Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Defend the Rook – Recensione

Unire diversi tipologie di giochi è sempre una sfida difficile e piuttosto complicata: Defend the Rook ci prova mischiando in maniera convincente roguelite, tower defense e combattimento tattico. In questo simpatico gioco a turni troveremo diverse meccaniche, che svecchiano lo stile classico degli strategici e offrono una certa profondità al suo gameplay. Se vi piace anche uno solo dei tre generi citati vi consigliamo di continuare a leggere la nostra recensione.



Il regno è in pericolo: chi lo potrà mai salvare?



L'originalità e il coinvolgimento dei giocatori nella storia di Defend the Rook non è certo il punto sul quale i suoi sviluppatori puntavano maggiormente. Lo si capisce bene dalla trama principale che vede un regno fantasy in pericolo e un misterioso burattinaio offrire i suoi servigi per salvare la Regina e le sue terre dalla distruzione per mano di un tremendo antagonista.



Il nostro compito sarà quello di comandare un gruppo di eroi su una scacchiera per distruggere i tutti i nemici che arriveranno a ondate (fortunatamente non infinite). Inoltre dovremo difendere la torre centrale, che sarà anch'essa provvista di un movimento autonomo e una buona capacità d'attacco. Ma per salvare il regno, meglio andare con ordine.



https://i0.wp.com/www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2023/03/Defend-the-Rook-4-.jpg?resize=696%2C392&ssl=1



Per vincere nella guerra cosa serve? Tattica? Fortuna? O combattenti forti?



Defend the Rook, come dicevamo, mischia diversi tipologie di gioco. La struttura portante è quella di uno strategico a turni, con l'obiettivo di distruggere i nemici e salvare l'unità torre presente. Per far questo avremo a disposizione altri tre eroi con peculiari abilità. Come nei più classici settaggi fantasy ci sarà un guerriero, il nostro tank, un mago, in grado di colpire da lontano, e un agile ladro, con i suoi micidiali colpi. Ognuno di loro è dotato di un semplice attacco, nessuna mossa speciale o incantesimo strano, solo una tipologia di manovra offensiva.



Ma questi non sono degli personaggi statici, infatti alla fine di ogni ondata potremo scegliere un potenziamento da affidare a uno dei tre. Questi buff sono casuali e sempre diversi per ogni run (ecco quindi la componente roguelite): le nostre scelte ci permetteranno di generare combattenti davvero temibili. Inoltre alla fine delle varie campagne avremo a disposizione dei punti speciali da spendere per migliorare diverse caratteristiche in modo permanente, sia dei nostri tre eroi che degli strumenti a loro disposizione.



https://i0.wp.com/www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2023/03/Defend-the-Rook-5-.jpg?resize=696%2C392&ssl=1



La forza bruta è l'unica via?



Fortunatamente per loro, la compagnia dei tre combattenti non dovrà usare solamente la forza dei suoi attacchi per sopraffare le forze del male. A nostra disposizione avremo anche altre opzioni per vincere le battaglie. Infatti potremo utilizzare delle magie di supporto o di attacco, anche se sono in numero limitato per ogni livello e quindi dovremo dosarle attentamente a seconda del numero di ondate nemiche. E, anche se sempre limitati, potremo usare degli strumenti davvero mortali. Temibili trappole di ghiaccio, barili per rallentare l'avanzata degli avversari più pericolosi e sopratutto delle torri che sparano a qualunque cosa si muova.



Queste ultime meritano un approfondimento speciale, perché sarà fondamentale usarle bene e capire dove piazzarle per farle fruttare al meglio, se vorremo sopravvivere agli assalti. Quindi vi consigliamo di fare molte prove per capire come massimizzare il loro potenziale, facendo attenzione anche alle differenze tra quelle in grado di colpire i nemici vicini e quelle che sparano in lontananza. Inoltre noterete che a fine livello potrete potenziare tutti i vostri oggetti: abbiate un occhio di riguardo per questi importanti strumenti!



Com'è fatto dal lato tecnico?



One Up Plus ha sviluppato Defend the Rook per PC nel 2021 e, dopo una buona risposta in termini di vendite, nel 2023 è approdato su PlayStation. Sappiamo che la trasposizione di questo tipo di giochi a volte è problematica per quanto riguarda la mappatura dei comandi, ma gli sviluppatori in questo caso hanno fatto un ottimo lavoro. Con una combinazione dei classici quattro tasti e quelli nel retro del controller sarà facile e intuitivo muoversi e muovere le nostre pedine sulla griglia di combattimento. Mentre per quanto riguarda gli altri aspetti tecnici la produzione si è mantenuta solida e stabile, non mostrando bug o problemi evidenti.



https://i0.wp.com/www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2023/03/Defend-The-Rook-2-.jpg?resize=696%2C392&ssl=1



La grafica di Defend the Rook è molto piacevole, con i dettagli sia dei personaggi che attorno al campo di battaglia molto curati. Anche il frame rate è sempre stabile e molto fluido. La musica non rimarrà impressa nei nostri cuori a lungo, però è abbastanza gradevole da ascoltare e crea un buon sottofondo mentre le nostre meningi si spremono per escogitare la tattica adatta allo scontro. Facciamo presente che manca la lingua italiana e quindi sarà necessario conoscere l'inglese per capire la storia e sopratutto le meccaniche per giocare.



Trofeisticamente parlando: difendi la torre, vinci il Platino!



Il Platino di Defend the Rook non sarà semplicissimo da ottenere, ve lo diciamo. Infatti oltre a terminare diverse run, ci viene richiesto di farlo a delle condizioni specifiche, a volte piuttosto penalizzanti, come quelle di scegliere solamente miglioramenti comuni o come dover sconfiggere un boss usando un solo eroe. Tutte le richieste le potrete leggere nel nostro elenco trofei e vi suggeriamo di creare delle run ad hoc per soddisfare l'esigenze di un singolo trofeo. Se sarete abbastanza abili da riuscirci potrete sfoggiare un nuovo trofeo di Platino davvero meritato!




L'articolo Defend the Rook – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

26 marzo 2023 alle 18:10