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Flashback 2 – Recensione

La serie di Flashback è certamente una di quelle da conoscere se siete appassionati di questo media: il primo titolo, pubblicato nel 1992 da Delphine Software International, è addirittura entrato nel Guinness World Record come videogioco francese più venduto di sempre. Dopo il sequel del 1995, Fade to Black, e il remake del 2013, siamo finalmente pronti a vestire nuovamente i panni di Conrad B. Hart per una nuova avventura. Purtroppo però, non tutto è andato come speravamo.



Di cosa parla Flashback 2?



L'incipit della narrazione si mantiene su toni criptici e misteriosi, citando in qualche modo il capitolo originale. Interpretiamo di nuovo Conrad, ma non abbiamo idea di dove ci troviamo e perché. Tutto ciò che sappiamo è che il nostro vecchio amico Ian è scomparso e per avere delle risposte dovremo ritrovarlo. Sarebbe stato senz'altro utile un video di riepilogo di Flashback del 1992 ma, come scoprirete più avanti, questo è sicuramente l'ultimo dei problemi.



La trama, infatti, è forse uno dei pochi aspetti salvabili di Flashback 2: niente che non sia stato già visto nel genere fantascientifico, con alcune sezioni raccontate in modo sbrigativo e poco emotivo, ma anche con qualche colpo di scena in grado di farci rimanere a giocare fino ai titoli di coda (bug permettendo). Idee tutto sommato buone, quindi, ma spesso trattate con superficialità. Un vero peccato, anche perché le tantissime citazioni al primo capitolo sapranno sicuramente strapparvi un sorriso.



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Né carne né pesce



Il gameplay di Flashback 2 fa un po' di tutto, ma con una costante: lo fa male. La componente platform, alla base del suo predecessore, è praticamente scomparsa. Meno salti da fare quindi, ma molte più sparatorie: il sistema di puntamento semiautomatico lascia il tempo che trova e i combattimenti non sono mai entusiasmanti, né strategici, né tantomeno vari. Fatta eccezione di alcune battaglie finali, vi basterà sparare con lo scudo semrpre attivato per eliminare qualunque tipo di minaccia, anche i boss sulla carta più ostici. Sono presenti un paio di modalità di fuoco diverse, ottenibili in determinati punti dell'avventura, ma la loro presenza non influisce significativamente sulla sensazione di monotonia e cattiva realizzazione di queste fasi. Anzi, spesso e volentieri abbiamo preferito continuare ad utilizzare la modalità di fuoco classica, piuttosto che questi colpi più potenti ma anche troppo più lenti.



Noiose anche le sezioni di esplorazione: fatta eccezione di un paio di piccoli segreti e scelte azzeccate, il level design è estremamente lineare dall'inizio alla fine. Eppure gli sviluppatori hanno anche provato a inserire qualche variazione sul tema: per un paio di brevissime fasi è anche possibile guidare un mech o una motocicletta, ovviamente sempre con risultati claudicanti. Come se non bastasse, in qualche occasione dei personaggi si uniranno al nostro viaggio: preparatevi noiose attese o, addirittura, a doverli andare recuperare poiché bloccati o incastrati chissà dove.



Quello che abbiamo apprezzato, invece, è la visuale: il gioco è sostanzialmente in 3D ma alterna fasi più vicine al 2D a sezioni più libere, con visuale isometrica. Ci è piaciuta, almeno a livello artistico, la dinamicità delle inquadrature in base al cambio di ambientazione. Per spiccare su PlayStation 5 c'è bisogno di più però, in termini di offerta videoludica. Flashback 2 appare invece indietro di diverse generazioni, con meccaniche grezze, poco profonde e mal integrate all'interno del gioco.



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Tecnicamente un disastro ingiustificabile



Siamo arrivati a parlare del comparto peggiore di Flashback 2, quello tecnico. Senza esagerare, ci troviamo di fronte a un titolo poco rifinito anche per gli standard di PlayStation 3. La grafica è pessima, le animazioni (che invece erano il fiore all'occhiello del primo capitolo) sono a dir poco ridicole, per non parlare dei bug. Ci è capitato più volte di dover ricaricare l'avventura per proseguire, con problemi clamorosi: da missioni che senza alcun motivo ripartono da zero, al personaggio che si incastra in parti dello scenario, fino all'impossibilità di compiere un'importnate scelta di trama (mettendo anche a rischio l'ottenimento di un trofeo), se non dopo svariati tentativi.



Ci è risultato quasi impossibile credere che Microids e Paul Cuisset abbiano firmato un tale scempio, ma tant'è. Le patch pubblicate sono già molteplici, ma al momento i problemi rimangono. Il design di ambientazioni e personaggi non è niente di speciale, tuttavia, anche ricalcando i cliché del genere, riesce a proporre una discreta varietà. Da città futuristiche a laboratori, passando per navi spaziali, fino ad arrivare a foreste selvagge e ancora inesplorate. Da segnalare, infine, la presenza della localizzazione in lingua italiana, con doppiaggio in inglese.



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Come ottenere il Platino di Flashback 2



Magra consolazione per i cacciatori di trofei: il Platino di Flashback 2 è praticamente regalato. Solo tre trofei sono potenzialmente mancabili, ma la possibilità di ricaricare il salvataggio in ogni momento vi permetterà di recuperarli senza problemi. Come già anticipato, a causa dei tantissimi bug del gioco potreste dover ricaricare più volte dall'ultimo checkpoint per l'ottenimento di uno di questi mancabili. Con un po' di pazienza dovreste riuscire a farcela e arricchire la vostra bacheca, visto che tutto il resto viene sbloccato semplicemente avanzando con la trama. Per maggiori potete anche consultare il nostro elenco trofei di Flashback 2.




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1 dicembre 2023 alle 17:10

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