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Read Only Memories: NEURODIVER – Recensione

Immaginate di essere in un futuro cyberpunk, in cui la tecnologia è così avanzata da poter addirittura penetrare la mente umana, rivivere ricordi anche frammentati, ripararli e modificarli a piacimento. Siamo in un futuristico periodo alla fine del secolo attuale, in una altrettanto futuristica Neo-San Francisco. La nostra missione è penetrare nelle memorie delle persone che ne fanno richiesta per risolvere misteri e recuperare ricordi perduti. Ma non tutto andrà liscio, come vedrete nella nostra recensione di Read Only Memories: NEURODIVER.



Benvenuti nel futuro



Sviluppato dallo studio MidBoss, impersoneremo ES88, un Esper, cioè una specie di medium che grazie alla sua comunione con il NEURODIVER, può entrare nelle memorie altrui, leggere i ricordi, rivivere le esperienze e risolvere qualunque problema legato a queste ultime. La nostra missione è la ricerca di un'entità denominata Golden Butterfly, la quale fa il nostro esatto opposto, cioè distruggere, piegare, alterare i ricordi delle persone.



Saremo accompagnati da un cyborg, GATE, e da vari personaggi che incontreremo nei sei capitoli della storia. ES88 fa parte di una organizzazione informatica e di spionaggio denominata MINERVA, che grazie ad anni di sviluppo è stata in grado di produrre il NEURODIVER, apparecchio con l'aspetto di una seppia, col quale ES88 è in comunione e che le permette di vivere esperienze extrasensoriali.



Le premesse sono altamente fantasiose e arrivano all'assurdo, ma nonostante tutto la storia procede leggera, presentando personaggi peculiari, diversi e decisamente sopra le righe. Mediante lo scorrere della storia potremo viaggiare letteralmente nelle memorie, affrontare scelte di dialogo e risolvere piccoli puzzle ambientali per ripristinare i ricordi.



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Il gameplay di Read Only Memories: NEURODIVER



Il gioco è una lunga avventura grafica, idealmente punta e clicca ma decisamente poco sviluppata su questa direzione. Infatti sarà principalmente una lunga lettura, intervallata da alcuni momenti di ricerca e risoluzione enigmi, anche e non solo legati ai trofei, In alcuni frangenti abbiamo trovato quasi frustranti certi puzzle, che ci hanno portato a un quasi estenuante “trial and error”, cioè tenta e sbaglia fino al ritrovamento della soluzione.



Tutto si basa quindi sul semplice leggere, interpretare e seguire le vicende legate ai vari personaggi e alla ricerca di capire perché Golden Butterfly faccia le su scorribande a dividere, spezzettare e frammentare le memorie degli abitanti di Neo-San Francisco.



Avremo la possibilità di muoverci all'interno degli ambienti mediante frecce laterali, entrare e uscire da stanze e corridoi, ma niente che ricordi un gameplay vero e proprio degno di questo nome. Nonostante tutto, Read Only Memories: NEURODIVER riesce a intrattenere senza grosse fatiche. È richiesta una conoscenza abbastanza solida dell'inglese, dato che non è presente l'italiano né come sottotitoli né come doppiaggio vocale.



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Grafica e aspetto estetico



Read Only Memories: NEURODIVER è realizzato in pixel art, andando a strizzare l'occhio al'estetica anni '80 e '90. I colori sono saturi, vividi, tipicamente a 8 bit come prescritto nella ricetta di quel periodo. Nonostante queste limitazioni si hanno risultati decisamente piacevoli, aiutati da degli artisti decisamente di alti livelli.



In generale le ambientazioni sono piacevoli, appariscenti, ricche e futuristiche, calzanti con il periodo del gioco e con il suo predecessore 2064: Read Only Memories.



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Musiche e suoni



La colonna sonora di Read Only Memories: NEURODIVER è realizzata da Ken “coda” Snyder (Tree of Knowledge), compositore e progettista del suono di Scarlet Moon, trae ispirazione dagli effetti acustici prodotti dall'OPNA/YM2608 sulla serie di computer PC-8801 e PC-9801.



È completamente in 8 bit, con le sonorità caratteristiche della fine degli anni ‘80 e dell'inizio degli anni ‘90 che contraddistinguevano molti computer, schede audio, cabinati e console. Pur non essendo particolarmente efficace da un punto di vista sonoro, le musiche si rivelano mediamente accettabili. Personalmente ho trovato molto ripetitivi certi temi, quasi al punto da infastidire l'orecchio e desiderare che il volume fosse abbassato o comunque reso meno fastidioso.



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Il Platino di Read Only Memories: NEURODIVER



Read Only Memories: NEURODIVER possiede una strettissima lista trofei composta solamente da tredici trofei, divisi in un uno d'argento, undici d'oro e uno scintillante Platino. La conquista di quest'ultimo è legata al completamento della storia in sei capitoli e ad alcuni trofei di miscellanea facilmente ottenibili mediante la pressione ripetuta di certi oggetti nelle varie ambientazioni. In una decina abbondante di ore dovreste poter conquistare un altro prezioso Platino per la vostra collezione.




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28 maggio alle 17:00

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