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Until Dawn: un remake che convince a metà

Dopo quasi 10 anni dal lancio, Until Dawn torna sugli scaffali con un remake pensato per Playstation 5. Sony e i ragazzi di Supermassive Games ci invitano a tornare a Blackwood Pines per reimmergerci nell'appassionante storia di un cult videoludico del genere horror della generazione passata.



Dal punto di vista narrativo, il remake di Until Dawn rimane fedele alla trama dell'originale senza portare grandi novità. Un gruppo di adolescenti si ritrova su una montagna isolata, Blackwood Pines, dove, dopo uno scherzo finito male, due amiche scompaiono nel nulla. A questo punto ricalcando uno dei più classici incipit per un teen horror, i ragazzi si trovano un anno dopo lo sciagurato evento nella stessa baita dove si è consumata la tragedia, tra sensi di colpa e desideri di vendetta. Isolati in cima a una montagna, dove non prendono i telefoni, di notte, mentre nevica….cosa mai poteva andare storto?



Quello che comincia come un normale ritrovo si trasforma rapidamente in un incubo, da qui giocatori devono iniziare prendere decisioni che influenzano non solo la trama, ma anche il rapporto tra i protagonisti. Innescando una serie di eventi che porteranno a decidere quali dei personaggi arriveranno vivi all'alba. Questo aspetto decisionale resta uno dei punti di forza del gioco, mantenendo alta la tensione mentre i giocatori si confrontano con dilemmi morali e scelte da prender rapidamente capaci di portare a tragiche conseguenze. Nelle sequenze più concitate dell'avventura, come ad esempio une fuga, il successo delle nostre azioni dipendere da alcuni quick time events. Anche in questo caso la storia prenderà pieghe differenti in base alla nostre azioni.




Migliorie e parti immutate



Uno dei miglioramenti principali di questa versione risiede nella grafica rivisitata del titolo grazie all'implementazione dell'Unreal Engine 5. La resa grafica appare decisamente più moderna, con effetti di luce più realistici e modelli dei personaggi migliorati. Anche gli ambienti sono più dettagliati e ricchi creando un'atmosfera più immersiva.



Resta da dire, oltre a questo restyling grafico, il gameplay non ha subito grandi modifiche. I cambiamenti più significativi si limitano a un nuovo prologo e a qualche scena aggiuntiva, che ampliano leggermente la narrazione senza però stravolgerla. Chi ha già giocato alla versione per Playstation 4 non ha molti motivi per tornare a Blackwood Pines insomma, soprattutto se il ricordo dell'avventura è ancora ben impresso nella memoria.



Un cambiamento interessante riguarda la gestione della telecamera. Si è passati da una telecamera fissa che contribuiva a tenere alta la tensione e il livello d'ansa, a una prospettiva di gioco più moderna alle spalle del personaggio. Questo cambiamento offre sicuramente una maggiore libertà di movimento, tuttavia questa modifica smorza l'effetto claustrofobico e ansiogeno del gioco, privando l'utente di parte dell'atmosfera del titolo originale.



Particolare attenzione è stata data anche alle opzioni di accessibilità, un'aspetto sempre più curato da Sony. Sono state introdotte diverse impostazioni personalizzabili che consentono ai giocatori di adattare l'esperienza alle loro esigenze. Ad esempio, la possibilità di auto-completare alcune sequenze o modificare il modo in cui vengono visualizzati i quick time events, oltre alle classiche opzioni che agevolano la fruizione dei testi.



Nonostante tutto, il gioco ha ancora qualche difetto. Le sequenze di quick time events possono risultare ripetitive e alcuni momenti sembrano forzati, inoltre, in alcuni casi abbiamo notato qualche difetto della telecamera. Ci sono poi alcune scelte riguardanti le illuminazioni introdotte nel remake in alcuni punti della storia che sembrano andare ad ammorbidire la tensione e l'ansia dell'opera originale.



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Un upgrade non per tutti



Un altro punto d'attenzione è sicuramente il prezzo del remake, tema molto discusso e che sicuramente è difficile da capire visto le poche aggiunte introdotte a un gioco di quasi 10 anni fa. Oltre al prezzo del titolo Playstation 5 si sente decisamente la mancanza di un'opzione di aggiornamento per i possessori della versione PS4, anche a pagamento. A nostro avviso era quasi obbligatorio garantire a un possessore del titolo originale la possibilità di effettuare l'upgrade a prezzo ridotto, visto che in fin dei conti si tratta di una rivisitazione grafica di un titolo che per il resto è rimasto quasi immutato.



Il remake di Until Dawn per PlayStation 5 racconta un'affascinante avventura horror che stupirà chi non ha mai giocato l'originale. Confrontarsi per la prima volta con i misteri nascosti tra le montagne con una grafica moderna garantisce un'esperienza immersiva e appagante. Tuttavia, per chi ha già spolpato la versione originale, questo remake non offre quasi nulla di nuovo.



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