Call of Duty: Modern Warfare III – Recensione
Siamo tornati in guerra per realizzare la recensione di Call of Duty: Modern Warfare III. Il nuovo capitolo della saga sparatutto targata Activision arriva sugli scaffali dei negozi e negli store digitali portando con sé uno strascico di polemiche e alcune perplessità. La Task Force 141 sarà riuscita a fugare tutti i dubbi e portare su PlayStation l'ennesimo capitolo degno di nota? Continuate a leggere per scoprirlo.
Non è un'espansione… O forse sì?
L'uscita di Call of Duty: Modern Warfare III, opera affidata all'esperto team di Sledgehammer Games, è stata come già anticipato accompagnata da alcune polemiche. Un'indagine di Bloomberg avrebbe infatti rivelato che il gioco altro non era se non un'espansione. Il tutto sarebbe stato poi convertito in un nuovo capitolo, pronto ad approdare nei negozi in tempo per Natale.
Non stupisce quindi che la campagna di Call Of Duty Modern Warfare 3 sia una delle più corte mai viste nella lunga storia del brand. La storia è incentrata sulla caccia a Vladimir Makarov da parte della Task Force 141, gruppo ben noto a chi non si perde da anni un capitolo della serie.
Senza svelarvi troppo della brevissima trama, possiamo dirvi che la campagna risulta molto frettolosa e mal strutturata. Le missioni sono molto lineari, le mappe non convincono appieno e il tutto convoglia in un finale inconcludente che lascia molti dubbi. La longevità incredibilmente contenuta, che si attesta sulle 4-6 ore, non toglie inoltre la sensazione che molti elementi siano stati riciclati dai precedenti capitoli.
Aleggia quindi, in maniera pesante, lo spettro che l'intera campagna esista più come azione di marketing per giustificare il prezzo di listino che come contenuto vero e proprio del gioco. Nonostante questo, come vedremo anche parlando del multiplayer, il gunplay si è dimostrato uno dei più soddisfacenti degli ultimi anni, anche grazie all'esperienza di Sledgehammer Games.
Il comparto online di Call of Duty: Modern Warfare III
Al netto di una campagna poco convincente, l'esperienza di Call of Duty si focalizza da sempre sul multiplayer, vero fiore all'occhiello del gioco. Nel caso specifico di Modern Warfare III, possiamo anticiparvi che questa componente del gioco ha decisamente colpito nel segno, superando le nostre aspettative.
Anche in questo caso, come per la campagna, il team non ha puntato su mappe inedite (elemento già noto). Quelle presenti sono infatti state recuperate dal caro, vecchio Modern Warfare 2, pubblicato nel lontano 2009. Tra le 16 ambientazioni ne troviamo di davvero storiche, come Terminal, Favela e Skidrow. Una vera e propria operazione nostalgia, che non potrà che far felici i fan di vecchia data.
Le mappe sono state peraltro ben adattate alla nuova generazione di console: risultano molto più luminose, ricche di dettagli ed esplorabili con più facilità. Non cambiare per cambiare, potrebbe essere il motto di Sledgehammer, che si prende la libertà di aggiungere un discreto numero di armi con varie personalizzazioni.
Sono stati mantenuti alcuni elementi presi dal già citato Modern Warfare 2, come i livelli personaggio, ma troveremo anche alcune novità. Sarà ad esempio possibile completare una serie di obiettivi settimanali e giornalieri, che aiuteranno ad aumentare rapidamente il proprio livello.
Vincere aiuta a vincere
Una delle novità più interessanti di Call of Duty: Modern Warfare III è relativa all'introduzione delle ricompense tramite le vittorie: il giocatore potrà scegliere in quale ordine sbloccare armi, equipaggiamenti e ricompense uccisioni. Queste potranno però essere ottenute grazie alle vittorie in partite multiplayer. Si tratta di un circolo vizioso, in cui i giocatori saranno spinti a vincere per ottenere anche ricompense personali, oltre alla mera gloria. Un motivo in più per dare tutto in ogni partita.
Ad agevolare in questo compito ci pensa uno dei gunplay più riusciti e divertenti di sempre. Sledgehammer Games ha preso quanto di buono fatto nel corso degli anni per condensarlo in Modern Warfare III, rendendo l'esperienza sempre fluida e abbinata ad alcune interessanti novità. Tra queste troviamo un nuovo sistema di mira, denominato Tac-Stance: sfruttandola sarà possibile sacrificare in parte la precisione per puntare e sparare più rapidamente. Nonostante l'annosa diatriba “ma con mouse è tastiera è meglio”, si tratta di un'aggiunta sicuramente interessante.
L'unica nota dolente è relativa ad alcuni bug: spesso capita che il gioco vada in crash nel menù delle armi o che alcuni accessori siano equipaggiabili anche se non ancora effettivamente sbloccati. Siamo certi che con un paio di patch correttive il tutto possa comunque essere sistemato, per rendere l'esperienza multiplayer ancora migliore.
L'alba dei morti in trincea
Tra le più grandi novità di Call of Duty: Modern Warfare III troviamo sicuramente la modalità Zombie. Per i profani della serie Activision, sappiate che in Zombie i giocatori dovranno collaborare per sopravvivere contro ondate di soldati non morti. Questa versione è modellata sulla base di DMZ, dunque anche qui avremo la sensazione di essere di fronte a qualcosa di non totalmente inedito.
Prima di entrare in partita, il giocatore potrà scegliere tra varie armi con cui iniziare e sarà possibile creare oggetti con i materiali raccolti dalle precedenti incursioni. La mappa, ambientata in Urzikstan, è molto vasta, disseminata di obiettivi e sottomissioni. Una partita a Zombie in Modern Warfare III coinvolge 24 giocatori divisi in 3 squadre: lo scopo comune sarà quello di raggiungere l'estrazione e portarsi a casa le varie ricompense ottenute durante l'incursione.
Nonostante questa nuova versione sia ben lontana dalla modalità Zombie del passato (pensiamo a quella del mitico Black Ops), i ragazzi di Sledgehammer Games hanno comunque mantenuto degli elementi iconici. Tra questi annoveriamo ad esempio la cassa di armi casuali, le lattine per i potenziamenti e il Pack-A-Punch.
L'esperienza generale risulta molto divertente, dimostrandosi di fatto una buona alternativa nel caso si abbia voglia di qualcosa di diverso dalle schermaglie in rete in multiplayer. Ovviamente chi preferisce dinamiche più realistiche difficilmente digerirà la proposta di Zombie, ma siamo certi che trovare il giusto gruppo di amici potrà farvi cambiare idea.
Tra classico e moderno
Fino a questo momento abbiamo parlato di novità legate a modifiche nelle modalità più importanti della serie. Call of Duty: Modern Warfare III non si limita però solo a questo, introducendo anche un elemento inedito. Stiamo parlando delle Open Combat Mission, prove che potranno essere affrontate scegliendo diversi approcci, in base allo stile del giocatore.
Sulla falsa riga di altri prodotti in commercio, nelle missioni ambientate in mappe di medie dimensioni potremo infatti decidere di agire in maniera stealth (non come il buon Solid Snake, ma quasi) oppure puntare tutto sull'aggressività. Si tratta di una sorta di rivisitazione delle vecchie Spec Ops, in cui però sembra essersi perso il fattore sorpresa.
Non troveremo infatti colpi di scena o momenti adrenalinici: la sensazione è che tutto sia molto guidato, facendo perdere a queste prove un po' del loro fascino. Di fatto, così articolate, le Open Combat Mission lasciano la sensazione di essere poco più che un riempitivo per allungare il gioco in single player, piuttosto che una vera alternativa alla campagna principale.
Chiudiamo la nostra recensione parlando del comparto tecnico, che risulta invece essere uno dei migliori visti in un capitolo di Call of Duty. Sia a livello visivo che uditivo il gioco è al top, offrendo ambientazioni incredibili, armi realistiche e soprattutto in grado di dare un feedback meraviglioso. Una vera e propria goduria per tutti gli appassionati di pistole, fucili e simili.
Il Platino di Call of Duty: Modern Warfare III
La lista trofei di Call of Duty: Modern Warfare III non si discosta da quanto visto in altri capitoli della serie. All'interno dell'elenco trovano spazio sia coppe legate alla modalità Zombie, alcune non esattamente semplicissime, altre legate alla nuova modalità Open Combat Missions e infine una serie collegate alla campagna. Tra queste troviamo l'immancabile richiesta di finire la storia a difficoltà Veterano e tante sfide di miscellanea. Un Platino non esattamente semplice, ma neanche dei più proibitivi, soprattutto per chi è un esperto di Call of Duty.
L'articolo Call of Duty: Modern Warfare III – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.