, alcune delle sonorità utilizzate interferiscono con il gameplay (sentire stridori metallici mentre si sta intraprendendo una fase stealth può essere un po’ fuorviante).
Doppiaggio e interpretazione dei personaggi sono assolutamente impeccabili; Troy Baker, interprete di Talion, regala un’ottima performance insieme ad Alastair Duncan (Celebrimbor), portando alla vita questi personaggi con enfasi e credibilità.MiddleearthShadowofMordor AbsorbRune Screenshot La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor Recensione
Grafica
Curatissima nei dettagli, la grafica de L’Ombra di Mordor non delude, ma non soddisfa neanche completamente. Il motivo di questa affermazione è da trovarsi sia negli ambienti che nei personaggi proposti. I ragazzi della Monolith hanno dedicato un’attenzione minuziosa ai dettagli di armi e armature, ma complessivamente i modelli di orchi e Uruk non sono abbondanti quanto un sistema come il Nemesis (che vedremo alla sezione gameplay) richiederebbe; se infatti è stato sviluppato un sistema che permette una varietà incredibile di nemici e un ampio spazio di manovra per la loro personalizzazione, il fatto che negli alti ranghi dell’esercito Uruk compaiano sempre gli stessi personaggi “base” stride con le possibilità offerte dal gioco stesso.
La stessa critica vale anche per gli ambienti, incredibilmente curati nel dettaglio, ma ripetitivi sia nelle strutture che nei tratti naturali a seconda della regione in cui ci si trova: Udun o Nurn. Un peccato, perché in un titolo di questo calibro e con questa ambientazione, smettere di essere ammaliati dal paesaggio dopo poche ore di gioco influisce sull’esperienza complessiva.
Queste critiche comunque non vogliono assolutamente togliere nulla alla qualità della grafica offerta che, come già detto all’inizio, è di altissimo livello e comunque molto curata: il team di sviluppo ha infatti collaborato in fase di creazione con la Middle-Earth Enterprises e Weta Workshop (non solo dal punto di vista grafico, ma anche per quanto riguarda caratteri e storia) per rimanere quanto più possibile fedeli all’ambientazione della Terra di Mezzo.
MiddleearthShadowofMordor GraugAttack Screenshot La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor RecensioneMiddleearthShadowofMordor UrukCampfire Screenshot La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor Recensione
Gameplay
Come già si sa, il gameplay de L’Ombra di Mordor ha attinto a piene mani da titoli come Assassin’s Creed e Batman della serie Arkham. In particolare il team si è rifatto a AC per quanto riguarda le modalità di esplorazione: ecco quindi comparire torri di osservazione, l’occhio dello spirito (indovinate che fa?) e vari tipi di assassinii e azioni in modalità stealth, senza contare l’arrampicamento, che però non ha assolutamente pretese in quanto, se in AC scalare gli edifici a volte poteva diventare quasi un puzzle, in Mordor si tratta semplicemente di continuare a premere la leva verso l’alto. Le influenze di Batman si fanno sentire maggiormente per quanto riguarda i combattimenti; parliamo quindi Hit Streak, con mosse speciali attivabili man mano che la nostra combo continua.
La tanto sbandierata grande innovazione del titolo è però l’ormai già celebre Nemesis System, il quale aggiunge una profondità di gioco incredibile. Nel corso della partita infatti, le nostre azioni, i nostri successi e i nostri fallimenti avranno ripercussioni notevoli sulla gerarchia Uruk. Possiamo infatti provocare duelli, giochi di potere e vere e proprie rivolte. Le possibilità inoltre si moltiplicano una volta sbloccata (nella seconda metà del gioco) l’abilità di marchiare i nostri nemici, infiltrandoci così negli alti ranghi di Mordor. Questa è senz’altro la feature più interessante del titolo, non possiamo che augurarci di vedere il Nemesis in altri titoli!Hero ShadowOfMordor La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor Recensione
Lo sviluppo di Talion avviene tramite 3 modalità: le abilità, divise in Tier, ottenibili accumulando punti Power (uccidendo capitani Uruk e completando missioni); le caratteristiche, come ad esempio quantità di focus, frecce e punti vita, sbloccabili accumulando Mirian ottenuti tramite missioni secondarie (soprattutto) e completando i bonus alle missioni principali e, infine, le rune inserite nelle proprie armi, che conferiscono una serie di bonus e capacità ai propri attacchi.
Oltre alle missioni principali il gioco offre una serie abbastanza vasta di missioni secondarie. Ci sono le quest per potenziare le proprie armi (spada, arco, daga), quelle per liberare gli umani dalla schiavitù di Mordor e poi le sfide di caccia e sopravvivenza, senza contare i collectables come gli artefatti, ognuno con una storia da raccontare e gli Ithildin (praticamente i glifi di Assassin’s Creed).
MiddleearthShadowofMordor TalionFaceoff Screenshot La Terra di Mezzo: LOmbra di Mordor Recensione
Opinioni Finali
In conclusione, La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor offre molti elementi validi, dimostrando che non sempre l’innovazione è necessaria per poter creare un gioco che tiene incollati allo schermo. Offre una buona longevità per tutti i suoi contenuti “secondari”, ma pecca proprio nella scarnezza della storyline principale, che avrebbe potuto essere più ricca e coinvolgente. Il sistema Nemesis offre inoltre un’ottima innovazione che, come già detto, speriamo di rivedere presto, magari in un altro titolo de La Terra di Mezzo che riesca a far coincidere meglio tutti gli aspetti che, in questo titolo, trovano una coesione meno che perfetta.
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Voto assegnato da Mauro Piccillo
Media utenti: 7.8 · Recensioni della critica: 8.8