EijiShenLink ha scritto una recensione su Shenmue III
Shenmue III Videorecensione https://youtu.be/FDcvHQ4zUyl
[19 Novembre 2019]
Due decenni ci distaccano dall'esordio del primo capitolo uscito su Dreamcast, 18 anni dal secondo, e difficile a crederci, Shenmue III è finalmente arrivato!
A seguito del gran successo della raccolta fondi sulla campagna Kickstarter, il sito crowdfunding che ha rappresentato il punto cardine nella realizzazione del sogno che tutti noi a lungo aspettavamo, fa sì che venga attuato e tra le altre cose, nella maniera più brillante datosi il riconoscimento del videogioco finanziato più velocemente di sempre nel sito in questione.Lanciato dal suo creatore, Yu Suzuki, il progetto devoto al suo cospetto, viene principalmente finanziato dai fan e destinato ai fan; omaggia così il ritorno della saga rivoluzionaria dell'opera del maestro tanto richiesta negli anni con lo scopo di conoscerne la storia finale o per meglio dire quella parziale, grazie a questo attesissimo seguito.
Si riaccende così la voglia di affrontare un nuovo e intrepido viaggio che nasce in particolar modo da quel lontano desiderio di vedere la luce e uscire finalmente da quella grotta che ci impediva di continuare a sognare.
Torneremo dunque sulle orme del defunto padre per scoprire un poco più su quanto avvenuto alle origini di Iwao, e desistere dall'implacabile volontà di vendetta che il protagonista porta con sé con estrema collera.
Un'esperienza indimenticabile intesa in un mondo da familiarizzare, ci cala nei panni di Ryo in un'immersione tale da essere ancora una volta liberi delle nostre scelte.
Scelte che porteranno a convincerci di intraprendere un destino più grande di noi, e mai ci degneremo di soccombere.
Solo attraverso il coraggio e la determinazione riusciremo ad uscirne vittoriosi, credendo sempre più nelle nostre potenzialità.
Il beneficio ricorrente a ogni azione, sarà inevitabilmente una risorsa insostituibile. L'esperienza un tesoro imprescindibile.
E' tempo di combattere, è tempo di avventurarsi, è tempo di conoscere la verità, è tempo di Shenmue!
Shenmue III è un progetto di fondamentale importanza al fine del proseguimento della saga, un gioco d'altri tempi, per così dire anacronistico, con un fondo di verità, ma il genere rappresentato da Suzuki risulta più efficace adesso di non 20 anni prima, visto che anche un tempo era ironicamente troppo avanti per l'epoca.
La saga rivoluzionaria riesce a salvarsi racimolando una buona somma di denaro, si parla di oltre 7 milioni di dollari totali.
Realizzazione riuscita con successo, seppur trattandosi di una cifra "contenuta" al fine dello sviluppo e poco altro al contrario dei titoli precedenti.
Lo sviluppo viene eseguito dal team YS Net e pubblicato stavolta da Deep Silver, si parla dunque di un investimento con un budget medio di circa 1/10, non confrontabile con un gioco tripla A odierno.
Ciononostante, seppur sviluppato con gli svantaggi che si trascina dietro, il team riesce a fare l'impossibile, un piccolo team, capitanato da Suzuki inclusi gli sviluppatori chiave, rende vita a una saga ormai data morta creando un titolo eccelso.
È per questi motivi che il gioco risulta essere una sorta di miracolo.
All'esordio della saga, per la riuscita di un progetto così ambizioso, si contavano oltre 250 sviluppatori, un team al completo capitanato da Yu Suzuki, con un investimento iniziale di una cifra folle per l'epoca, superiore ai 47 milioni di dollari solo per il primo, e gran parte poi sfruttati per le basi del secondo.
Oggi, purtroppo non si può dire altrettanto, poiché fondamentalmente lo spirito SEGA non è più presente o perlomeno non direttamente se non giusto per poter usufruire del brand o quantomeno presente ma in maniera passiva sia dal lato sponsoriale che da quello generale, eppure, il cuore pulsante lasciato da Yu Suzuki in Shenmue III c'è ancora e si fa sentire.
In favore di una buona condotta la storyline riemerge e si dimostra in linearità con ciò che fu concepito in origine.
Sebbene non goda del normale ciclo vitale videoludico ma si imbatta piuttosto in una speciale linea temporale alternativa, si dimostra comunque un valido successore, soprattutto grazie anche alla vera natura riproposta a distanza di anni, con ottimi risultati sia dal punto di vista creativo che narrativo; riemerge così nella storyline dell'epoca originariamente posta su 16 capitoli, ridotti poi agli 11 conosciuti.
Rimane in qual modo immutato il corso temporale di Shenmue, che incarna perfettamente la formula dei primi due, a cambiare ovviamente però è l'intero engine, dove ora il team si trova a sfruttare l'Unreal Engine 4.
Suzuki è riuscito a mantenere l'enfasi di un mondo di gioco vivo e ricco di contenuti, sia nella cura dei dettagli che nelle meccaniche di gioco, capaci quasi ad imporci a beneficiare ogni minimo particolare di tutto l'ambiente circostante tanto da rendere ogni azione di Ryo apparentemente semplice e naturale, come ci ha da sempre abituati il maestro.
Suzuki stesso dichiarò di usare il motore grafico in questione per velocizzare lo sviluppo e di rimanere stupefatto dalle risorse aggiuntive che avrebbe poi sfruttato, rendendo alcune azioni addirittura superiori alle sue stesse aspettative.
La struttura di gioco è ben realizzata e cosa più importante per il genere, risulta ancora una volta capace di coinvolgere totalmente l'utente grazie all'approccio pienamente immersivo, il quale conferma le origini del precursore.
Gode in qual modo intatto del concept originale tipico del brand, ed offre un'esperienza di gioco realistica e mai fuori dagli schemi.
La fisica è altrettanto ben realizzata, con movimenti fluidi e ben caratterizzati.
Come lo si nota nei combattimenti infatti, suggeriscono a intrattenere positivamente l'utente medio, grazie anche al ricco moveset di reali arti marziali ben adattato, che se ben sfruttato, lascia significamente sbalordito l'utente più esperto.
La grafica è a un buon livello, specie nel complesso, vivace e pulita, ben contraddistinta da ogni altra.
Datosi il tratto ricercato, sembra di vivere all'interno di un dipinto di eterno valore.
Insomma, una direzione artistica di tutto rispetto poichè stilisticamente affascina e interessa, tuttavia ai giorni nostri qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte tanta nostalgia, replicando di quanto possa sembrare a tratti datato, blando, antiquato rischiando pertanto giudizi precipitosi e superficiali, magari definendolo erroneamente di basso rilievo, in particolar modo se basati su alcune espressioni facciali di personaggi non giocanti sottoforma di caricatura cartunesca che possono destare scalpore specie per il suo modo di discostarsi da quanto concepito in origine, sembrano quindi vìolare in qual modo le leggi e il fascino inconfondibile del realismo rivelato in un gioco di questo calibro, giustificabili solo dal fatto che eccedono di originalità e non mancano certo di espressività.Tuttavia, se all'epoca la grafica era così avanti, tanto da non aver mai visto niente di simile neanche anni e anni più tardi, oggi non si può dire altrettanto. Poiché il budget speso è stato impiegato perlopiù per elementi più importanti per un videogioco, quali la trama e le meccaniche di gioco con risultati pressochè intatti.
Ciò non toglie però, che anche se la grafica non è propriamente in linea con i canoni di oggi, non sia comunque gradevole.
Come dicevamo, il punto degno di nota è senza dubbio l'essenza. E' il fatto di essere ancora una volta così immersivo.La capacità di coinvolgere completamente il giocatore nel mondo di gioco quindi, è un aspetto da non sottovalutare, ma altresì da ammirare.
Le effettive peculiarità tecniche rendono poi il titolo unico sotto ogni aspetto. La cura dei dettagli, la notevole superficie delle texture; coi suoi effetti di luce, i colori brillanti e la bellezza orientale di una Cina ben rappresentata e di una natura vivace e contraddistinta, assieme poi ai panorami lussureggianti offerti, i piacevoli scorci da visitare con in background i suoi monti all'orizzonte di una natura vasta e valorizzata, donano giusto riguardo ai nostri occhi brillandoli grazie a questa grafica tanto caratteristica quanto bella.Non manca poi quel tocco ben bilanciato che riesce a farci trasportare addirittura e ulteriormente all'era Dreamcast, permettondoci quindi di tornare indietro nel tempo, quasi come se ai giorni nostri stessimo giocando a un remake HD di un gioco del 2003, ma più di ogni altra cosa ci fa sentire a casa.
Tutto ciò ne fa di esso un pregio.
Ma cosa ci distacca da tutti questi anni?
La nostra lunga attesa conferma che abbiamo saltato la parte più basilare che contraddistingueva Shenmue nell'era 128bit in cui è nato, proiettandoci direttamente questo capolavoro dalle sembianze di un remake HD, facendo inesorabilmente i conti con ciò che è avvenuto negli ultimi decenni anche per mano di Shenmue stesso, senza togliere però niente a nessuno e confermando ancora una volta che il suo contenuto tecnico e realistico di come si approccia al mondo virtuale del caratteristico genere free roaming funziona, si mantiene e continua a stupire.
Ciò che non riesce ormai a stupire è il fatto che SEGA in passato, non abbia costruito assieme a Suzuki, la possibilità di rilasciarlo come di consueto.
Per motivi storici fallimentari infatti, il colosso SEGA dovette intraprendere un bivio che cambiò le sorti del futuro del gaming, risentendo sostanzialmente di una mancanza di spazi, riassumibili con dinamiche differenti sino ai giorni nostri.
Ciò che non muterà mai nonostante tutto, sono i concetti e gli ideali della saga.
Degno di nota è senz'altro il tipico ritmo lento e spassionato che mai si sdegna di colpire strategicamente con una partenza in quarta, ma piuttosto si fa assaporare pian piano circa le potenzialità offerte, deliziando il giocatore man mano che il gioco prosegue col giusto merito riguardo, mantenendo tra le altre cose quello spirito originale così caratteristico.
Pertanto, torneremo a interagire con personaggi non giocanti del gioco per cogliere quanti più indizi possibili; punto chiave per proseguire l'avventura.
Sarà inoltre necessario familiarizzare con l'ambiente circostante, magari chiedendo agli abitanti del posto informazioni per utili rivelazioni o rilevare oggetti interessanti al fine di scovare indizi importanti.
Altrettanto importante, sarà allenarsi per battere teppisti che creano problemi agli abitanti e che nascondono verità sconvolgenti, andare avanti si tradurrà in sconfiggere i medesimi che provano a ostacolare il nostro cammino con l'ausilio crescente delle arti marziali.
Tra le ardue esperienze, non mancheranno certo quelle piacevoli.
Una di queste è senza dubbio la bellezza di vivere ospite di Shenhua; essere svegliati al mattino e uscire per vivere la quotidianità è a dir poco meraviglioso.
Parlare spesso con lei è quanto più che consigliabile. Anche se non porterà grossi mutamenti nel corso della storia, nel suo piccolo si farà comunque notare una certa differenza. Difatti, se verrà trattata con giusto riguardo, la vedremo reagire ricambiando e saremo apprezzati maggiormente, diversamente il contrario.In qualche modo dunque, le nostre scelte saranno relativamente influenzate durante il gioco.
Inoltre, scopriremo cose sulla vita di Shenhua e della vita là fuori di inestimabile valore.
Le meccaniche di movimento e l'interfaccia grafica rimangono pressoché volutamente invariate, fatta ad eccezione da alcune aggiunte come appunto la camera libera sfruttabile col control stick destro e lo zoom sequenziale di semplice e naturale utilizzo che permette di andare gradualmente da terza a prima persona in ogni momento, anche mentre Ryo è in movimento.
Persino l'atmosfera e le condizioni meteorologiche ricordano vagamente quelle dei predecessori, variando tra luce solare e buio della notte, tra pioggia e serenità, e così via. Può capitare ad esempio di trovare un terreno fangoso e umido dopo una pioggia sostanziale.
Le voci di Ryo, in particolar modo, rimangono le stesse sia in giapponese che in inglese, viene rispettivamente doppiato da Masaya Matsukaze e Corey Marshall, ad eccezione di quelle di altri personaggi.
E cosa dire dell'audio? Le colonne sonore sono a dir poco stupende. Proprio come in origine, accompagnano emotivamente l'utente, con una musica adatta ad ogni momento.
Il sonoro dunque coinvolge in maniera eccelsa, deliziando l'orecchio con musiche che cambiano in tempo reale a seconda di ciò che facciamo, non da meno la natura circostante è viva e vegeta e si esprime in perfetta sintonia con il lato visivo.
Il sistema di combattimento è tra le altre cose, quella che forse più si diversifica.
Se prima ci eravamo abituati a combattere in stile Virtua Fighter, adesso dovremmo fare i conti col nuovo motore grafico.
A causa anche del limite di budget e della mancanza quindi di un costoso motion capture, non è stato possibile introdurre stavolta le prese.
Ciò non toglie però che i combattimenti non siano all'altezza, ma al contrario è comunque ben sfruttato e gratificante.
Le sessioni di combattimento adottano un sistema nuovo tutto suo, incentrato con l'ausilio di tasti frontali e dorsali rispettivi per attacchi e difesa, e dell'analogico destro relativo per schivare in qualunque direzione, offre pertanto libertà di movimento e meccaniche tecniche di una dinamicità peculiare di un certo spessore, introducendo dunque un genere mai visto prima.
Se all'inizio potremmo lamentarci della sua caratteristica tanto distante da ogni picchiaduro conosciuto, senza una base solida da parte del giocatore, né del progresso di Ryo negli eventuali mancati allenamenti, sarà difficile comprenderne ogni sorta di efficacia.
Comprendendolo invece, sarà altresì possibile gratificarne l'essenza.
Sarà dunque richiesto un allenamento costante soprattutto agli esordi, a scopo di poter affinare la tecnica.
Tra gli allenamenti troviamo il pugno a un pollice, la posizione del cavallo, il passo del gallo, e non mancano certo i combattimenti liberi contro monaci e combattenti dal livello di esordienti fino a veterani.
Similmente a come ci eravamo abituati a fare nel Dojo Hazuki assieme a Fuku-san, per intenderci.
Allenandosi si porterà ad avanzare fino a un certo livello il nostro Kung Fu, correlato sulla resistenza e sulla potenza di attacco di Ryo. Maggiore sarà la resistenza e migliore sarà la nostra stamina per tenere a bada lo stomaco del nostro avventuriero.
Ogni azione a noi compiuta relativa a una corsa o a un combattimento richiederà un dispendio di energie che porterà inevitabilmente il necessario riposo, e il nutrimento con cibo e bibite che si riusciranno a racimolare via via con l'acquisto di viveri.
I nostri acquisti saranno anche inerenti alla varietà di nuovi indumenti e outfit indossabili da Ryo e qualche extra per Shenhua, non mancano poi particolari souvenir vendibili separatamente, ottenibili con l'ausilio di denaro o gettoni. Souvenir comprendenti vasi, statue, gioielli, pupazzi, gadget, quadri e quant'altro, scambiabili ai Pawn Shop magari per degli allettanti manoscritti di nuove mosse, in modo da poter così arricchire la nostra lista di moveset.
Qualora dovessimo trovarci a corto di soldi, sono presenti anche interessanti novità che potranno venirci incontro.
Armati di pazienza, sarà possibile trovare erbe da raccogliere, per poi magari scegliere un set in particolare da poter rivendere.
Un'altra novità che riguarda il nostro passatempo riservato alla tranquillità è la pesca, dove sarà possibile noleggiare una canna da pesca secondo le nostre esigenze, trovare un'area adibita all'attività, e pescare. Pescando si possono vincere premi e guadagnare soldi in base a ciò che si pesca.
Per pescare sfrutteremo l'analogico destro muovendolo come se stessimo maneggiando un mulinello di una canna da pesca.
Rispettivamente dal mondo di gioco del primo e del secondo capitolo, tornano le Toy Capsule, dove ne troveremo di diverso tipo uniche nel suo genere, collezionabili e sfruttabili per essere vendute profumatamente se recuperato un intero set.
Anche i Lucky Hit originari del secondo capitolo tornano ad arricchire le vie dei quartieri.
Tornano poi i giochi d'azzardo come il lancio dei dadi o gli scontri nel ring, e non mancano peraltro novità inaspettate.
Oltre quelle di nostra conoscenza, si possono trovare giochi liberi a scommesse con un premio in dotazione in caso di vincita come: il lancio del sasso nel secchio, il lancio della biglia scommettibile su Fiore, Uccello, Vento e Luna, o persino giochi bizzarri come la gara di tartarughe o rane.
In Sala giochi poi, riscopriamo anche nuove versioni dei fatidici cabinati di Excite QTE 3 e QTE Title 2.
Tra le novità immesse del genere ludico, troviamo giochi meccanici di vario tipo, dotati anch'essi di premio in caso di vincita, sono presenti giochi come il lancio della palla a canestro o il mini golf.
Disponibile è anche il classico acchiappa la talpa che sfrutta ogni tasto in maniera originale.
Un altro ancora Highway Star, un gioco meccanico a punti, la cui strada è posta letteralmente su di un rotolo dove con l'ausilio del solo analogico destro emuleremo il volante per muovere un'autovettura, il cui obbiettivo è quello di cercare di rimanere in corsia facendo collisione sopra delle piccole sfere continue presenti nel nostro senso di marcia.
E ancora, Smart Ball: Un gioco dove con l'ausilio del solo control stick destro, si emula la spinta della molla per lanciare la pallina con una certa gradualità, a scopo di fare centro nei vari fori disponibili.
Ciò che rimane immutato e ne fa un altro punto di forza imprescindibile per la caratterizzazione della saga, è senza dubbio la pretesa di recuperare elementi che contraddistinguono i due predecessori, primo tra tutti il ritorno dei QTE coniati da Suzuki e proposti come una propria filosofia del gaming moderno.
Sono disponibili pertanto, inseguimenti e scene di combattimento che metteranno alla prova i nostri riflessi.
Altro elemento da considerare importante, è senza dubbio il ritorno dei part-time job.
In Shenmue III tornano infatti i lavori, con in serbo delle novità. Improvvisarsi taglialegna con l'ausilio di un'ascia a scopo di tagliare quanti più tronchi di legno possibile è una di esse.
Ma più di ogni altra cosa, direttamente dal primo capitolo, torna un lavoro a noi familiare.
Il ritorno del muletto, arriva come un fulmine a ciel sereno a distanza di tempo dagli ultimi giorni trascorsi nel Sol Levante.Il nostro provetto magazziniere Ryo, si ritroverà ancora una volta a dover spostare nelle apposite collocazioni quanti più blocchi possibili.
Le novità da apprezzare con esso sono la possibilità di poter sollevare col carrello elevatore anche oggetti come statue, vasi, frighi e addirittura cabinati Arcade che, una volta collocati negli appositi spazi, saranno disponibili già dal giorno successivo in sala giochi.
Tra i cabinati presenti ci sono i giochi di ChobuChan Fighter, minigioco sotto la falsariga di Virtua Fighter, che una volta sconfitti tre Chan richiesti sfidabili singolarmente, permette di ricevere un premio al giorno, alla vincita di ognuno dei quali.
Come se non bastasse, i Chobu Chan sono presenti anche nella location di Niaowu, nascosti in tutta la città in negozi e altri luoghi come nei templi, facilmente sfuggenti per la loro mimetizzazione con gli oggetti negli ambienti circostanti, solo un occhio attento può riuscire ad individuarli tutti.
Ad ampliare poi la sidequest con questa sorta di visione dei dettagli del mondo di gioco, per il vero turista è disponibile anche la ricerca delle bandiere blu sparse per la città di Niaowu, Chobu per il parlato giapponese.
Anche il telefono fa il suo ritorno, con una scheda telefonica sarà infatti possibile chiamare i vecchi amici dei due titoli passati, magari per aggiornarli o essere aggiornati, su ciò che sta accadendo loro o informarli su noi stessi, non mancherà quindi di provare forti emozioni di vecchi e memorabili ricordi...
Persino un bellissimo SEGA Saturn versione giapponese è presente nel gioco evocando bei ricordi, ma stavolta solo sottoforma di Easter Egg ed è presente in vari punti di gioco.
[DLC]
Per quanto riguarda gli extra...
Sono presenti espansioni di memoria immessi come DLC dopo l'uscita del gioco come Bailu Chan Hunt, ossia la caccia ai Chan sparsi per Bailu e Battle Rally, ossia letteralmente una lotta a tempo con tanto di Checkpoint e Goal, chiaro riferimento ad OutRun, avremo dunque modo di scegliere principalmente un personaggio su tre offerti: Ryo Hazuki, Ren Wuying e Wei Zhen per poi così impersonare ognuno dei quali sfruttando il proprio stile e arsenale di mosse, combattendo contro nemici per farci strada fino al traguardo.
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Possono bastare per allungare i tempi di gioco? In teoria sì, ma in favore della sua longevità, sono immessi addirittura DLC legati alla storia, un espansione chiamata Story Quest Pack, dove per espandere ulteriormente il gioco, toccherà a Ryo imbattersi con un volto familiare del passato (Zhang) e cercare di salvarlo ancora una volta dal suo rapimento.
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Altro DLC chiamato Big Merry Cruise, implementa non poco la longevità di gioco. Trattasi di una nave da crociera che passa a Niaowu dove al suo interno vedono disponibili nuove side quest, diversi tipi di intrattenimento e costumi sbloccabili trovabili a bordo.
Poiché il gioco non sarebbe stato possibile senza i finanziamenti da parte dei fan, nel gioco sono presenti degli omaggi a tutti coloro che hanno finanziato il gioco in base alla somma di denaro inviata.
Ad esempio, in alcuni stand dei Lucky Hit in Chobu, sono raffigurate le facce di alcuni dei finanziatori.
Dentro il tempio di 'Save Shenmue' ci sono altri tributi ai finanziatori come le Toy Capsule con i loro volti, e le foto reali adibite a quadri appesi.
Nell'albergo è disponibile anche un memopad con dediche da parte dei finanziatori di diversi paesi che esprimono tutto l'amore per questa saga.
Non mancano poi i nomi di ogni singolo finanziatore presente nella lista dei crediti dei finanziatori che ha contribuito con un minimo di 100$ per il salvataggio di Shenmue.
Insomma, la passione sconfinata dei fan per la saga è indissolubile, e questo è stato determinante al fine di proseguirne la storia.
Come avrete capito bene infatti, la storia prosegue esattamente da dove era stata lasciata.
Dovremmo vivere a stretto contatto con Shenhua con l'obbiettivo iniziale di ritrovare suo padre, scoprire poco più sugli specchi e seguire ovviamente le orme del padre di Ryo, per comprendere poco più delle sue origini; cominciando a scavare sull'amicizia tra Iwao e il padre di Lan Di: Zhao Sunming, morto in circostanze misteriose.
Non mancheranno poi scene toccanti, e inaspettati tradimenti che metteranno a dura prova le nostre capacità di proteggere le persone a cui teniamo.
Solo con amici stretti e fidati, proprio come a detta del padre di Ryo prima di morire, riusciremo a riscattarci e ad affrontare il male coi loro malefatti e a salvare quindi i nostri cari.
Ci saranno nuovi personaggi con cui confrontarsi come Niao Sun, una donna misteriosa e malevole che lavora accanto a Lan Di, nonché una delle quattro leader dei Chi You Men, nota già da un vecchio trailer promozionale rilasciato prima ancora di Shenmue. Trattasi di una manipolatrice esperta di arti marziali che si fa strada con la sua doppia personalità e che ama confondere e ingannare le persone sfruttando il suo fascino.
A nostro favore in compenso, ci saranno anche volti noti come Ren che aiuterà a suo modo il nostro protagonista.
Con un finale spettacolare e pieno di colpi di scena, adattate dalle incredibili caratterizzazioni dei personaggi che trasmettono emotività di forte intensità grazie le loro espressività dinanzi le insidie.
Lasciano un'inevitabile nodo alla gola diviso tra rabbia e tristezza, per poi infine colmarsi con grandi aspettative di speranza.
Il fatto che la trama non vada avanti più di tanto, ma riveli pochissimo, il giusto che basta per tornare in rotta, con questo breve e intenso viaggio di Ryo svolto a sottolineare una continuità della trama fine a sé stessa.
Può solo che significare un aspetto positivo per l'intera saga.
In questo modo le basi di Shenmue III verranno sfruttate con maggiore libertà dagli sviluppatori per esprimersi e raggiungere livelli massimali nei titoli futuri da Shenmue IV in poi.
Non è un caso infatti, che inizialmente le location di Shenmue III sarebbero dovute essere tre: Bailu, Chobu e Baisha, ma per ovvi limiti di budget ne furono immesse due: Bailu e Chobu o Niaowu che dir si voglia.
In definitiva Shenmue III è e rimane un gioco come nessun altro. Shenmue III è il seguito che tanto abbiamo sognato, è l'esperienza che abbiamo bisogno di continuare e più di ogni altra cosa meriti di maturare.
Il fatto che questo capitolo non determini la fine, può solo che essere un aspetto positivo. Sia per il fatto che il successore deve proghedirsi, sia per il fatto che la saga possa portare speranza per un futuro più roseo.
Shenmue III è arrivato e Shenmue IV potrebbe presto essere rivelato come conferma Suzuki stesso la volontà di continuare quantomeno fino al completamento della storia.
Il nostro viaggio alla ricerca della verità non smetterà di rassegnarci, così come la nostra sete di vendetta!
"Non conoscerà la forza che possiede.
La forza che lo vorrebbe distrutto.
La forza che esaudirebbe i suoi desideri." Cit. Shenhua