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We Love Katamari REROLL+ Royal Reverie – Recensione

Siete pronti a rotolare con la recensione di We Love Katamari REROLL+ Royal Reverie? Bandai Namco ci riporta nel meraviglioso e folle mondo del Re del Cosmo per un'avventura colorata in grado di segnare un'era. In occasione dell'approdo sulle PlayStation di nuova generazione, il team ha lavorato per offrire agli appassionati l'esperienza migliore possibile. Scoprite con noi se il Cosmo è stato salvato ancora una volta.



OK!? Mr. Sunshine



Il 6 luglio 2005 sembra incredibilmente lontano, soprattutto se pensiamo ai videogiochi. Parlando di prodotti digitali, 18 anni sono praticamente delle ere geologiche, tanto che basta pensare che in quel periodo la maggior parte degli utenti si divertiva con la mitica PlayStation 2. Il monolite nero è stato il palcoscenico per l'ascesa di Katamari Damacy, un folle prodotto in cui sfruttare una palla per assorbire oggetti sempre più grossi. Il successo del primo capitolo ha spinto Bandai Namco a realizzare We Love Katamari, un seguito che è ovviamente un more of the same ma che mette in campo nuove idee.



Torniamo però ai giorni nostri, perchè dopo aver offerto ai fan una remastered proprio di Katamari Damacy, è la volta di riproporre anche il secondo capitolo. We Love Katamari REROLL (con l'aggiunta del pacchetto Royal Reverie) si propone il non facile traguardo di riproporre un titolo amatissimo, aggiungendo anche qualche funzione extra. Le nuove tecnologie sono sicuramente uno stimolo per Bandai Namco, che infatti non si tira indietro e prova a offrire un'esperienza migliorata, più fluida che mai e mantenendo sostanzialmente immutati divertimento e follia tipici della serie.



La trama, quella sì, è rimasta invariata. Il Re del Cosmo ha distrutto per sbaglio tutte le stelle dell'universo. Incarica quindi suo figlio, il Principe, di rimediare ai suoi errori. Dovrà sfruttare il Katamari per rotolare sulla Terra e soddisfare i desideri dei suoi abitanti, così da ricreare gli astri. Una volta che avrà completato la sua impresa, dovrà provare a raccogliere perfino il Sole, una sfida completabile solo dopo aver profuso tantissimi sforzi.



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Il gameplay di We Love Katamari REROLL



La storia di We Love Katamari è anche un modo per esplorare i (divertentissimi) ricordi del Re del Cosmo. Filmati disegnati in stile fumetto ci svelano della travagliata gioventù di nostro padre e delle liti con il vecchio re, ossia nostro nonno. Questo non intacca però un gameplay che si è rivelato vincente 18 anni fa e lo fa ancora adesso. I giocatori devono infatti affrontare una serie di livelli di difficoltà crescente, in cui rotolare e assorbire oggetti.



Come è facile immaginare, dal primo al secondo capitolo la formula vincente di Katamari non è stata stravolta. I giocatori si trovano a controllare il Principe, dotato di una palla appiccicosa che può assorbire oggetti più piccole di lui. Facendolo, potrà diventare sempre più grande e passare dal collezionare graffette fino a interi palazzi.



Il tutto viene gestito mediante le due levette analogiche, con cui è possibile sterzare e scattare, per muoversi in una serie di schemi di difficoltà crescente pieni di qualsiasi cosa possa venirvi in mente (e anche di più). Sarà possibile scalare pareti per raggiungere aree sopraelevate e persino sbloccare nuove zone man mano che si aumenterà di diametro. Tutto quindi immutato rispetto al primo capitolo, o almeno così potrebbe sembrare a un occhio poco attento.




Katamari on the Swing



Rispetto al suo predecessore, We Love Katamari mette in gioco una serie di sfide che richiederanno grande abilità. Ognuno dei personaggi che faranno la loro comparsa nell'hub di gioco avrà infatti delle specifiche richieste. Alcune saranno semplicemente di ottenere una specifica dimensione, altre invece obbligheranno a muoversi con un certo criterio, per evitare di fare errori.



La geisha ci chiederà ad esempio di creare un Katamari ikebana, raccogliendo quanti più fiori possibile. Sarà quindi importante mantenere alta la percentuale “verde”, evitando di collezionare quelli che di fatto sono degli ostacoli alla nostra missione. Un altro livello particolarmente divertente chiede di aiutare una versione alternativa di Hänsel e Gretel a raccogliere dolciumi distruggendo la casa della strega.



Le prove sono ovviamente permeate della lucida follia tipica della serie, culminando in un climax sul quale non vi diamo anticipazioni, qualora siate tra quelli che non hanno mai terminato la storia. I già citati filmati che fanno da contorno aiutano inoltre a dare un senso di continuità a una campagna che, comunque, non è altro che una serie di livelli svincolati tra loro. Anche questa è la forza di We Love Katamari, un gioco che sulla carta è “mordi e fuggi” ma che di fatto crea dipendenza.



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Il comparto tecnico di We Love Katamari



A livello tecnico, Bandai Namco ha come detto svolto un ottimo lavoro per portare sulle PlayStation di nuova generazione un titolo che ha sulle spalle quasi due decadi. I colori sono più vividi che mai e la fluidità è davvero impagabile, tanto che non ci saranno mai momenti in cui We Love Katamari mostrerà il fianco a critiche. Del resto, l'ottima base posta da Katamari Damacy REROLL era lì per essere sfruttata al meglio.



Interessante invece la scelta di aggiungere il pacchetto Royal Reverie, che contiene cinque sfide aggiuntive perfette per chi non è mai stanco di rotolare. Un gradito extra, che sarà sicuramente in grado di accendere un fuoco nei fan più accaniti della serie. Inossidabile invece la colonna sonora, ricchissima di pezzi che hanno fatto la storia della serie. Se non vi siete trovati almeno una volta a fischiettare tra voi e voi il motivetto di “Katamari on the Swing”, siete degli insensibili.



Chiudiamo parlando dell'ottima longevità: terminare la storia al meglio richiederà una manciata di ore, ma nulla vieta di ripetere i livelli per migliorare il proprio punteggio. Inoltre We Love Katamari include una modalità a due giocatori che consente di aumentare ulteriormente il tempo passato a raccogliere oggetti e cercare di aumentare il diametro del Katamari.



Il Platino di We Love Katamari



Molti giocatori ricorderanno con estremo dispiacere la lista trofei di Katamari Damacy REROLL, che conteneva un terribile trofeo per la raccolta sostanzialmente di ogni oggetto unico del gioco. Ebbene, sappiate che questa volta Bandai Namco ha voluto essere più clemente con i cacciatori, inserendo sfide decisamente meno time consuming.



Per ottenere il Platino sarà necessario amare tutti, ossia completare ogni livello del gioco rendendo felice il committente. Bisognerà inoltre arrotolare 2000 tipi di cose e trovare tutti i cugini, oltre al Re e alla Regina. Si tratta come detto di prove alla portata di tutti e che, con un po' di pazienza e abilità, porteranno a un Platino divertente e non eccessivamente frustrante.




L'articolo We Love Katamari REROLL+ Royal Reverie – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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16 giugno 2023 alle 17:00

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