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House Flipper – Recensione

In attesa del lancio del secondo capitolo, previsto per questo dicembre, abbiamo realizzato per voi la recensione di House Flipper. L'occasione è stata quella del lancio del DLC Farm, che ci ha permesso di tornare a sistemare case nel titolo di Frozen District e PlayWay. Scoprite con noi tutto sulla ristrutturazione delle case e soprattutto se, a distanza di 5 anni dalla sua uscita, il gioco può ancora dire la sua.



Case ribaltate



Per chi non la conoscesse, l'House Flipping che da il nome al gioco è la pratica di cercare sul mercato immobili d'occasione per rimetterli a nuovo, seguendo le indicazioni degli acquirenti. Le strutture possono proveniente da aste, banche, fallimenti, il che consente a chi acquista di risparmiare grandi somme di denaro per riuscire a trovare la propria abitazione dei sogni.



Da questo concetto si origina House Flipper, che ci consente di trasformarci in restauratori più o meno esperti, che riceveranno incarichi sempre più complessi. La partenza, come in tutti i lavori, è comunque dal basso e con pochi strumenti. Il titolo è strutturato come un costante tutorial, in cui al giocatore vengono spiegate mano a mano tutte le meccaniche che dovremo padroneggiare per diventare dei maestri dell'House Flipping.



Dalla nostra iniziale baracca impareremo come raccogliere i rifiuti, poi riceveremo dapprima un semplice mocio, poi un rullo per imbiancare e così via. Tutti questi strumenti serviranno sia per sistemare progressivamente la nostra abitazione e renderla più adatta al nostro stile, sia per rispondere alle chiamate dei clienti.



Tramite il nostro PC potremo, oltre a fare acquisti digitali per noi, leggere le richieste e accettare quelle che più stimolano la nostra creatività. Potrebbe trattarsi di una ragazza il cui ex ragazzo ha fatto casino nel salotto, come di una famiglia che vuole montare nuovi radiatori. Starà a noi decidere come gestire la nostra attività al meglio.



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Il gameplay di House Flippers



Che si tratti della nostra casa o di quella di un estraneo, House Flippers non modifica le meccaniche di gioco. Il titolo è progettato in prima persona, permettendo ai giocatori di osservare dettagliatamente gli ambienti che lo circondano. Tramite una ruota di selezione è possibile decidere quale degli strumenti utilizzare, in base alle necessità del momento.



Oltre agli arnesi del mestiere, poi, potremo affidarci a un comodo tablet per acquistare mobili e oggetti che vengono richiesti dai proprietari delle abitazioni. Tutto è strutturato come un qualsiasi negozio online, anche se ovviamente alcune scritte sullo schermo dei nostri televisori risultano un po' troppo piccole. Nonostante questo, House Flipper risulta perfettamente fruibile su console, anche grazie a una precisa ottimizzazione dei comandi.



Dal tablet è anche possibile utilizzare i punti esperienza che sbloccheremo man mano che ristruttureremo e che, proprio come in un gioco di ruolo, permetteranno di migliorare i nostri attributi. In questo modo diventeremo più rapidi ed efficienti, riuscendo a completare le numerose richieste che riceveremo.



Ogni casa che visiteremo avrà infatti degli obiettivi da raggiungere, che possono essere quantificate in percentuali oppure in numero (ad esempio pulire al 100% delle stanze o installare un certo numero di oggetti). Ci sarà comunque concesso di concludere in anticipo la sfida, rinunciando a una parte della ricompensa e ottenendo una valutazione inferiore alle aspettative.




Il re della ristrutturazione



Come avete potuto intuire, House Flipper non offre sfide particolarmente complesse ai giocatori, quanto meno in termini di curva di difficoltà. L'elemento più interessante della produzione di Frozen District è proprio questo: chiunque potrà prendere il DualShock e trasformarsi in un provetto decoratore, pitturando pareti e piazzando divani e scaffali. La semplicità con cui queste azioni possono essere portate a termine, se da un lato rende tutto molto accessibile, potrebbe scoraggiare chi vuole mettere alla prova davvero le sue abilità.



Chi inoltre non ama i titoli simulativi difficilmente verrà il fascino di pitturare una stanza parete per parete o scrostare lo sporco da un vecchio fornello. In questo senso, è doveroso però sottolineare che House Flipper, grazie ai già citati potenziamenti, offre un soddisfacente senso di progressione. Dopo alcune ore potremo compiere in pochi istanti azioni che prima ci richiedevano parecchio tempo, così come sfruttare strumenti sempre più potenti.



Buono il comparto tecnico, che propone una grafica non esageratamente dettagliata ma funzionale alla tipologia di produzione, nonostante qualche elemento sembri fin troppo grezzo e alcune animazioni non siano esattamente impeccabili. Anche con costanti aggiornamenti, inoltre, a volte si riscontrano piccoli effetti pop up o problemi di sorta, ma niente che possa inficiare l'esperienza di gioco.



House Flipper non si fa disprezzare nemmeno a livello di colonna sonora, proponendo effetti coerenti e tracce musicale votate al relax e alla concentrazione architettonica. Sfortunatamente, la soundtrack non è esattamente vasta, dunque il rischio è che diventi fin troppo monotona dopo alcune di ore. Pressoché infinita, come detto, la longevità: le missioni sono molto numerose e i già citati DLC faranno il resto.



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Il DLC Farm di House Flipper



Un po' di vecchio, un po' di nuovo: la recensione di House Flipper ci ha permesso anche di affrontare il nuovissimo DLC denominato semplicemente Farm, che come è facile dedurre introduce nuove meccaniche legate alla gestione della fattoria. L'espansione, proposta al prezzo di 19,99 euro, propone infatti dieci nuovi lavori, nove case e tre terreni vuoti.



Questi ultimi potranno essere sfruttati per costruire da zero la casa dei nostri sogni, modellandola sulla base di un progetto oppure seguendo il nostro estro creativo. La nuova espansione vede anche l'introduzione di oltre 1500 nuovi oggetti e consente al giocatore di gestire coltivazioni vegetali e prendersi cura degli animali. Non pensate però a un clone del ben più blasonato Farming Simulator, dato che il DLC Farm di House Flipper mantiene inalterato lo stile del gioco base.



A testimonianza di questo, l'espansione introduce anche una serie di oggetti per rendere più agevole la vita dei restauratori campestri, come ad esempio una pistola per verniciare, e nuove meccaniche volte ad adattarsi allo stile bucolico del DLC. Tutto è comunque pensato molto intelligentemente, con il team che nonostante il cambio di ambientazione è riuscito a dare un senso di continuità all'opera.



Farm si aggiunge inoltre a un già vasto panorama di pacchetti aggiuntivi, che consentono di migliorare la gestione del giardino, di sbloccare gli animali da compagnia e persino di lanciarsi nel lusso più sfrenato. Chi non riesce a vivere senza espansioni, troverà quindi pane per i suoi denti.



Il Platino di House Flipper



La lista trofei di House Flipper include un grande numero di coppe (72 per la precisione), complici anche i quattro DLC finora rilasciati su console. Per ottenere il Platino del titolo comunque sarà sufficiente vendere un totale di 50 case secondo le richieste di una serie di acquirenti specifici ed eseguire alcune azioni di miscellanea. Ottenere l'ambita coppa blu vi poterà via una quindicina di ore circa, ovviamente senza considerare le varie espansioni. Si tratta comunque di un'impresa alla portata di qualsiasi cacciatore che abbia voglia di ristrutturazioni.




L'articolo House Flipper – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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24 ottobre 2023 alle 17:10

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