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Expeditions: A MudRunner Game – Recensione

Saber Interactive ci ha già abituato a giochi di spessore, per esempio con l'ottimo Dakar Desert Rally. Sulla scia del loro primo episodio, MudRunner e delle varie evoluzioni come SnowRunner, ci troviamo davanti al loro ultimo lavoro, Expeditions: A MudRunner Game, che durante la nostra recensione ci ha portato in giro per il mondo, rigorosamente sul fango. Scoprite con noi come è andata.



Il giro del mondo su quattro ruote motrici



Expeditions: A MudRunner Game è un simulatore duro e puro di fuoristrada, come i suoi celebri predecessori. Colorado, Arizona e Carpazi saranno le zone su cui agiremo, mescolando sapientemente zone secche, rocciose e aspre a paesaggi più umidi, dolci e forestali. Tra questi due estremi c'è davvero di tutto. Faremo parte di una spedizione scientifica, con l'obiettivo di esplorare, trovare, catalogare e portare alla luce manufatti, curiosità e quant'altro ci sia ancora da scoprire.



Per farlo saremo sempre equipaggiati con mezzi dalla mole e dalle capacità incredibili se rapportati a quelli di uso comune. Lo scopriremo sin da subito, nel tutorial del Colorado, in cui ci verrà chiesto di immergere il nostro mezzo in specchi d'acqua decisamente poco rassicuranti, dai quali usciremo fradici, ma interi.



Avremo il controllo totale sul veicolo, anche su caratteristiche apparentemente impossibili da modificare, come la pressione degli pneumatici. E se pensate sia un'opera di vera fantasia ho delle notizie per voi: in Islanda, per il fuoristrada estremo, esistono veramente mezzi del genere.



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Il viaggio è più importante della meta



Il titolo non è a caso, dato che il gioco si basa interamente sul trovare la strada e riuscire a percorrerla, come prima cosa, ancora prima di pensare a dove dobbiamo arrivare. Avremo dalla nostra una infinità di aiuti, tra cui il verricello, il drone, un binocolo, ma anche la possibilità di inserire il quattro per quattro permanente, scegliere se bloccare il differenziale oppure no, e mille altre cose. Niente è inutile il Expeditions: A MudRunner Game, ma tutto può essere superfluo. Dipende dal momento e dal contesto.



In alcuni frangenti sarà necessario utilizzare l'ecoscandaglio per poter capire la profondità di un guado e, in base a quello, capire dove attraversare. In altri sarà richiesto di esplorare la zona dall'alto col drone, in altre ancora di piazzare un'a ‘antenna per le comunicazioni.



Il parco veicoli a nostra disposizione è abbastanza ristretto, ma ogni mezzo è molto personalizzabile, con accessori di ogni tipo a partire da cassoni, serbatoi, aumento della capacità di carico e altre decine di dettagli estremamente specialistici. A proposito di specialisti, per ogni missione sarà richiesto un alleato con una particolare professionalità, che sarà disponibile dietro il pagamento di una certa cifra.



I guadagni nasceranno dal riuscire a portare a termine le missioni, e saranno disponibili alcuni bonus in base alle nostre abilità aggiuntive.



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La fisica di Expeditions: A MudRunner Game



Come è lecito aspettarsi, la fisica del gioco è il cuore pulsante dell'avventura stessa, ancor più della bellezza dell'esplorazione. Expeditions: A MudRunner Game è perfetto per gli smanettoni che non vedono l'ora di mettersi alla guida di mezzi assurdi, estremi, capaci di cose incredibili e quasi impossibili. Tra queste possiamo citare guadi decisamente profondi, oppure salite a 45° di pendenza. Non vi basta? Siamo riusciti anche a scalare una parete quasi verticale, aiutandoci con differenziale, verricello e freno a mano. Non è stato facile, ma è stato divertente.



Le sospensioni dei veicoli sono completamente indipendenti e animate alla perfezione, così come la fisica dei danni, decisamente al top. Dovremo stare particolarmente attenti a certi frangenti, in cui il mezzo viene messo in pericolo da varie asperità del terreno. Per esempio, in caso di passaggi stretti tra le rocce è possibile andare a danneggiare ruote, sospensioni e motore. Ogni urto è un pericolo. E dovremo anche stare attenti costantemente al consumo di carburante.



Fortunatamente avremo modo di portare con noi qualche tanica per rifornire in caso di necessità, così come dei pezzi di ricambio per poter effettuare delle riparazioni al volo. Queste meccaniche sono semplificate all'osso per poter dar modo al giocatore di non perdere tempo inutilmente, e abbiamo apprezzato la scelte.



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Il gameplay di Expeditions: A MudRunner Game



Come è facile intuire dalla nostra precedente descrizione, il gameplay del gioco è principalmente spostarsi dal punto A al punto B, ma il problema è rappresentato da tutto quello che c'è nel mezzo. A causa di queste complicazioni, su cui si basa l'intero titolo, tutto risulta molto lento. Anche le velocità dei veicoli sono molto basse se non nulle e spesso per muoversi di poche centinaia di metri sono necessarie anche alcune decine di minuti.



Infatti, una delle prime attività da svolgere è quella di analisi del terreno in cui addentrarsi: successivamente è possibile mettersi in movimento e verificare se l'idea iniziale è corretta. Ma non sempre è così, e questo comporta deviazioni, ripensamenti, tentativi successivi. Il gioco è molto avvincente e non pesa, ma è giusto farlo notare.



Fortunatamente una volta arrivati alla nostra destinazione non saremo obbligati a tornare sul nostro sentiero, ma potremo sfruttare una comodissima funzione di recupero rapido che ci porterà alla base. Questa è utile anche in momenti in cui ci siamo messi nei guai, ma sarebbe meglio evitare di usarla, dato che comporterebbe il dover ripercorrere le nostre tracce.



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Aspetto tecnico, suoni e grafica



Expeditions: A MudRunner Game mette sul piatto una qualità grafica piuttosto alta su PlayStation 5, caratteristica che rende onore allo studio di sviluppo. Non abbiamo incontrato particolari difficoltà tecniche, il gioco gira stabilmente a 30 FPS e questo non comporta problemi evidenti.



Qualche dettaglio è migliorabile sicuramente, a partire dalla velocità del caricamento delle texture delle ambientazioni, che spesso si trovano in condizioni abbastanza strane, richiedendo diversi secondi di attesa prima di un caricamento completo.



Le ambientazioni sono ricche, lussureggianti, dense negli ambienti montani e lacustri, mentre appaiono spoglie, brulle e aspre in quelli desertici. Quando ci troveremo nei Carpazi avremo modo di esplorare le foreste, e avremo anche la possibilità di abbattere una notevole quantità di alberi solo col nostro passaggio. Una caratteristica non da poco, se ci si pensa.



Il gioco ha delle leggere e piacevoli musiche di sottofondo e gli effetti sonori dei mezzi sono generalmente adeguati al contesto. Si tratta di un lavoro curato a tutto tondo.



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Il Platino di Expeditions: A MudRunner Game



La lista trofei di Expeditions: A MudRunner Game è minuta e composta da sei trofei di bronzo, sei d'argento, otto d'oro e uno scintillante Platino. Al momento la conquista di quest'ultimo è impossibile a causa di un bug che non consente di completare tutte le missioni, Per il resto si tratta sostanzialmente di completare il gioco al 100%, attività che richiederà circa un centinaio di ore.




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16 marzo alle 17:00