A partire dai primi anni ’80 i giochi di ruolo (GdR), amatissimi passatempi delle vecchie generazioni per le quali erano necessarie, nella stragrande maggioranza dei casi, solo un tabellone, carta&penna e una laboriosa fantasia, hanno conosciuto la loro diffusione anche in formato digitale grazie all’affermazione di questo genere dalla strategicità versatile, che non si configura mai come uguale e grazie al quale possibile definire approcci di gioco e tattiche di sopravvivenza sempre differenti.
Uno dei titoli più interessanti di questo genere digitale, oggi è sicuramente rappresentato da Dark Souls II, che si pone come terzo capitolo di un continuum di prodotti sviluppati dalla software house nipponica FromSoftware Inc. e che annovera come predecessori di questo titolo Demon Souls e Dark Souls.
LA STORIA
La leggenda di Dark Souls II narra della rovina di Drangleic, un tempo mantello di grandi fasti ed ora ridotto a drappo corrotto, simbolo di un mondo perduto ed infasto esempio per tutti gli imperi che si arrischino sulla via della decadenza. L’alter ego del videogamer si avventurerà per le desolate lande di questo impero, alla ricerca di una soluzione per la sua maledizione, per la quale, anch’egli, ha perduto la propria umanità ed è costretto a ri-tornare come essere senza anima. Ma nel regno di Drangleic anche i maledetti hanno una possibilità di salvezza, a patto di imporsi come nuovo monarca del regno spodestando, così, il re non-morto Vendrick . L’alter ego costruito del videogamer, dunque, si ritrova a vagare per le terre maledette alla ricerca delle potenti anime dei Quattro Antichi, guidato dalle parole dell’Araldo di Smeraldo, che veglia sul giocatore nella sua avventura. La trama di Dark Souls II si dispiegherà cautamente e facendoci assemblare, passo dopo passo, i tasselli di un enorme mosaico, grazie alle attente esplorazioni ed agli incontri con i tantissimi personaggi con cui interagiremo nel corso dell’avventura.
IL SETTING
Il titolo in questione ha una mappa di gioco molto vasta, in cui attraverseremo un numero elevatissimo di locations, tutte minuziosamente curate e molto suggestive. Il lavoro di level design sulle ambientazioni è stato reso, dagli sviluppatori, in maniera davvero coinvolgente, quasi magica. Dark Souls II è sicuramente meno cupo del suo predecessore ma, rispetto a questo, risulta essere molto più decadente, nell'aria si respira un continuo senso di maleficio e desolazione che strazia l’anima del gamer fin dal primo momento in cui poserà lo sguardo sulle scogliere di Majula, villaggio abbandonato ai margini del regno. Inoltrandoci poi nel vivo dell’avventura affronteremo una mole enorme di nemici ed impegnative boss fights nello Scolo, ad esempio, attraverseremo la Gola Nera, risaliremo fino al Picco Terrestre passando per la Foresta di Giganti Caduti e ci azzarderemo fin sulle cime dei Monti dei Draghi, in ogni favolosa ambientazione saremo inondati dalla pietà per un regno piegato da cotanta terribile maledizione. Sicuramente quello di Dark Souls II rappresenta uno dei setting più riusciti e meglio caratterizzati tra i GdR fantasy odierni.
GAMEPLAY
Come anticipato, il gioco è un action-GdR in terza persona. Nella primissima fase del gioco saremo, ovviamente, coinvolti in una accurata creazione del personaggio, la cui scelta della classe risulterà essere ininfluente sul dispiegarsi di una specifica strada piuttosto che un’altra. Tutto dipenderà, infatti, da una lunga serie di statistiche a cui si riferiscono la Forza, la Fede, il Vigore, la Tempra l’ Intelligenza e la Magia, miglioramento delle quali porta a un immediato upgrade delle capacità del vostro personaggio, constatabile in velocità e resistenza maggiori. E’ inoltre presente una barra della stamina che, una volta consumata, impedirà di eseguire performanti schivate, attacchi o parate. Il combat system, elementare nelle basi, contiene numerose mosse diversificate per ogni arma, tantissimi incantesimi e maledizioni, contrattacchi con scudi. Nessuna scelta è preclusa e ci renderemo presto conto di come, tra upgrades danno, armature, armi ed incantesimi molto articolati, sarà possibile trasformare il nostro personaggio in una sorta di divinità.
Con la stessa celerità ci renderemo conto come le meccaniche di gameplay di Dark Souls II siano pesantemente focalizzate sulla tempistica e sui ritmi di reazione, di attacco e di difesa. Conoscere le routine dei nemici sarà fondamentale per l’avanzamento nel gioco, pena la ripetizione ad oltranza di battaglie che ci metteranno, non poche volte, di fronte alla frustrazione da insuccesso. Ad ogni morte perderemo tutte le anime accumulate, moneta di scambio che permette l’upgrade di livello, di comprare e potenziare oggetti, unitamente alla perdita di una percentuale di punti vita, che può sottrarsi di volta in volta e portare la nostra barra salute totale dimezzata fino al 50%. Durante il lungo viaggio sarà possibile bivaccare ai checkpoints, qui sotto forma di falò, per ricaricare gli incantesimi o riparare le armi. Tra le tante armi che compreremo durante il nostro cammino, sarà possibile ottenere anche le cosiddette armi leggendarie, a patto di riuscire a sbloccare i fabbri che le forgiano.
Per quanto concerne il gameplay online del titolo, fondamentalmente le basi sono rimaste le medesime, con la possibilità di lasciare messaggi per aiutare o ingannare gli altri giocatori, farsi evocare tramite una pietra luminescente, con la finalità di accorrere in aiuto o invadere i realms altrui. Durante le partite online non ci sarà modo di scampare alle invasioni o alle tattiche d’offensiva degli altri videogamers, ciò contribuirà a mantenere quel senso di allerta e pericolo sempre costante.
Infine, le chiazze di sangue lasciate dagli altri giocatori caduti in battaglia, permettono di assistere, come un presagio, alla loro morte, così da poter apprendere dagli errori altrui per cercare di pianificare che la nostra strategia sia migliore.
GRAFICA E SONORO
Nonostante gli sviluppatori abbiano lavorato bene per ottimizzare il motore grafico che, pur appoggiandosi ad altri engines come Havok Cloth e Morpheme risplende di luce nuova, purtroppo non sono riusciti a lucidare imperfezioni tecniche che si fanno notare con fastidiosi cali di frame rate in determinate aree della mappa e ripetuti ragdoll dei nemici. Inoltre, la differenziazione poligonale scarna e le textures piatte penalizzano profondamente il gioco. Riguardo al comparto audio, nei desolati territori del realm sono soprattutto i silenzi a creare atmosfera, con temi musicali accennati in sottofondo nei momenti più concitati o nei villaggi. Infine il doppiaggio inglese è ottimo e ben caratterizzato, sebbene i dialoghi siano sporadici.
LONGEVITA’
Il gioco ha una longevità altissima, che sfiora le 60 ore. E se consideriamo le innumerevoli volte che il nostro personaggio morirà, il monte ore potrà essere addirittura superiore.
PRO
-Ambientazioni fantastiche
-Mappa molto vasta
-Multiplayer spietato e divertente
-Sistema di crescita personaggio ben studiato
CONTRO
-Tecnicamente imperfetto
-Sistema Lock nemici non sempre affidabile
-A tratti frustrante