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Hidden Through Time 2: Myths & Magic – Recensione

Aguzzate la vista per la nostra recensione di Hidden Through Time 2: Myths & Magic. Il team di Rogueside porta anche su console il secondo capitolo della sua apprezzata serie a oggetti nascosti, obbligandoci a perdere qualche diottria per scoprire dove si nascondono i numerosi elementi sparsi nelle mappe. Ancora una volta viaggeremo nel tempo, ma non solo: ci sarà spazio anche per miti e magia.



Non ditelo a Wally!



Quando nel 1986 l'illustratore Martin Handford creò la serie “Dov'è Wally?”, difficilmente si sarebbe aspettato un successo simile. Il semplice concetto d'inserire in scenari ricchi di dettagli un personaggio da trovare è infatti diventato rapidamente un vero e proprio cult, spingendo vari autori a diverse rivisitazioni della formula. Tra questi troviamo i ragazzi di Rogueside, che nel 2020 lanciano su console e dispositivi mobili Hidden Through Time.



Il concetto alla base del gioco è molto semplice ma nel contempo geniale. Proprio come nella già citata serie Dov'è Wally?, i giocatori si trovano di fronte a una serie di scenari invasi di oggetti strampalati. L'obiettivo in ognuno è trovare una serie di oggetti, persone e creature nascoste, completando una sorta di lista. La transazione digitale ha permesso al team di sfruttare soluzioni innovative, come la possibilità di “aprire” case ed edifici per cercare anche al loro interno.



Il grande successo ottenuto dal primo capitolo ha spinto Rogueside a sviluppare un seguito, pubblicato a ottobre su PC e sbarcato finalmente anche su console. Come è facile immaginare, Hidden Through Time 2: Myths & Magic riprende quanto di buono fatto dal suo predecessore, elevando all'ennesima potenza le meccaniche. Come vedremo, non mancano nemmeno piccole innovazioni, per tenere alto l'interesse dei giocatori. Il tutto sfruttando due temi che vanno a braccetto tra loro, ossia i miti e la magia.



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Il gameplay di Hidden Through Time 2: Myths & Magic



Se avete esplorato ogni angolo del primo Hidden Through Time, allora Myths & Magic avrà pochi segreti per voi. Di base infatti le meccaniche sono state mantenute invariate: i giocatori dovranno affrontare una serie di livelli di difficoltà crescente, pieni zeppi di oggetti, personaggi e animali. L'obiettivo è quello di trovare tutti gli elementi riportati in una lista posta nella parte bassa dello schermo. Di per sé, trovarli alla cieca sarebbe un'impresa disperata: ecco perché ogni oggetto è accompagnato da una piccola frase che ci aiuterà a trovarlo.



Mediante la levetta destra potremo muovere l'inquadratura, mentre a quella sinistra è affidato lo spostamento del cursore in stile mouse, utile per cliccare sugli elementi con cui vorremo interagire. Potremo sia provare a toccare gli elementi che pensiamo siano quelli nella nostra lista, sia interagire con elementi come bidoni, cofani delle auto e persino case. Cliccando su queste ultime, potremo osservare una sezione trasversale dell'edificio e cercare quindi all'interno dello stesso.



Inutile sottolineare che, ancora una volta, i ragazzi di Rogueside si sono rivelati abilissimi nel creare ambientazioni affascinanti, pieni di elementi in grado di distrarre l'occhio e quindi rendere più complessa la ricerca. Come vedremo, inoltre, il tema alla base di Hidden Through Time 2 gioca un ruolo fondamentale nell'intrattenimento, inserendo anche piccoli elementi di storia che vengono narrati in lingua inglese sottotitolata in italiano.




Come il giorno e la notte



La vera novità di Hidden Through Time 2 viene presentata ai giocatori fin dalle prime fasi. A differenza del primo capitolo, infatti, ogni livello vanta due forme distinte, tra cui è possibile passare istantaneamente premendo un tasto. Che si tratti del passaggio dal giorno alla notte o di un'improvvisa nevicata, l'ambiente che avremo davanti agli occhi verrà sconvolto, regalandoci di fatto due zone da esplorare. Come se non bastasse, alcuni oggetti potranno essere trovati solo in uno dei due scenari, dunque dovremo costantemente spostarci per trovare ogni cosa.



L'idea funziona alla grande, e si combina bene con le quattro ambientazioni storiche scelte dal team per questo secondo capitolo. I favolosi Anni Ottanta, le Mille e una Notte, TERZA e QUARTA sono sicuramente affascinanti, nonché piene di riferimenti storici in grado di strappare più di un sorriso. Trovarsi di fronte a una copia cartoon di Marty McFly non può che divertire chi ama scoprire questi piccoli easter egg mentre si dedicata alla caccia visiva.



In tutto questo l'unica pecca è che alcune scene risultano davvero troppo cariche di oggetti, rendendo dunque difficoltoso trovare gli elementi (spesso davvero piccoli) presenti nella lista. Questo anche al netto della possibilità di aumentare o diminuire lo zoom, fondamentale per non impazzire e perdere davvero qualche diottria. Per quello basta la minuscola legenda che fa da lista degli oggetti da trovare, troppo ridotta e la cui dimensione al momento non è modificabile. La speranza è che una patch correttiva possa aggiustare questi piccoli difetti della versione console.



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Il comparto tecnico di Hidden Through Time 2: Myths & Magic



Se le ambientazioni risultano affascinanti e riuscite è anche merito dello stile unico che Hidden Through Time riesce a mettere in campo. Anche Myths & Magic ricalca quanto visto nel primo capitolo, proponendo ambientazioni coloratissime e piene di personaggi strampalati. Il design è davvero piacevole e riesce a dare all'opera intera una certa uniformità, pur cambiando epoche e tematiche in maniera incredibilmente fluida. Si tratta assolutamente di uno dei maggiori punti di forza del gioco, che in questo non ha nulla da invidiare alle controparti cartacee.



Piacevole anche la colonna sonora, per quanto in alcuni momenti ci sia sembrata eccessivamente ripetitiva e a tratti troppo invadente. In un titolo riflessivo, in cui l'attenzione del giocatore è focalizzata sulla ricerca di elementi minuscoli, musiche troppo aggressive rischiano infatti di deconcentrare e affaticare. Settare i volumi dal menu delle opzioni aiuta comunque a mitigare questo fattore, facilitando l'approccio dei giocatori che si distraggono più facilmente



Migliorata e particolarmente apprezzabile invece la fluidità generale: anche nelle scene più caotiche zoom e cursore si muovono senza intoppi, evitando quel fastidioso “effetto strappo” che compariva nel primo capitolo, complice anche l'ottimizzazione per PlayStation 4. Più che buona anche la longevità, considerata anche la difficoltà intrinseca di certi livelli. La possibilità di affrontare schemi online creati dagli utenti inoltre rende il titolo potenzialmente infinito.



Il Platino di Hidden Through Time 2: Myths & Magic



Chi ha sbloccato tutti i trofei dell'opera prima di Rogueside ricorderà nel bene e nel male le richieste ideate dal team, tra cui quella di completare ben 50 livelli online. Ovviamente per chi ama cercare non si è trattato di un problema, ma piuttosto di un modo per passare più tempo a caccia. Chi preferisce le coppe virtuali invece sarà felice di sapere che Hidden Through Time 2: Myths & Magic presenta una lista molto più rapida da completare. Sarà sufficiente completare la campagna in singolo, caricare uno schema online e completarne 5 creati dagli utenti per ottenere un nuovo, scintillante Platino.




L'articolo Hidden Through Time 2: Myths & Magic – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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11 gennaio alle 17:00

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