Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Athenian Rhapsody – Recensione

Presentato come uno dei giochi di ruolo più folli di sempre, Athenian Rhapsody è il protagonista della nostra recensione. Lo sviluppatore indipendente Nico Papalia, supportato dall'esperto team di Top Hat Studios, sbarca su console portando con sé grandi aspettative. Il concetto alla base del titolo è infatti quello di offrire ai giocatori la possibilità di plasmare la loro storia, scegliendo come vivere l'avventura e quali strade percorrere. Un progetto ambizioso, che ha però tutto da dimostrare. Se siete curiosi, fate un viaggio con noi fino ad Athens.



Vivi la tua storia



Uno dei videogiochi più celebri del mondo (e non ce ne voglia il buon Nexomon) è sicuramente Pokémon. L'opera di Game Freak ha subito varie evoluzioni ma ha mantenuto l'anima delle celeberrime edizioni Rossa e Blu, pubblicate quasi trent'anni fa ma ancora attualissime. Una visuale top-down, scenari e creature dalla realizzazione semplice ma di grande impatto e ovviamente una storia degna di questo nome a supportare le avventure del futuro campione della Lega. Questa introduzione è necessaria per introdurre Athenian Rhapsody: il titolo di Nico Papalia ha infatti molto da spartire con Pokémon, ma anche elementi che lo distanziano notevolmente.



Il protagonista sarà un anonimo personaggio a cui dovremo dare un nome e delle passioni, pronti ad avventurarsi nella terra di Athens. Questo mondo, in cui finiamo senza ben sapere come, è popolato da strane creature che ci ostacoleranno o che diventeranno nostri amici. Starà a noi scegliere l'approccio da tenere durante l'esplorazione: questo perché l'elemento più importante di Athenian Rhapsody è che tutto verrà generato sulla base delle nostre scelte. E in questo, ovviamente, l'opera prende nettamente le distanze da un prodotto come Pokémon, interamente su binari e in cui a cambiare è eventualmente solo il nostro party.



Senza troppo svelarvi della folle trama del gioco, possiamo dirvi come anticipato che il nostro eroe farà la conoscenza di varie creature, alcune volutamente ostili, altre invece più pacate (almeno all'apparenza). Dalla mosca bullo al mostro palestrato, passando per una strana creatura rosa con la passione per gli enigmi mortali, tutto in Athenian Rhapsody è studiato per strappare una risata al giocatore. Come vedremo, però, questo umorismo non sempre riesce a ottenere l'effetto sperato, risultando a volte infantile o troppo delirante.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2024/05/athenian-rhapsody-recensione-review-2.jpg



Il gameplay di Athenian Rhapsody



Ma cosa devono fare esattamente i giocatori in Athenian Rhapsody? La risposta è semplice solo sulla carta, perché dietro a meccaniche basilari si nasconde una certa confusione nelle missioni assegnate al giocatore. Di base, il gioco si presenta come un gioco di ruolo in pixel art, con visuale top-down, in cui prenderemo parte a vari scontri a turni. Spostandoci nelle varie aree, infatti, troveremo sia creature con cui dialogare, sia mostri che ci correranno incontro non appena ci vedranno, avviando una battaglia.



La presenza della sola lingua inglese non aiuta a comprendere la confusionaria trama, che vuole il giocatore intento a scrivere la sua rapsodia: questa altro non è che la storia che creeremo, composta da tutte le scelte che faremo, dalle battaglie a cui prenderemo parte e dalla tipologia di esito che otterremo. Questo perché un altro degli elementi peculiari di Athenian Rhapsody è che potremo decidere di combattere i mostri oppure tentare di farli diventare nostri amici.



Ogni creatura che ci sfiderà sarà dotata di due barre: una della salute, che come di consueto dovremo azzerare attaccando, e una dell'amicizia, da riempire per rendere l'essere mansueto e terminare lo scontro. Per farlo, dovremo accedere a un menu apposito e selezionare strisce di dialogo (la maggior parte delle volte quasi a caso, andando per tentativi) fino a che non avremo raggiunto la soglia necessaria. I meno pacifisti potranno invece ricorrere come detto alla violenza, usando sia attacchi standard, sia mosse speciali che consumeranno la nostra energia.




Best Friends Forever



Nonostante la presenza di vari tutorial, i primi passi ad Athens saranno decisamente confusionari. Gli attacchi dei mostri sono sempre dei mini giochi da superare: scelta intrigante ma che porta a subire sempre parecchi danni, con conseguente obbligo di ricorrere a oggetti di cura a tutto spiano. Inoltre alcune sfide sono incredibilmente penalizzanti, complice anche una curva di difficoltà non esattamente amichevole, nonostante la possibilità di selezionare una modalità “Chill” più rilassata (ma neanche troppo). I mini giochi sono anche un elemento ricorrente durante la storia, con prove a tempo o con un



Non esistono inoltre, almeno all'inizio, motivazioni precise per optare per il combattimento o la creazione di amicizie, se non la voglia di guadagnare esperienza. L'assenza di marker, di missioni o di qualsiasi elemento che indirizzi il giocatore non dà una sensazione di libertà, ma piuttosto di spaesamento. Con varie strade da percorrere, anche solo incappare in dialoghi legati alla storia darà la sensazione di aver scelto la direzione giusta.



Così però non è, perché come detto Athenian Rhapsody nasce con la volontà di permettere al giocatore di creare una storia unica. Si tratta di un elemento fondamentale nell'economia del gioco, perché il titolo di Nico Papalia include anche un sistema che consente di condividere le proprie rapsodie in rete. Al momento della pubblicazione non abbiamo purtroppo potuto testare questa feature, ma stando alle informazioni rilasciate dallo sviluppatore, i giocatori potranno scaricare, modificare e rigiocare varie tipologie di avventure e vivere esperienze uniche.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2024/05/athenian-rhapsody-recensione-review.jpg



Il comparto tecnico di Athenian Rhapsody



Come vi abbiamo anticipato, nell'aspetto Athenian Rhapsody prende molto in prestito dal celeberrimo Pokémon. La visuale top-down, gli scontri a schermo fisso e persino alcuni aspetti selezionabili per il protagonista, come ad esempio quello con un cappellino rosso al contrario, non possono che far venire in mente il famoso monster catcher. Lo stesso dicasi per le ambientazioni colorate, che spaziano da boschi lussureggianti ad ampie cittadine ricche di strani abitanti.



Del tutto unico invece lo stile scelto per mostri e personaggi, che sembrano un mix tra Nel paese dei mostri selvaggi e Paura e Delirio a Las Vegas. Alcuni di questi sono davvero impattanti e rimarranno impressi nella mente dei giocatori: noi ad esempio amiamo la mosca che tenterà di bullizzarci. Peccato solo per la scelta di puntare davvero troppo sull'ironia e sulle battute, togliendo forse un po' di doverosa serietà al gioco. Athenian Rhapsody, in certi frangenti, sembrerà più un mix di scenette comiche mal tarate, piuttosto che un qualcosa di realmente divertente.



Piacevole la colonna sonora che accompagna il giocatore sia durante le battaglie che in fase di esplorazione. Anche qui non ci sono elementi che faranno gridare al miracolo, ma Nico Papalia ha sicuramente dato tutto sé stesso per regalare ai giocatori l'esperienza migliore possibile. Ottima la fluidità, soprattutto su PlayStation 5, così come la gestione dei comandi. Parlando invece di longevità, il commento in merito va fatto al netto della possibilità di giocare altre rapsodie scaricate dalla rete: questo infatti potrebbe rendere il titolo potenzialmente infinito.



Il Platino di Athenian Rhapsody



Pur non avendo ancora accesso alla lista trofei di Athenian Rhapsody, abbiamo potuto dare un'occhiata agli obiettivi che dovranno completare i giocatori. Non sappiamo ancora se l'opera di Nico Papalia includerà l'ambito trofeo di Platino (ma è probabile che sarà così), ma possiamo dirvi che la maggior parte delle sfide richiederà di fare amicizia o sconfiggere vari personaggi. La minaccia è rappresentata dal trofeo in cui non dovremo mai farci colpire per tutta la durata dell'avventura. Una prova brutale, che solo pochi cacciatori saranno in grado di completare.




L'articolo Athenian Rhapsody – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

16 maggio alle 17:00

Piace a 1 persona