Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

World of Horror – Recensione

Negli ultimi tempi in molti stanno (ri)scoprendo la passione per l'horror dal Paese del Sol Levante. Ne è un esempio la crescita esponenziale di popolarità di Junji Itō, fumettista e sceneggiatore giapponese considerato uno dei più importanti autori di manga horror. E se vi dicessimo che esiste un videogioco che riprende quello stile e lo ripropone con un gameplay a metà tra gioco di ruolo e visual novel, con uno stile grafico a 1 bit? World of Horror è questo e molto altro, scopriamolo insieme!



Di cosa parla World of Horror?



Dopo il forte impatto con l'estetica del titolo, di cui parleremo approfonditamente più avanti, siamo subito chiamati a iniziare una nuova partita. La parte grafica, infatti, salta subito all'occhio: tanto piacevole per gli amanti dei retrogame, quanto confusionaria con un'interfaccia che poteva sicuramente essere più snella. Per cominciare, avremo la possibilità di giocare una sorta di capitolo tutorial per familiarizzare con le meccaniche di gioco, un capitolo classico o uno completamente randomizzato. Dopo aver selezionato anche la difficoltà, verremo introdotti alla trama e subito gettati nella mischia.



In sostanza dovremo risolvere dei misteri horror, tutti slegati tra loro, venendo a contatto con strane apparizioni e fenomeni inspiegabili. Dovremo sopravvivere, ma anche esplorare e risolvere veri e propri enigmi. L'esperienza a livello narrativo è piacevole e si lascia seguire, con un'estetica ispirata al già citato Junji Itō, ma anche a H.P. Lovecraft, che funziona alla grande. Le linee di testo sono perfette e immersive nel raccontare gli orrori che gli antichi dei stanno portando nella città di Shiokawa. La possibilità di poter scegliere tra tanti bivi e di raggiungere diversi finali, a seconda delle scelte fatte, contribuisce significativamente alla rigiocabilità del titolo. Tuttavia diversi problemi limitano l'altissimo potenziale incredibile del titolo.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2023/11/world_of_horror_4.jpg



Un mix non sempre riuscito



Purtroppo, la giocabilità di World of Horror non è tra i suoi punti di forza. Inizialmente difficile da capire, poi difficile da padroneggiare vista la presenza di RNG e infine poco accessibile a causa di un'interfaccia fin troppo complessa. Concretamente, oltre a leggere dialoghi, ciò che faremo sarà esplorare ambientazioni, passando da una schermata fissa all'altra, imbattendoci in eventi randomici: a volte potremo scegliere cosa fare e subirne le conseguenze, altre solo subirne le conseguenze, altre ancora cominciare a lottare. La parte ruolistica è fondamentale, visto che ogni scelta può potenzialmente portare bonus e malus alla nostra run, ma è fin troppo influenzata dalla casualità lasciando spesso spazio alla frustrazione. Noi sceglieremo solo dove andare, poi dovremo decidere come comportarci davanti ad eventi randomici sempre diversi.



Ciò che però davvero funziona poco, a nostro avviso, è il combattimento. Il tutorial non è efficace come dovrebbe e bisogna riprovare il primo capitolo più volte per capire davvero cosa fare. Tuttavia, una volta assimilate le meccaniche di gioco, la casualità continua a giocare un ruolo troppo determinante. Avremo un totale di punti da spendere in ogni turno e ogni azione avrà un costo specifico, con una sua percentuale di riuscita. Se volete godervi il gioco vi consigliamo di affrontarlo al livello di difficoltà minimo: il game over e la mensola digitale sono quasi inevitabili aumentando il grado di sfida.



I menu, dentro e fuori i combattimenti sono poco immediati, con troppe opzioni a schermo e poche realmente utili. La parte dedicata all'esplorazione e alla risoluzione di enigmi è invece interessante, sempre piacevole da approfondire. Infine, variabile da non sottovalutare è quella del tempo: scegliere la strada più sicura e lunga ci eviterà spiacevoli incontri, ma occhio a non sprecare minuti preziosi se avete cara la pelle.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2023/11/world_of_horror_2.jpg



La grafica di World of Horror



Se il comparto gameplay è in alcuni casi claudicante, per il comparto grafico la storia è completamente diversa. L'estetica omaggia mostri sacri come Itō e Lovecraft, riuscendo a proporre ambientazioni e creature che non vi faranno dormire sonni tranquilli. Lo stile artistico a 1 bit interamente disegnato in MS Paint è un tuffo nel passato, ma è apprezzabile anche da chi non ha mai avuto a che fare con titoli simili. Anche la colonna sonora chiptune è ben caratterizzata e contribuisce a creare un'atmosfera che difficilmente troverete altrove. Purtroppo il titolo non è stato localizzato in lingua italiana: un potenziale problema per chi non è molto pratico con l'inglese, vista la quantità di linee di testo e la natura del titolo.



Il Platino di World of Horror



L'elenco trofei di World of Horror è composto da ben 65 trofei, Platino incluso. Se siete cacciatori vi consigliamo di guardare altrove: completare il gioco in modalità difficile o resistere 50 turni in ENDLESS mode sono solo alcune delle terribili sfide da portare a termine. Tuttavia, rigiocando più volte il titolo, dovestre imparare a padroneggiare al meglio le sue meccaniche e avvicinarvi al prezioso Platino (RNG permettendo).




L'articolo World of Horror – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

19 novembre 2023 alle 17:10

Piace a 2 persone