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One Card Dungeon + Espansioni Eternal Peak e Harbour Clash – Recensione

Se pensate che per avventurarsi in un dungeon serva un equipaggiamento di tutto rispetto, allora non avete ancora scoperto One Card Dungeon, protagonista della nostra recensione. Sviluppato da Barny Skinner e pubblicato da Little Rocket Games, questa compatta sfida in solitaria metterà a dura prova le vostre abilità di guerriero. Impugnate la spada, c'è un boss da sconfiggere!



La via del guerriero



Quanto videogiochi sul mercato affrontano il tema dell'esplorazione dei dungeon? Da capolavori come Baldur's Gate a serie immortali come Final Fantasy, l'idea di avventurarsi nell'ignoto e sfidare terribili mostri affascina da sempre sviluppatori e giocatori. Lo stesso dicasi per i giochi da tavolo, che propongono sfide che passano dal fantasy allo sci-fi (come in Tethys, da noi recentemente recensito). In questo mare magnum di opere, per distinguersi serve l'idea giusta, che One Card Dungeon prova a trovare sfruttando il concetto di “less is more”.



Per combattere contro opere mastodontiche, piene di miniature e con scatole dal peso specifico pari a quello di un vitello, Barny Skinner e Little Rocket Games scelgono semplicità e compattezza. Avvicinandovi alla scatola di One Card Dungeon, di circa X x Y centimetri, viene facile chiedersi come possa esserci all'interno un dungeon crawler. La risposta la si ottiene sollevando il coperchio, mossa che ci metterà di fronte la quello che il titolo ha da offrirci. Una singola carta oversize che rappresenta il dungeon una serie di dadi colorati e un blocchetto per tenere traccia delle nostre scorribande. Sono anche presenti carte con quattro classi, che andremo a utilizzare nella versione avanzata del gioco.



One Card Dungeon è davvero tutto qui: come dicono i prestigiatori, non c'è trucco e non c'è inganno. La carta dungeon è double face e riporta nella parte alta e bassa di entrambi i lati una serie di mostri. Questi sono dotati dei parametri tipici dei giochi di ruolo e di un certo quantitativo di salute. Il nostro obiettivo sarà quello di utilizzare le nostre abilità per ripulire il dungeon, cercando di subire meno danni possibile. Lo scopo finale è infatti quelli di completare i 12 livelli e abbattere il boss finale.



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Come si gioca a One Card Dungeon



Iniziare una partita a One Card Dungeon, che come detto è una sfida per un singolo giocatore, è semplicissimo. Per prima cosa si prende la carta dungeon e si cerca il lato con il livello 1 oppure quello a cui saremo arrivati in precedenza. Si posiziona la carta, con le informazioni nella parte bassa, al centro del tavolo. Si prendono quindi i dadi e si dispongono in base alla loro tipologia. I dadi rossi sono i mostri: andranno collocati sulle caselle del dungeon che riportano il numero del livello corrente, posizionati sulla faccia col numero corrispondente alle vite dei mostri.



Il dado verde è invece il nostro eroe. Andrà piazzato sulla scala più vicina a noi, con la faccia sul il massimo di vite, ossia 6, oppure sulla quantità a cui eravamo rimasti nel corso dell'ultima partita. I dadi bianchi rappresentano le nostre abilità: inizialmente andranno collocati sul valore 1 per ogni caratteristica eccetto la gittata, che partirà dal valore 2. Successivamente, come vedremo, potremo potenziarci e migliorare la nostra efficacia in combattimento. I dadi neri infine sono i dadi azione, che tireremo a ogni turno per muoverci, attaccare e difenderci.



I mostri e l'eroe di One Card Dungeon dispongono infatti di quattro parametri: movimento, che permette di spostarsi sulla carta dungeon; attacco, che consente di infliggere danni; difesa, che riduce quelli subiti e infine gittata, che indica entro quante caselle potremo attaccare. Si tratta di termini che risulteranno ben familiari agli amanti dei dungeon crawler e dei giochi di ruolo, ma comunque facilmente interpretabili ad chiunque.



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Cappa e spada



Come vi abbiamo anticipato, per eseguire le azioni il giocatore tirerà ogni turno i dadi neri in suo possesso. Dovrà quindi assegnare un dado ai valori di movimento, attacco e difesa. La gittata rimarrà invece fissa e non potrà essere modificata. Potrà quindi seguire quanti azioni vorrà, rispettando la richiesta di punti. Per muoverci dovremo spendere infatti 2 punti per ogni spostamento ortogonale e 3 per quelli diagonali, mentre per attaccare dovremo essere a gittata e superare il valore di difesa del nemico per infliggergli un danno. Eseguite le azioni, toccherà ai mostri muoversi e colpirci, a patto che si trovino abbastanza vicini. Il danno subito equivarrà alla differenza tra forza totale e difesa, dimezzata.



La partita prosegue fino a quando si verificherà una di due condizioni: se tutti i mostri saranno sconfitti, il giocatore avrà completato il dungeon e potrà passare al successivo. Se l'eroe dovesse invece esaurire i punti salute, sarà sconfitto e dovrà ricominciare l'avventura da capo. Come nel più crudele dei Souls, infatti, One Card Dungeon non offrirà agli esploratori alcun checkpoint. Nel caso però in cui si abbia successo, si potrà scegliere tra un potenziamento permanente alle proprie abilità oppure una cura per tornare in piena salute. I progressi potranno essere annotati sull'apposito blocco incluso nella scatola, che fungerà anche da foglio di salvataggio per proseguire l'esplorazione in un secondo momento.



Inutile sottolineare che la scelta dei giusti potenziamenti farà la differenza tra una vittoria roboante e una tragica dipartita: nonostante il dungeon sia composto da una sola carta, la sfida offerta da One Card Dungeon è incredibilmente ardua. Soltanto una manciata di avventurieri riusciranno ad arrivare in fondo all'intera campagna. E per chi dovesse farcela, sarà possibile riaffrontarla scegliendo una classe, che fornirà vantaggi unici, oppure cimentandosi in nuove missioni.



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Le espansioni di One Card Dungeon: Eternal Peak e Harbour Clash



Il 2025 è sicuramente un anno importante per One Card Dungeon e per i suoi fan. Little Rocket Games ha infatti presentato nel corso di Play 2025 due espansioni dedicate al gioco: Eternal Peak e Harbour Clash. Come è facile immaginare, entrambe contengono un nuovo dungeon da esplorare, con nuove meccaniche in grado di rendere la sfida ancora più complessa. Sono inoltre presenti nuove classi per l'eroe, che ci permetteranno di aggiungere ulteriore variabilità alla sfida.



Eternal Peak ci porta sulle cime innevate, mettendoci di fronte a un terribile mago del gelo. La nuova carta Dungeon include le caselle Tormenta, che ridurranno i valori base di Attacco e Difesa dell'avventuriero quando vi si troverà sopra. Non si tratta però dell'unica novità, in quanto Eternal Peak introduce la classe dello Sherpa nonché una serie di oggetti consumabili per aiutare il nostro eroe.



Similmente, anche Harbour Clash aggiunge un nuovo dungeon. L'ambientazione cambia, chiamandoci a combattere spaventosi mostri marini. Per l'occasione, l'espansione aggiunge le caselle Acqua, che anziché penalizzare il nostro eroe potenzieranno i mostri che ci finiranno sopra. Se si parla di mare non poteva poi mancare un pirata: il Corsaro è la nuova classe di Harbour Clash, dotato dell'abilità di ignorare eventuali restrizioni di movimento. Anche questa espansione introduce infine delle carte Oggetto da utilizzare durante la partita.L'un



L'universo di One Card Dungeon, già arricchito dai contenuti di M'Guf-yn Returns, diventa quindi ancora più vasto. L'impresa di trionfare contro il male diventerà sempre più dura, spingendo i giocatori solitari ad affrontare incredibili sfide. Un'impresa affascinante, condita da un gameplay unico e sempre bilanciato. Insomma, un'opera che non vi farà rimpiangere i videogiochi e che metterà a dura prova le vostre abilità di guerriero.



https://youtu.be/aJAMqXO05vU



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29 aprile alle 17:00