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Sand Land – Recensione

Tra le opere di Akira Toriyama, celebre per aver creato Dragon Ball o Dottor Slump & Arale, ce ne sono alcune ancora tutte da scoprire. Una di queste è senz'altro Sand Land: il manga, uscito nel 2000, è stato recentemente riportato in auge con una serie anime e il videogioco di cui vi parleremo oggi. Cosa aspettarsi, quindi, da questo titolo? Scopriamolo insieme!



Di cosa parla Sandland?



Prima di cominciare, vi anticipiamo che la trama ripercorre fedelmente quanto visto nella serie TV, incluso l'arco narrativo aggiuntivo non presente nel manga. Un'aggiunta piacevole, che vi permetterà di scoprire, o riscoprire, una storia davvero interessante. Vestiremo i panni del principe dei demoni, Belzebub, in una missione inaspettata. Rao, sceriffo di un villaggio di umani, chiede infatti aiuto proprio a queste creature (solo apparentemente) mostruose. Il motivo? L'acqua scarseggia e il governo rivende a peso d'oro le scorte rimaste. Sand Land, come potrete immaginare dal nome, è una terra arida e in molti muoiono di sete – demoni compresi.



Secondo il vecchio Rao però, da qualche parte esiste una fonte d'acqua nascosta. Le terre di Sand Land sono particolarmente ostili e per questo lo sceriffo chiede aiuto a Belzebub per setacciarle. Dopo aver ottenuto il permesso da suo padre Lucifero, vagamente ispirato a una vecchia conoscenza dal mondo di Dragon Ball, il principe dei demoni è pronto a partire all'avventura con Rao e Thief, un altro demone particolarmente scaltro e abile nell'arte del furto. Saranno davvero tantissimi e memorabili i personaggi, buoni e cattivi, che ci accompagneranno in viaggio a bordo dei tantissimi veicoli disponibili: carri armati, auto, moto, dune buggy, robot e molto altro.



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Temi profondi, toni scanzonati



Oltre ad essere cuore pulsante del gameplay, la guida e gli scontri su veicoli da guerra sono parte integrante dei momenti salienti della trama. Grandi battaglie, ma anche grandi fughe, scontri epici e colpi di scena, sempre alla guida di uno dei tantissimi mezzi a nostra disposizione. Sullo spessore della storia, invece, non c'è troppo da dire. Non scopriamo oggi il talento di Toriyama, con un'opera spesso dai toni scanzonati ma allo stesso tempo con significati profondi e toccanti. Dai pregiudizi sul prossimo, ai soprusi dei governi, passando per la crudeltà umana e la mancanza di rispetto per la natura.



Nel videogioco c'è poi ancor più tempo per approfondire il percorso di crescita dei personaggi, le loro prospettive, i loro traumi, sogni e desideri. Una storia che ci spinge a riflettere, stravolgendo il ruolo di buoni e cattivi con ironia e leggerezza. Sand Land è una storia che dovete conoscere e questa trasposizione videoludica è un ottimo modo per cominciare a farlo. Il gioco ci ha infatti incollato allo schermo per una buona trentina d'ore, fino alla fine dell'avventura principale e anche oltre: ci ha incuriosito, emozionato, entusiasmato e sorpreso. Ci ha fatto innamorare dei suoi protagonisti coloratissimi e ricchi di carattere. Una trasposizione da manga e anime assolutamente promossa dal punto di vista narrativo.




Com'è il gameplay di Sand Land?



Come anticipato, in Sand Land sono i veicoli a farla da padrone. Dal potente carro armato, recuperato nelle prime fasi di gioco, alla velocissima moto, ognuno di essi ha una funzione specifica e fondamentale per l'esplorazione. Per raggiungere le montagne più alte avremo bisogno del Salta Bot, per attraversare corsi d'acqua dell'Hovercar e così via. Il bello è che ogni veicolo è potenziabile e completamente personalizzabile: dalle armi, al motore, fino alla verniciatura. Naturalmente avremo via via bisogno di materiali più preziosi, ottenibili sconfiggendo creature rare o completando missioni secondarie.



Gli incarichi secondari, anche nel post game, portano a sottotrame interessanti ma dallo svolgimento spesso banale. Elimina una certa minaccia, vai a parlare con qualcuno in un certo luogo, porta a qualcuno un determinato materiale raro e così via. Queste missioni, però, non garantiscono solo denaro e ricompense preziose: aiutando gli abitanti di Sand Land potremo invitarli a Spino, il villaggio in cui ci rifugiamo. Nuovi cittadini porteranno nuovi negozi o potenzieranno quelli già esistenti, indispensabili per avere veicoli sempre più potenti. Per completare l'avventura principale non saranno necessari particolari upgrade, ma per il post game avrete bisogno di armarvi fino ai denti.



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Guida, esplorazione e combattimenti



Anche la giocabilità vera e propria di Sand Land ci ha sorpreso in positivo, con un titolo semplice da padroneggiare ma comunque ricco di sfaccettature. La maggior parte del tempo la passeremo su due o quattro ruote, in viaggio per terre desolate e non solo. Certo, Sand Land non è un open world straordinario in termini di quantità e qualità di cose da fare, ma lo splendido colpo d'occhio regalato dalla grafica cel shading ci ha fatto soprassedere a qualche mancanza in diverse occasioni. E poi l'immediatezza nel sistema di controllo dei mezzi rende anche i viaggi più lunghi piacevoli, un'ottimizzazione non scontata vista la diversità dei veicoli disponibili.



Esplorare è sempre gradevole, con tantissime grotte o templi nascosti all'interno della mappa. La parte più divertente però, come forse avrete intuito, è quella di combattimento. Dagli scontri più semplici alle boss fight, sarà fondamentale studiare il terreno di scontro e valutare il mezzo più adatto. Meno entusiasmanti, invece, il combattimento corpo a corpo e le fasi stealth: un moveset povero e poche abilità speciali, da una parte, poca originalità ed eccessiva linearità, dall'altra. Sono però tante le piccole chicche presenti in Sand Land, come la possibilità di creare e arredare la propria stanza, la caccia alle taglie, l'arena degli scontri o le gare a tempo. Un titolo davvero completo, capace di compensare qualche piccola pecca con un gameplay leggero ma allo stesso tempo ricco di attività.



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La splendida arte di Toriyama



Veniamo alla parte più semplice da valutare, quella legata all'aspetto grafico. Sand Land prende ovviamente in prestito l'arte di Akira Toriyama: difficile non innamorarsi del risultato finale. Dai personaggi, ai colori, passando per i dettagliatissimi veicoli e le ambientazioni di gioco. Il passaggio dal manga al videogioco è brillantemente riuscito, anche sotto questo aspetto. Ad arricchire questa splendida trasposizione c'è poi un doppiaggio di spessore e un'ottima colonna sonora. Il gioco è inoltre completamente sottotitolato in lingua italiana.



Il Platino di Sand Land



Ottenere tutti i trofei di Sand Land è un'impresa non impossibile, ma sicuramente dispendiosa in termini di tempo. Per raggiungere il Platino è infatti necessario esplorare fino a fondo ogni attività disponibile: sbloccare tutti i mezzi a disposizione, completare tutte le missioni secondarie, trovare diversi collezionabili e così via. Un'avventura comunque mai frustrante, vista l'assenza di trofei buggati o mancabili.




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15 maggio alle 17:00