The Holy Gosh Darn – Recensione Speedrun
Dopo Manual Samuel e Helheim Hassle, torniamo nel folle mondo di Perfectly Paranormal per la recensione Speedrun di The Holy Gosh Darn. Questa volta dovremo salvare niente meno che il Paradiso, da una catastrofe che una nostra vecchia conoscenza ha scatenato. Nei panni dell'angelo Cassiel dovremo sfruttare uno strumento incredibilmente potente, per riuscire a evitare che un esercito di Spettri distrugga la sacra dimora celeste. Saremo stati all'altezza dell'impresa?
Erase/Rewind
Scommettere sui cani che finiranno in Paradiso è il passatempo preferito di Cassiel e del suo migliore amico. Questo almeno fino a quando un'orda di malvagi spettri non invade il terreno sacro, devastandolo. E chi può esserci dietro a questo disastro se non la Morte? Dopo aver capito l'entità del problema, il nostro scheletrico essere decide di chiedere l'aiuto di Cassiel per risolvere la questione e fermare sul nascere l'invasione. Impresa, questa, più complessa di quanto si possa pensare. Per farcela infatti sarà necessario recuperare il titolare Holy Gosh Darn, un potente artefatto in grado di fermare l'esercito degli spettri.
Data la quantità di tempo incredibilmente limitata di solo 6 ore, a Cassiel viene concesso di utilizzare uno strumento altrettanto incredibile: un orologio in grado di riavvolgere il tempo. Sfruttandolo, il nostro angelo dovrà riuscire a districarsi tra i problemi del Paradiso (e non solo) per recuperare l'artefatto e proverbialmente salvare capra e cavoli. Inizia così il viaggio di The Holy Gosh Darn, un'avventura punta e clicca che fin da subito trasuda il classico stile dei titoli di Perfectly Paranormal. Una grafica realizzata a mano con personaggi e ambientazioni incredibili, dialoghi (sfortunatamente solo in inglese) folli e ispiratissimi e un gameplay che pur mantenendo i canoni del genere riesce a stupire per brillantezza.
Fin dai primi minuti di gioco, quando inizieremo a prendere confidenza con le funzioni dell'orologio e con le richieste che dovremo soddisfare, ci si accorge di come The Holy Gosh Darn sia curato in ogni minimo dettaglio, con tantissimi elementi che tenteranno di distrarvi dalla vostra fondamentale missione. Fortunatamente, la nostra Cassiel è un angelo tosto, pronto anche a indispettire le alte sfere per riuscire a fermare gli spettri. Preparatevi quindi a viaggiare tra Paradiso, Terra e persino Inferno, per recuperare il necessario a raggiungere l'obiettivo.
Il gameplay di The Holy Gosh Darn
Se siete fan delle opere di Perfectly Paranormal, saprete che questo team non ama sedersi sugli allori, uscendo spesso dalla loro zona di comfort per proporre meccaniche intriganti. Con Helheim Hassle abbiamo avuto modo di affrontare enigmi ambientali basati sulla combinazione di pezzi del corpo, mentre The Holy Gosh Darn sfrutta come detto meccanismi temporali. Lo speciale orologio che Cassiel può utilizzare le consente di riavvolgere il tempo a piacimento, muovendosi liberamente dall'inizio della sua giornata fino al punto più avanzato della storia.
Questo attiva tutte quelle dinamiche che potete immaginare: capire come rispondere ai personaggi per raggiungere il proprio scopo, superare aree altrimenti inaccessibili e così via. Dovremo ad esempio imparare come vincere a un gioco, oppure ottenere un oggetto e lasciarlo in un dato punto per ritrovarlo più avanti. Si tratta insomma del classico “ottieni un oggetto per sbloccarne un altro” tipico dei punta e clicca, ma con una marcia in più.
In tutto questo, infatti, The Holy Gosh Darn non perde la sua ironia, altro elemento tipico dello studio. Cassiel potrà zittire i personaggi troppo prolissi (con il rischio di indispettirli) e persino chiedergli di “venire al punto”. La necessità di gestire le chiacchierate sarà importante nell'economia delle 6 ore totali, che ovviamente si commuteranno in una longevità di tutto rispetto. Il gioco nasconde anche tanti easter egg da scoprire e dialoghi segreti da trovare, dunque rimane aperta la possibilità di un secondo playthrough, nonostante non ci siano diramazioni inaspettate dalla storia principale.
The Holy Gosh Darn è un'avventura grafica furba e realizzata con grande cura. Le meccaniche non sono certo inedite, ma risultano ben integrate nel tessuto della storia di Cassiel e soci. Se cercate il punta e clicca in grado di sconvolgere il vostro mondo, probabilmente non lo troverete qui, mentre se siete alla ricerca di una storia coinvolgente (seppur esclusivamente in inglese) contornata da tante battute, momenti folli e con un comparto tecnico di prim'ordine, vi sentirete decisamente a casa in Paradiso.
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