Fuoco – Elementale, Watson!
Benvenuti al primo articolo di Elementale, Watson!
Si tratta di un breve percorso attraverso i danni elementali nei giochi e il loro raffronto con la realtà.
E con quale avremmo potuto cominciare, se non con il più famoso e, in alcuni casi, letale?
Il Fuoco, elemento fondamentale nello sviluppo dell'Uomo, si è dimostrato da sempre un'arma efficace per tenere lontani i predatori, infliggere punizioni esemplari o incendiare gli edifici dei nemici.
Queste sue doti letali lo hanno posto come uno degli “elementi” nocivi più diffusi del mondo videoludico: dal soffio dei draghi alle magie, fino alle spade fiammeggianti.
Ciò che chiamiamo “fuoco” è l'insieme di un fenomeno visivo, la Fiamma, e il rilascio di grandi quantità di calore a seguito della combustione di una sostanza.
Ma cosa significano questi termini? Come funziona il fuoco?
Andiamo a scoprirlo assieme!
La Fiamma
Una fiamma è un fenomeno visivo e luminoso dovuto all'eccitazione degli elettroni degli atomi in un gas.
Un atomo è formato da un nucleo e da alcuni elettroni che si trovano in delle zone circostanti dette orbitali: vi sono vari tipi di orbitali e gli elettroni che vi si trovano sono caratterizzati da una determinata quantità di energia.
Comunemente, gli elettroni tendono a trovarsi negli orbitali meno energetici (detti “bassi” perché più vicini al nucleo): se però viene fornita loro sufficiente energia, possono “salire” verso orbitali verso orbitali ad energia superiore, più distanti dal nucleo e per questo detti “alti”. Se ciò accade, si dice che si trovano in uno “stato eccitato”
Un elettrone tuttavia tende a non restare negli orbitali alti ma a ritornare verso quelli più bassi: nello scendere di orbitale, dissipa l'energia extra sotto forma di fotoni, le particelle che compongono la luce (e in generale le radiazioni elettromagnetiche), emettendo quel fenomeno luminoso che è la fiamma.
L'energia necessaria affinché un elettrone raggiunga uno stato eccitato viene fornita dall'esterno, ad esempio tramite calore: è per questo che le fiamme sono tendenzialmente associate alla combustione, come vedremo dopo.
L'unico parametro che differenzia un fotone dall'altro è la sua frequenza, simile a quella di un'onda sonora.
In termini di luce visibile, la frequenza viene interpretata dai nostri occhi come un colore: fotoni blu, ad esempio, sono più energetici di quelli rossi, così come quelli ultravioletti, a noi invisibili, sono più energetici di quelli visibili (motivo per cui i raggi ultravioletti scottano la pelle).
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