Motorcycle Mechanic Simulator 2021 – Recensione

Una delle cose più belle dei videogiochi è che sono espressioni della fantasia degli sviluppatori, i quali inventano meccaniche, personaggi, storia, ambientazioni e tutta una serie di attività per divertire e intrattenere. Ma nel caso in cui si voglia realizzare un simulatore, allora non c'è spazio per la fantasia: bisogna essere realistici, fedeli alle normali attività e consci di quello che si sta proponendo. Solitamente non iniziamo mai le recensioni così, ma in questo caso ci siamo messi le mani nei capelli. Sporche, per giunta. Curiosi? Seguiteci nella recensione di Motorcycle Mechanic Simulator 2021.

Apprendista meccanico a due ruote

I simulatori sono giochi particolari che si rivolgono a un pubblico specifico, e necessitano di solide basi per poter essere realizzati correttamente. In caso contrario, a un occhio esperto le magagne saltano fuori in fretta e in breve si passa dalle stelle alle stalle. Se ci sono degli esempi virtuosi come Farming Simulator, non possiamo dire lo stesso del nostro Motorcycle Mechanic Simulator 2021.

Per quanto i ragazzi di Ultimate Games si siano impegnati, abbiamo di fronte un titolo con tre gravi problemi: il primo è la giocabilità pessima, assolutamente inadatta alle console e ai controller; il secondo è una resa grafica decisamente al di sotto delle aspettative, specie per un titolo pubblicato su PS5; la terza, ultima ma gravissima oltre ogni perdono, è la mancanza di realismo nello smontaggio delle parti della moto.

Un disastro già dal tutorial

Il gioco ci introduce all'officina mediante un classico tutoria che dimostra il complesso e scomodo sistema di menù, tablet, sotto menù, ricerche, entra, esci, sali e scendi che fan passare la voglia di giocare anche a me, che il meccanico lo faccio di mestiere e che conosco le moto come le mie tasche.

Sorvolando su questi dettagli, avremo durante questo tutorial la prima quest, che chiede di sostituire lo pneumatico anteriore a una moto custom, tipo Harley Davidson. Sebbene con le dovute variazioni, ogni veicolo è concettualmente similare a tutti gli altri. E la realtà è una, immutabile, verificabile in qualunque officina.

Ora, se vogliamo fare i pignoli, ci sono saltati all'occhio diversi “dettagli” che non collimano con l'ingegneria alle spalle dei veicoli a due ruote.

Punto primo: la semplicità è sovrana. Questo significa che, specie su veicoli a due ruote, tutto deve essere fatto nel più breve tempo possibile e smontando il minor numero di pezzi possibili. Questa frase vuol dire tutto e niente, se non si conosce la realtà dei veicoli, ma ora ci arriviamo.

Non smonterò una vite più del necessario

Chiunque di noi ha visto in vita sua una moto/scooter o almeno una bicicletta. Tutte e tre sono concettualmente uguali. Per smontare la ruota anteriore è necessario fare sostanzialmente due cose: togliere/aprire i freni e togliere il perno che collega la ruota alla forcella. Fine. Non ci sono mille complicazioni inutili o altre amenità che sono invece presenti nel gioco.

Ad esempio, nel tutorial siamo obbligati, per smontare la ruota anteriore, a togliere il supporto della pinza freno, che a sua volte è fissato alla forcella della moto. Perché? Nessuno lo smonterebbe mai. Nessuno. Inoltre, saremo anche obbligati a smontare il disco freno che è solidale alla ruota. Che senso ha? Nessuno, assolutamente nessuno.

Saremo anche obbligati a smontare la pinza freno, e fin qui tutto ok. Ma non siamo riusciti a capire quale sia il senso del fatto che le pastiglie freno siano attaccate al disco, a pinza rimossa. Per la cronaca pinza e pastiglie sono fissate insieme. Quindi questa è una cosa assolutamente senza fondamento di verità.

La recensione potrebbe terminare qui. Ma quando si tocca il fondo qui si inizia a scavare.

Test drive senza arte né parte

Terminato il nostro tutorial avremo modo di fare i conti, dopo aver armeggiato in miriadi di menù e sotto menù inutili, “fuffosi” e ricchi di pezzi di ricambio adatti solo a vantarsi con qualcuno. E, una volta terminato il lavoro, avremo anche la possibilità di effettuare un test drive del mezzo. Ora, io sono abituato un po' a tutto, ma non mi era mai capitato di guidare una moto e non avere il freno anteriore, che è il mezzo principale per fermare il nostro veicolo. Scherziamo?

Sorvoliamo poi sul motore fisico, che è al limite del ridicolo, e mi chiedo che senso ci sia nel poter provare una risicata quantità di veicoli a due ruote, che si possono riassumere in chopper e una moto da cross. Fine. Manco una stradale, una sportiva, una endurona, niente. Solo due tipologie di moto, di fatto. Che tristezza.

Un gioco che fa male al cuore

Non c'è assolutamente niente che si salva in Motorcycle Mechanic Simulator 2021. Abbiamo tralasciato il gameplay generale, in cui l'UCAS (ufficio complicazione affari semplici) ha dato davvero il meglio di sé: una miriade di funzioni poco pratiche, confusionarie, difficili da capire da gestire, con tre menù differenti e altri sotto menù all'interno del tablet per comprare, avere upgrade, testare e altre attività che risultano completamente superflue.

Motorcycle Mechanic Simulator 2021, come dimostra la nostra recensione, è un gioco così deludente che fa perfino male al cuore passarci del tempo. Chiunque trovi piacevoli le esagerate complicazioni deve avere un debole per il superfluo e per la noia, quella brutta davvero.

Trofeisticamente parlando: non c'è neanche un Platino in mezzo a questo disastro

Che dire? Nemmeno il Platino può attirare i giocatori a provare un titolo così disastroso, magari ingolositi da un trofeo da appendere in bacheca. La lista comprende diciassette trofei, sette di bronzo, sette di argento e tre d'oro, conquistabili con una bella dose di pazienza e di noia.

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