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Post Void – Recensione

DOOM. Basta questa parola per evocare forti ricordi e sensazioni incredibili a chi ha giocato i primi capitoli della serie, nonostante gli ultimi si difendano più che bene. Ma cosa centra l'antenato di tutti gli FPS con Post Void? Beh a dir la verità poco, ma se ci mettiamo a guardare bene alcune cose in comune si possono trovare. Volete saperne di più? Leggete la nostra recensione di questo strano e delirante gioco!



Tra i tanti sparatutto in prima persona che differenza c'è?



Apriamo la nostra analisi con le similitudini con il già citato DOOM: anche Post Void ha una grafica minimale in pixel art. Se DOOM però non aveva alternative, dato il periodo d'uscita, Post Void invece sceglie volontariamente questo stile. Lo fa sia per un discorso di budget, essendo una produzione indipendente, ma anche per evitare che il giocatore si fermi troppo a guardarsi in giro. Quello di regalare bei panorami o qualcosa da ammirare non è certo l'obiettivo degli sviluppatori: loro voglio che si corra come pazzi verso il prossimo livello. Un'altra similitudine con il capostipite del genere è infatti l'adrenalinico e incessante movimento.



Non per nulla la nostra vita, rappresentata dal liquido contenuto nella testa che teniamo con la mano sinistra, diminuirà continuamente e implacabilmente con lo scorrere del tempo. L'unico modo per riempire questa energia è quello di uccidere i nemici che incontreremo. Nel caso contrario la morte ci riporterà all'inizio del percorso. Quindi ci troveremo ogni volta a intraprendere una sfrenata corsa verso la fine del livello e, per evitare il lento dissanguamento, dovremo mietere numerose vittime.



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Ma quindi è una copia?



La risposta alla domanda del titolo del paragrafo è no: Post Void è definibile come uno sparatutto in prima persona con elementi roguelite. Questo perché, alla fine di ogni livello, potremo scegliere tra uno dei tre potenziamenti che ci vengono proposti. Velocizzare la ricarica della nostra arma, cambiarne la tipologia oppure aumentare la quantità di liquido nell'idolo sono alcune delle tante opzioni disponibili. Scegliendo con attenzione tra i vari potenziamenti potremo creare una build imbattibile… O quasi. Fate molta attenzione però, perché morire significa ricominciare da capo e perdere tutti i buff che avremo acquisito finora. Purtroppo non sarà neppure possibile sbloccare dei vantaggi permanenti, quindi dovremo far affidamento solo sulla nostra abilità e su ciò che avremo imparato in ogni run.



La scelta degli sviluppatori di negare ogni qualsivoglia progressione permanente al nostro personaggio potrebbe essere mal vista da alcune tipologie di giocatori. Questo infatti potrebbe portare a frustrazioni e difficoltà nell'avanzamento del gioco e di conseguenza l'abbandono del titolo. D'altra parte siamo sicuri che spingerà una determinata categoria di appassionati a prendere la cosa come una sfida, facendoli intestardire fino a farli diventare davvero abili e capaci di proseguire a lungo. In quale delle due categorie rientrare lo potete decidere solo voi.



A prescindere da tutto, aspettatevi una vagonata di morti. Queste sono talmente rapide e la ripartenza così immediata che peseranno davvero poco. Le partite sono super veloci e Post Void si rivelerà un ottimo filler, perfetto per riscaldarsi prima di iniziare una sessione impegnativa di un gioco più strutturato. Dopo ogni ripartenza vi accorgerete di essere un pochino più bravi, migliorerete nel mirare alla testa di un nemico, nel capire dove girare al momento esatto o quando saltare nel punto giusto. Tutte piccole cose che vi aiuteranno ad avanzare sempre di più in questo psichedelico viaggio.



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Aspetto tecnico di un gioco psichedelico



Post Void è un gioco in pixel art ben fatto e con una grafica estremamente particolare. I colori sgargianti e i velocissimi percorsi porteranno qualcuno ad avere il mal di testa. Ma, pensando che rappresenta un viaggio nell'inconscio di una persona, possiamo dire che il risultato è azzeccato e accattivante. Anche la musica sarà un sottofondo pressoché perfetto, il martellante ritmo metal ci accompagnerà nelle nostre corse verso la salvezza e teste che esplodono, aumentando l'adrenalina e ricordandoci che non ci possiamo mai fermare!



Il Platino (assente) di Post Void



Purtroppo, o per fortuna, Post Void non presenta un trofeo di Platino. Purtroppo per tutti i cacciatori accaniti che puntano al completismo, ma anche per fortuna, perché finire il gioco sarà davvero un impresa ardua. Come vi abbiamo detto, se non entrerete nel trip mentale in grado di crearvi questo gioco lo abbandonerete molto facilmente. Se invece vi prenderà, ringraziate che non abbia la mitica coppa blu, perché vorrebbe dire passare parecchie ore a cercare di finire tutti gli atti del gioco. Se volete vedere tutti i trofei presenti controllate l'elenco dei trofei sul nostro forum.




L'articolo Post Void – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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13 aprile 2023 alle 17:10