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Terraformers – Recensione Speedrun

Abbiamo plasmato secondo il nostro volere il Pianeta Rosso per realizzare la recensione Speedrun di Terraformers. Il titolo sviluppato da Asteroid Lab e Goblinz Studio, pubblicato su console grazie a Klabater, punta a trasformarci in veri e propri colonizzatori di pianeti. Se volete imparare i rudimenti del comando, continuate a leggere la nostra recensione.



Un mondo da esplorare



Il settore dei giochi gestionali sta vivendo negli ultimi anni un periodo di prolificità produttiva. Progressivamente abbandonato in favore di prodotti più action, il genere sta tornando in auge grazie a sviluppatori come Two Point Studios, che hanno creato opere di qualità ben calate anche nella realtà delle console.



Contestualmente, anche il tema spaziale sta vivendo una seconda gioventù: tolto il gettonatissimo Starfield, il mercato è stato letteralmente invaso da opere che ci portano, per vari motivi, tra le stelle. Sempre lontano dalla Terra ma più “terreno” di altri è anche Terraformers, god game di Asteroid Lab che ci permette di gestire la colonizzazione di Marte.



La trama è tutta concentrata in questo concetto: non aspettatevi picchi narrativi in grado di finire in un romanzo. Una volta avviato il gioco verremo introdotti ai rudimenti della gestione, grazie a un ricco tutorial che ci spiegherà il gameplay di Terraformers. Di base, il titolo è diviso in due macro sezioni: una comporta l'esplorazione del pianeta a caccia di risorse, l'altra la gestione delle città con costruzioni di edifici e strutture.



Come lascia intuire il nome, lo scopo è quello di terraformare il pianeta. Nel corso della nostra gestione, Marte si arricchirà sì di elementi urbani, ma potremo anche creare un vero e proprio ecosistema. Potremo realizzare foreste, oceani e più in generale ecosistemi che rendano Marte totalmente vivibile e assimilabile in tutto e per tutto alla Terra.



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Il gameplay di Terraformers



Diventare colonizzatori di pianeti è più semplice di quello che si possa pensare. Come detto, Terraformers si divide in gestione del pianeta e delle città. I giocatori potranno esplorare per raccogliere risorse, da utilizzare per realizzare varie infrastrutture. Nel farlo, dovrà ovviamente scegliere quale tra le varie strade percorrere, creando ogni volta partite e pianeti diversi.



Ad aiutare il giocatore nelle sue scelte troviamo dei leader, personalità di spicco con varie abilità e strategie. Questi andranno periodicamente cambiati, scegliendo di fatto quali obiettivi percorrere. Si tratta di una strategia utile a non far sedimentare il giocatore. Lo stesso dicasi per gli edifici da creare sulla base delle risorse. Difficilmente avremo una città uguale all'altra ma anzi saremo invogliati a creare zone diversificate.



Tutto questo è volto a sviluppare Marte, che cambierà sensibilmente man mano che ci svilupperemo. La grafica intrigante, di stampo realistico, restituisce questa sensazione di progressione e farà felici tutti coloro che amano osservare un mondo svilupparsi. La terraformazione non sarà però tutta rose e fiori: se non staremo attenti alla nostra popolarità e questa arriverà a zero, sarà game over. Per essere leader sarà necessario soddisfare le richieste del popolo marziano.



Terraformers è quindi un prodotto affascinante, in grado d'intrattenere gli appassionati di gestionali. La grafica di qualità e un comparto audio all'altezza contribuiscono a rendere il gioco coinvolgente. Unica pecca, alcuni nei legati all'ottimizzazione del gioco su console. Non si tratta di un vero e proprio problema, ma in certi momenti si sente la mancanza del mouse, indiscutibilmente più comodo. Il lavoro svolto dal team è comunque più che positivo.



Il Platino di Terraformers



Se amate sbloccare tanti trofei, allora sarete felici di sapere che la lista di Terraformers include la bellezza di 64 coppe. Certo, non ci sono ori e troviamo solo 7 argenti, ma giocando avrete modo di sbloccare tante ricompense. Il Platino, certo, è altra questione: per sbloccarlo dovrete diventare dei veri maestri della gestione. Una sfida che i meno pazienti faticheranno a completare, ma che i cacciatori che amano il genere non esiteranno ad affrontare.




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4 novembre 2023 alle 10:10