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DOOM + DOOM II – Recensione Speedrun

La recente riedizione di DOOM + DOOM II rappresenta un tentativo lodevole di rendere accessibili due dei titoli più iconici nella storia dei videogiochi alle nuove generazioni, senza alienare i fan storici. Rilasciata in occasione del QuakeCon 2024, questa versione rimasterizzata è stata sviluppata in collaborazione tra id Software e Nightdive Studios, e si distingue per la combinazione di fedeltà all'originale e miglioramenti tecnici significativi. Se volete saperne di più continuate a leggere la nostra recensione.



Cosa troviamo in questa nuova edizione?



DOOM non ha bisogno di presentazioni. Sapete tutti che dovrete imbracciare tante armi letali e fermare il male che sta per conquistare il pianeta. Ma la trama non è il forte di DOOM: il suo gameplay, rivoluzionario per l'epoca, lo ha fatto conoscere a qualsiasi videogiocatore che possa definirsi tale. È proprio questo il gioco che ha creato il genere degli sparatutto e lo ha reso così popolare. Questa nuova edizione ci riporta all'adolescenza e ci fa rivivere quelle sensazioni di eccitazione, rabbia e divertimento di allora. Ma con delle aggiunte che i fan non potranno disdegnare.



Uno degli aspetti più entusiasmanti di questa nuova versione è la vastità dei contenuti offerti. Questa edizione definitiva include non solo i giochi base, ma anche un'ampia selezione di espansioni classiche, tra cui TNT: Evilution, The Plutonia Experiment, e No Rest for the Living, oltre al recente episodio Sigil di John Romero. Inoltre, è stato aggiunto un episodio completamente nuovo intitolato Legacy of Rust, sviluppato appositamente per questa edizione, che offre una sfida fresca pur mantenendo l'atmosfera e il gameplay distintivo della serie.



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Il pacchetto completo include anche 187 missioni e 43 mappe deathmatch, rendendo questa riedizione una delle più ricche in termini di contenuti. Ma se non vi dovessero bastare tutti questi livelli sappiate che avrete accesso anche a tutte le MOD che i fan più accaniti hanno creato. Questo significa aumentare a dismisura il numero di missioni da vivere e anche i livelli di difficoltà che potrete incontrare.



E ancora andiamo a confermarvi che la componente multiplayer è stata ampiamente potenziata, con la possibilità di giocare in modalità deathmatch o cooperativa fino a 16 giocatori, supportando anche il cross-platform. Questa è una grande aggiunta che permette ai giocatori di connettersi e competere indipendentemente dalla piattaforma che utilizzano, che sia console, PC, o dispositivi mobili.



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Ma cosa è cambiato a livello tecnico?



Uno dei punti di forza principali di questa riedizione è l'adozione del motore KEX, che permette al gioco di funzionare a risoluzioni fino a 4K e di sfruttare un frame rate fino a 120 FPS. Questo garantisce un'esperienza di gioco fluida e visivamente piacevole, mantenendo intatti gli elementi visivi che hanno reso DOOM un caposaldo dei classici. Inoltre, la riedizione offre una serie di opzioni di accessibilità, come l'uso di font moderni per una migliore leggibilità, modalità ad alto contrasto, e funzioni di text-to-speech e speech-to-text, rendendo il gioco accessibile a una gamma più ampia di giocatori.



Sul fronte audio, i giocatori hanno la possibilità di scegliere tra la colonna sonora MIDI originale e una versione rinnovata, curata da Andrew Hulshult, che aggiunge nuove registrazioni per DOOM II. Questo aggiunge una nuova dimensione al gioco, permettendo di scegliere tra un sound più vintage o uno più contemporaneo.



Se c'è un punto debole in questa riedizione, potrebbe essere la mancanza di compatibilità dei salvataggi con le versioni originali. Per i puristi che hanno ancora i loro vecchi salvataggi, questo potrebbe rappresentare un piccolo inconveniente.



Trofeisticamente parlando: gioco vecchio, Platino nuovo



Il trofeo di Platino di questa edizione vi attende: per ottenerlo dovrete però padroneggiare il gioco. Infatti oltre a finire i due capitoli principali dovrete anche terminare tutte le espansioni presenti. Inoltre dovrete dar prova della vostra abilità in vari frangenti. Probabilmente il trofeo più difficile da conquistare sarà quello che vi richiede di finire otto livelli di seguito sotto il tempo record senza morire, giocando almeno a difficoltà Ultra-Violence. Per sapere tutte le altre richieste consultate il nostro elenco trofei. Preparatevi però a una caccia tutt'altro che rilassata.




L'articolo DOOM + DOOM II – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

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22 agosto alle 17:00

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