Furiosa: A Mad Max Saga – il glorioso ritorno nelle wastelands di George Miller
Correva l'anno 1979 quando uno scapestrato George Miller decise di affidare l'iconica Interceptor a un giovanissimo Mel Gibson per il suo debutto cinematografico in Mad Max. Un film sopra le righe, caratterizzato da tanta passione per i motori e una grande abilità nel girare scene action. A distanza di pochi anni dal debutto, con Mad Max: Beyond Thunderdome concluse la sua originale trilogia ambientata in questo distopico futuro punk dove il bene più prezioso è rappresentato dalla benzina, capace di far muovere enormi fortezze diventate ora cisterne.
Conclusa la trilogia originale del franchise, la mente del cineasta inizia a viaggiare verso nuovi orizzonti, portandolo a scrivere e dirigere i due film d'animazione di Happy Feet, con un discreto successo al botteghino. Nel 2015, però, arriva la svolta e decide di tornare sulla sua strada per fare quello che gli riesce meglio: girare scene action. Arriva così, Mad Max: Fury Road, impeccabile remake del suo primo film che dona nuova vita al franchise ed entra nel novero dei migliori film action di sempre.
Ora, a distanza di quasi quarant'anni dall'inizio della saga, l'universo di Mad Max si arricchisce grazie a una nuova storia di origini incentrata sul personaggio di Furiosa, le cui vicende erano state già accennate nel precedente Fury Road. Dopo Charlize Theron, a interpretare una versione giovanile del più oscuro degli angeli, troviamo un'affascinante Anya Taylor-Joy, accompagnata da un cast composto da Chris Hemsworth, Tom Burke e Lachy Hulme.
Anya Taylor-Joy in una scena di Furiosa: A Mad Max Saga
Trama di Furiosa
Sottratta dal Luogo Verde delle Molte Madri in giovane età, Furiosa finisce nella mani del bizzarro signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth), capo di un gruppo di motociclisti nelle terre desolate in contrasto con la Cittadella di Immortan Joe. La donna, dopo essersi liberata dalle catene di Dementus, conosce Praetorian Jack (Tom Burke), l'uomo che affinerà le sue abilità bella guida e nel combattimento.
Struttura in capitoli
Per questo nuovo spin-off, il regista australiano crea una narrativa suddivisa in capitoli volta a raccontare diversi anni della vita di Furiosa. A differenza di Fury Road, con Furiosa si impegna a raccontare per la prima volta (nella saga, si intende) una storia più complessa e sfaccettata. Una scelta caparbia per un film d'azione, in particolare dopo l'adrenalinico Fury Road, action con pochissimi momenti morti e dal ritmo incalzante. La struttura in capitoli, nonostante risulti fluida nel raccontare le (dis)avventure di Furiosa, spezza più di una volta il ritmo del film, rendendolo un pelo troppo altalenante.
Chris Hemsworth in una scena del film
Furiosa Vs Dementus: Fight!
Dopo l'ottimo lavoro di Charlize Theron nei panni di Furiosa, Anya Taylor-Joy prende le redini del personaggio per raccontare la storia antecedente all'incontro con il folle Max. L'attrice statunitense svolge un lavoro pressoché impeccabile sullo studio degli sguardi e movimenti della silenziosa guerriera. Un'ottima interpretazione che si contrappone a quella del chiacchierone di Dementus, interpretato in modo più che interessante da Chris Hemsworth. Dopo aver preso gusto con un certo tipo di commedia, riesce in modo convincente ad interpretare un personaggio all'apparenza stupido ma inaspettatamente sfaccettato. A tratti ridicolo, altre volte minaccioso, l'imprevedibile Dementus si rivela essere, sin dall'inizio, un buon villain.
Chris Hemsworth in una scena del film
L'universo di Mad Max si amplia
Uno dei pregi di Furiosa risiede nell'ampliare la lore del franchise milleriano. Grazie alla storia di questa guerriera solitaria veniamo a conoscenza di nuovi elementi e luoghi caratteristici dell'universo di Mad Max; dettaglio da non sottovalutare e che, soprattutto, può portare a spunti per nuove storie.
Fotografia sottotono?
Uno dei dettagli di Fury Road che lo accosta ancora di più alla definizione di capolavoro è senz'altro dovuto alla fotografia di John Seale, direttore della fotografia che è stato capace di donare colori accesi alle wastelands Milleriane, rendendole quasi tangibili. Un azzurro vivace, un arancione saturo ma allo stesso tempo acceso, il riflesso di quel sangue vivo sul viso di Max. In una sola parola? Ammaliante. Questa caratteristica spinse anche il regista a voler realizzare un'ineccepibile versione del film Black and Chrome che, se non avete ancora visto, vi consigliamo di recuperare assolutamente. In Furiosa, nonostante la fotografia non abbia difetti, viene a mancare quella vivacità nelle nuove luci di Simon Duggan, tanto caratteristica di Fury Road. Nonostante l'abbagliante luce del deserto, il nuovo capitolo di Mad Max è un pelo più oscuro sotto questo lato tecnico.
Per quanto riguarda i VFX, al netto di qualche background alle volte troppo statico, il film non manca di avere degli effetti speciali impeccabili. Le macchine, che nei vecchi film del franchise erano come carcasse di veicoli arrugginiti, in Furiosa diventano delle vere e proprie fortezze da espugnare.
Start your engine!
Accendete i motori e correte in sala per assistere alla storia di Furiosa, un'oscuro angelo caduto nelle wastelands alla ricerca della propria vendetta in un mondo punk dominato da macchine mortali! Nonostante avesse il peso di essere il prequel di uno dei film action più belli di sempre, al netto di qualche difetto, riesce comunque ad avvicinarsi parecchio al fratello maggiore.
Nella speranza di avere presto news su nuovi capitoli del franchise, vi ricordiamo che Furiosa: A Mad Max Saga è in arrivo nelle sale italiane il 23 maggio 2024!
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MaverickTheWolf
Sarà difficile battere l'originale..ma staremo a vedere..