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Nosferatu

3,7 su 5 stelle 121 voti

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Descrizione Prodotto

Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer
Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

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Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

Nosferatu;Dracula;Harry Potter;Il signore degli anelli;Terrifier;Dune;Gladiatore;Avatar;Oppenheimer

Descrizione prodotto

Il regista di raffinati horror Robert Eggers ("The Witch", "The Lighthouse") riporta in vita l'iconico film muto tedesco del 1922 con un cast stellare che include Bill Skarsgård, Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Willem Dafoe, Emma Corrin e Aaron Taylor-Johnson. Nosferatu è un racconto gotico sull'ossessione tra una giovane donna tormentata e il terrificante vampiro che si è infatuato di lei, provocando un indicibile orrore. Edizione DVD

Dettagli prodotto

  • Aspect Ratio ‏ : ‎ 1.66:1
  • Età consigliata ‏ : ‎ Vietato ai minori di 14 anni
  • Lingua ‏ : ‎ Inglese
  • Dimensioni del collo ‏ : ‎ 17 x 13,6 x 1,4 cm; 80 grammi
  • Regista ‏ : ‎ Robert Eggers
  • Formato supporto ‏ : ‎ Blu-ray
  • Tempo di esecuzione ‏ : ‎ 2 ore e 12 minuti
  • Data d'uscita ‏ : ‎ 25 marzo 2025
  • Attori ‏ : ‎ Aaron Taylor-Johnson, Bill Skarsgård, Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp
  • Doppiaggio: ‏ : ‎ Italiano
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano (Dolby Digital Plus 7.1), Inglese (Dolby Atmos), Spagnolo (Dolby Digital Plus 7.1), Francese (Dolby Digital Plus 7.1)
  • Studio ‏ : ‎ Universal (Plaion Pictures)
  • Garanzia e recesso: Se vuoi restituire un prodotto entro 30 giorni dal ricevimento perché hai cambiato idea, consulta la nostra pagina d'aiuto sul Diritto di Recesso. Se hai ricevuto un prodotto difettoso o danneggiato consulta la nostra pagina d'aiuto sulla Garanzia Legale. Per informazioni specifiche sugli acquisti effettuati su Marketplace consulta la nostra pagina d'aiuto su Resi e rimborsi per articoli Marketplace.
  • ASIN ‏ : ‎ B0DTJDK15J
  • Recensioni dei clienti:
    3,7 su 5 stelle 121 voti

Recensioni clienti

3,7 su 5 stelle
121 valutazioni globali

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I clienti dicono

I clienti descrivono il film come un classico ben ambientato, coinvolgente e di qualità. Lo trovano intenso, cupo, folkloristico e gotico. Apprezzano inoltre la bravura spietata del regista Rob Eggers. Tuttavia, alcuni lamentano che non ci sono sottotitoli in italiano nella versione estesa.

Generati dall’IA a partire dal testo delle recensioni dei clienti

21 clienti menzionano “Qualità cinematografica”21 positive0 negative

I clienti apprezzano la qualità cinematografica del prodotto. Lo descrivono come un classico ben ambientato, cupo e folkloristico. Inoltre, dicono che la steelbook è una vera gioia per gli occhi.

"...ma perche? Comunque consigliatissimo perché il film merita." Visualizza altro

"...L'immagine esterna della steelbook è bellissima, ma non ho comprato un quadro o un poster, ho comprato la steelbook inspiegabilmente più pigra e..." Visualizza altro

"...da dire, forse la più gotica girata da Eggers finora, ma che è visivamente bella e capace di inquietare in più momenti, cosa che rende la fruizione,..." Visualizza altro

"Un classico ben ambientato visto con occhi diversi dal solito." Visualizza altro

5 clienti menzionano “Qualità”5 positive0 negative

I clienti apprezzano la qualità del prodotto. Dicono che è un film meraviglioso, clamoroso, cupo, folkloristico e gotico. Inoltre, descrivono le interpretazioni come tutte eccellenti, con un cast di grandi interpreti.

"...Grandi gli effetti e le musiche. Le interpretazioni poi, tutte eccellenti, da un cast di grandi interpreti: Bill Skarsgard, Nicholas Hoult,..." Visualizza altro

"Eccezionale..." Visualizza altro

"Soddisfa le aspettative..." Visualizza altro

"Meraviglioso!..." Visualizza altro

4 clienti menzionano “Coinvolgente”4 positive0 negative

I clienti trovano il film coinvolgente. Affermano che è intenso, cupo e capace di inquietare in più momenti.

"...interpretazione del classico che appare anche fresca, oltre a coinvolgente, cupa, con una perfetta gestione dei ritmi narrativi e un'atmosfera..." Visualizza altro

"...girata da Eggers finora, ma che è visivamente bella e capace di inquietare in più momenti, cosa che rende la fruizione, un’esperienza da non perdere." Visualizza altro

"...Questo film è intenso, cupo, la storia prende, la fotografia è bellissima. Si percepisce che è un film curato nei dettagli...." Visualizza altro

"...Agghiacciante, scioccante e crudo. Eggers conferma la sua bravura spietata e il formato blue ray rende giustizia...." Visualizza altro

3 clienti menzionano “Horror”3 positive0 negative

I clienti affermano che il film horror è di buona qualità.

"Un magnifico horror gotico diretto con maestria da Robert Eggers ("The Witch", "The Lighthouse", "The Northman")...." Visualizza altro

"Un perla cinematografica. Agghiacciante, scioccante e crudo. Eggers conferma la sua bravura spietata e il formato blue ray rende giustizia...." Visualizza altro

"Finalmente un bel horror..." Visualizza altro

9 clienti menzionano “Sottotitoli”0 positive9 negative

I clienti affermano che il prodotto non contiene sottotitoli in italiano.

"...ragione selezionare la lingua inglese per essi e...non presentano i sottotitoli in italiano (?!?),ma perche?..." Visualizza altro

"...sfortunatamente però in tal caso NON ci sarà né audio e neppure sottotitoli in italiano..." Visualizza altro

"...viene considerato il "cugino povero" degli altri: mancano i sottotitoli in italiano (ma davvero è fondamentale risparmiare questi due spicci?),..." Visualizza altro

"...ci riservano in Italia: nella versione estesa del film non ci sono i sottotitoli in italiano! Ma perché?..." Visualizza altro

NON SOLO VAMPIRO...MA ANCHE TRIONFO VISIVO E DI ATMOSFERE !
5 stelle su 5
NON SOLO VAMPIRO...MA ANCHE TRIONFO VISIVO E DI ATMOSFERE !
La prima cosa che salta all’occhio è certamente il comparto tecnico-estetico, con una sempre ottima fotografia di Jarin Blaschke e un’attentissima cura set design e costume design: Nosferatu è un film ricercatissimo e di enorme impatto visivo, artificioso forse, come può esserlo un quadro dove ogni elemento è studiato con spasmodica attenzione. Eggers non lavora solo sull’estetica ma riesce a plasmare, soprattutto nella prima parte, atmosfere pesantissime: ricordiamo l’incredibile scena da brivido in cui Thomas Hutter giunge al castello, dove il tono è quello di un incubo febbrile, tremendo e surreale. Nosferatu di Eggers è un film che riesce in certi momenti a fare davvero paura, pur giocando su pattern assolutamente tradizionali: le ombre, i movimenti nelle tenebre, il non sapere quello che ci attende. Il comparto sonoro eccezionale senza dubbio è d’aiuto nella costruzione del clima di angoscia che accompagna per l’intero film. Dal punto di vista narrativo Nosferatu è lineare, non era fra i proposti del regista sovvertire il mito del vampiro, quanto invece mostrare consapevolmente come anche la più classica delle storie possa ancora funzionare se raccontata nella maniera giusta. Si trovano riflessioni sulla condizione della donna dell’epoca vittoriana e di come la sessualità venisse repressa e demonizzata, come un male da scacciare. Il vampiro è intrinsecamente legato al concetto di sessualità dalla notte dei tempi, ma Eggers insiste sulla tematica tanto da inserire anche una velata (ma neanche troppo) scena di necrofilia. È una rilettura scabrosa, la sua, capace instillare nello spettatore un continuo senso di disagio. Per il conte Orlok si è deciso di prendere le distanze dai film precedenti, elaborando un design totalmente inedito, che ha fatto storcere il naso a qualcuno ma che io trovo storicamente molto plausibile oltre che somigliante a quanto descritto da Stoker nel suo romanzo (che si riferisce al Conte parlando di baffi e naso aquilino). Certo, Eggers si prende diverse libertà, come il fatto di aver coperto il suo Nosferatu di piaghe brulicanti come quelle di un cadavere non più freschissimo. Iconograficamente viene abbandonata l’immagine classica del Nosferatu o del conte impomatato, per rifarsi piuttosto alla figura della mitologia romena su cui verosimilmente si basa il vampiro moderno. Gli strigoi erano letteralmente cadaveri usciti dalla tomba, dall’aspetto consunto e dall’atteggiamento quasi ferino, come appunto sembra essere il Nosferatu di Eggers, putrescente e feroce. Il regista torna quindi nelle zone del “folk horror” a lui tanto care, sottolineando l’aspetto popolare e arcaico di certe leggende. Memorabile la sequenza ambientata nei Carpazi dove Thomas sorprende i nomadi alle prese con un rituale sinistro, in cui una fanciulla nuda a cavallo viene fatta sfilare fra le tombe del cimitero. Secondo i racconti, infatti, un cavallo bianco montato da una vergine (o da un bambino, oppure, a seconda della versione, anche un cavallo senza fantino) è usato per identificare il nascondiglio di un non-morto: le tombe che il cavallo si rifiuta di calpestare sono quelle che vanno purificate. Il regista riporta la figura del vampiro alle origini, spogliandolo di tutti gli “accessori” di cui è stato coperto nell’arco di almeno un secolo: Nosferatu è il male puro, è un appetito e nulla più, è la morte, è la pestilenza stessa che si sta diffondendo per la città. Un concetto essenziale, ma proprio per questo efficace. Nosferatu è mostrato pochissimo ma la sua presenza (e la sua ombra) percorre l’intero film, come un presagio ineluttabile di tragedia e di morte. Sotto il trucco di Nosferatu troviamo Bill Skarsgård, attore dal volto e dalla mimica particolare, qui forse sprecato dal momento che è completamente irriconoscibile. Nel cast anche Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson e Willem Dafoe, quest’ultimo nel ruolo del Professor Albin Eberhart Von Franz (Van Helsing). In generale, sono esasperati i toni recitatavi del cast, scelta voluta nell’ottica di omaggiare l’impostazione teatrale del film di Murnau. Lily-Rose Depp si cimenta in un ruolo da protagonista particolarmente impegnativo, dimostrando di esserne all’altezza, nonostante in alcuni momenti si avvicini a toni quasi bizzarri. Apprezzabile la capacità con cui Eggers tocca il grottesco senza però perdere il controllo del film e del mood che ha scelto di portare avanti. Il finale è emblematico di ciò: una scena di chiusura potentissima nella sua malinconia e nel suo romanticismo, ma nonostante questo molto disturbante, disgustosa e a suo modo surreale. Il regista mantiene il tutto in un equilibrio delicatissimo, riuscendo al tempo stesso a commuovere e a scioccare. Eggers, che piaccia o meno, ha un’idea molto precisa di cosa sia l’horror, che porta avanti con coerenza di pellicola in pellicola. Il suo Nosferatu è una devastante lettera d’amore verso l'espressionismo e al film di Herzog, una pellicola perfetta nella messa in scena, dove la scrittura passa in secondo piano per privilegiare l’estetica e le atmosfere. Sostanzialmente è una pellicola che non ha realmente nulla di nuovo da dire, forse la più gotica girata da Eggers finora, ma che è visivamente bella e capace di inquietare in più momenti, cosa che rende la fruizione, un’esperienza da non perdere.
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Recensioni migliori da Italia

  • Recensito in Italia il 28 marzo 2025
    Un magnifico horror gotico diretto con maestria da Robert Eggers ("The Witch", "The Lighthouse", "The Northman"). Terzo remake del classico del 1922 di Friedrich Wilhelm Murnau, dopo la versione del 1979 di Werner Herzog e quella recentissima (e poco conosciuta) del 2023 di David Lee Fisher. Stavolta ad interpretare il noto conte vampiro Orlock c'è Bill Skarsgard ("It", "Boy Kills World") nel ruolo che in precedenza è stato di Max Schreck, Klaus Kinski e Doug Jones, senza dimenticare Willem Dafoe nel particolare "L'ombra del Vampiro" di E. Elias Merhige. Tecnicamente il film è meraviglioso con una cura sopraffina in tutti i suoi aspetti (regia, ambientazioni, costumi...). La storia, quasi identica a quella del "Dracula" di Bram Stoker (da cui venne presa ben più che una semplice ispirazione), la conoscono un po' tutti. Qui Eggers guarda a Murnau, Herzog e ovviamente Stoker ma ci mette del suo, dando una personale interpretazione del classico che appare anche fresca, oltre a coinvolgente, cupa, con una perfetta gestione dei ritmi narrativi e un'atmosfera eccezionale, da brivido. Grandi gli effetti e le musiche. Le interpretazioni poi, tutte eccellenti, da un cast di grandi interpreti: Bill Skarsgard, Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Aaron Taylor-Johnson, pure Willem Dafoe. Curioso appunto vedere come sia Dafoe, che in precedenza aveva interpretato Max Schreck/Orlock e Hoult, di recente stato protagonista della spassosa commedia horror "Renfield" in cui interpretava appunto il servo di Dracula condividano lo schermo in questa pellicola. Va detto che l'aspetto del conte, qui rappresentato con (pochi) capelli, un bel paio di baffoni e dal respiro affannoso, potrebbe risultare divisivo in quanto diverso dall'iconico originale. Ma anche che non sarebbe la prima volta. Ricordiamoci che nello pseudo sequel della versione di Herzog "Nosferatu a Venezia" diretto da Augusto Caminito (e un non creditato Klaus Kinski, oltre a Luigi Cozzi e Maurizio Lucidi) nel 1988, lo vedeva sfoggiare una folta chioma. L'edizione blu-ray sarebbe anche di qualità, con tanto di film in due versioni, quella cinematografica e quella estesa di pochi minuti più lunga in lingua originale (inserire i sottotitoli per quei quattro minuti no?), oltre a degli extra (commento audio di Eggers, scene eliminate e uno speciale), ma c'è un problema. Selezionando nel menù delle lingue iniziale l'italiano, non si è presentata né l'opzione di visionare la versione estesa, né la presenza degli extra. Tocca infatti per qualche ragione selezionare la lingua inglese per essi e...non presentano i sottotitoli in italiano (?!?),ma perche? Comunque consigliatissimo perché il film merita.
    Una persona l'ha trovato utile
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  • Recensito in Italia il 29 marzo 2025
    Come già scritto da altri utenti, il film meriterebbe 5 stelle piene, al contrario di questa edizione steelbook deludentissima: se selezionerete la lingua italiana dal primo menù a scelta che vi apparirà NON avrete accesso né alla versione estesa, né ai contenuti bonus platealmente dichiarati dall'edizione; ma ehi, tranquilli, li potete trovare selezionando la lingua inglese nel menù sopracitato, sfortunatamente però in tal caso NON ci sarà né audio e neppure sottotitoli in italiano (questi ultimi immagino troppo complessi e dispendiosi da aggiungere anche alla extended in inglese di una versione di lusso steelbook, per altro già presenti nella versione cinematografica in italiano). L'immagine esterna della steelbook è bellissima, ma non ho comprato un quadro o un poster, ho comprato la steelbook inspiegabilmente più pigra e ingannevole del secolo...
    Immagine cliente
    1,0 su 5 stelle
    Edizione Steelbook ingannevole

    Recensito in Italia il 29 marzo 2025
    Come già scritto da altri utenti, il film meriterebbe 5 stelle piene, al contrario di questa edizione steelbook deludentissima: se selezionerete la lingua italiana dal primo menù a scelta che vi apparirà NON avrete accesso né alla versione estesa, né ai contenuti bonus platealmente dichiarati dall'edizione; ma ehi, tranquilli, li potete trovare selezionando la lingua inglese nel menù sopracitato, sfortunatamente però in tal caso NON ci sarà né audio e neppure sottotitoli in italiano (questi ultimi immagino troppo complessi e dispendiosi da aggiungere anche alla extended in inglese di una versione di lusso steelbook, per altro già presenti nella versione cinematografica in italiano). L'immagine esterna della steelbook è bellissima, ma non ho comprato un quadro o un poster, ho comprato la steelbook inspiegabilmente più pigra e ingannevole del secolo...
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    8 persone l'hanno trovato utile
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  • Recensito in Italia il 7 aprile 2025
    La prima cosa che salta all’occhio è certamente il comparto tecnico-estetico, con una sempre ottima fotografia di Jarin Blaschke e un’attentissima cura set design e costume design: Nosferatu è un film ricercatissimo e di enorme impatto visivo, artificioso forse, come può esserlo un quadro dove ogni elemento è studiato con spasmodica attenzione.
    Eggers non lavora solo sull’estetica ma riesce a plasmare, soprattutto nella prima parte, atmosfere pesantissime: ricordiamo l’incredibile scena da brivido in cui Thomas Hutter giunge al castello, dove il tono è quello di un incubo febbrile, tremendo e surreale. Nosferatu di Eggers è un film che riesce in certi momenti a fare davvero paura, pur giocando su pattern assolutamente tradizionali: le ombre, i movimenti nelle tenebre, il non sapere quello che ci attende. Il comparto sonoro eccezionale senza dubbio è d’aiuto nella costruzione del clima di angoscia che accompagna per l’intero film.
    Dal punto di vista narrativo Nosferatu è lineare, non era fra i proposti del regista sovvertire il mito del vampiro, quanto invece mostrare consapevolmente come anche la più classica delle storie possa ancora funzionare se raccontata nella maniera giusta.
    Si trovano riflessioni sulla condizione della donna dell’epoca vittoriana e di come la sessualità venisse repressa e demonizzata, come un male da scacciare. Il vampiro è intrinsecamente legato al concetto di sessualità dalla notte dei tempi, ma Eggers insiste sulla tematica tanto da inserire anche una velata (ma neanche troppo) scena di necrofilia. È una rilettura scabrosa, la sua, capace instillare nello spettatore un continuo senso di disagio.
    Per il conte Orlok si è deciso di prendere le distanze dai film precedenti, elaborando un design totalmente inedito, che ha fatto storcere il naso a qualcuno ma che io trovo storicamente molto plausibile oltre che somigliante a quanto descritto da Stoker nel suo romanzo (che si riferisce al Conte parlando di baffi e naso aquilino).
    Certo, Eggers si prende diverse libertà, come il fatto di aver coperto il suo Nosferatu di piaghe brulicanti come quelle di un cadavere non più freschissimo. Iconograficamente viene abbandonata l’immagine classica del Nosferatu o del conte impomatato, per rifarsi piuttosto alla figura della mitologia romena su cui verosimilmente si basa il vampiro moderno.
    Gli strigoi erano letteralmente cadaveri usciti dalla tomba, dall’aspetto consunto e dall’atteggiamento quasi ferino, come appunto sembra essere il Nosferatu di Eggers, putrescente e feroce.
    Il regista torna quindi nelle zone del “folk horror” a lui tanto care, sottolineando l’aspetto popolare e arcaico di certe leggende. Memorabile la sequenza ambientata nei Carpazi dove Thomas sorprende i nomadi alle prese con un rituale sinistro, in cui una fanciulla nuda a cavallo viene fatta sfilare fra le tombe del cimitero. Secondo i racconti, infatti, un cavallo bianco montato da una vergine (o da un bambino, oppure, a seconda della versione, anche un cavallo senza fantino) è usato per identificare il nascondiglio di un non-morto: le tombe che il cavallo si rifiuta di calpestare sono quelle che vanno purificate.
    Il regista riporta la figura del vampiro alle origini, spogliandolo di tutti gli “accessori” di cui è stato coperto nell’arco di almeno un secolo: Nosferatu è il male puro, è un appetito e nulla più, è la morte, è la pestilenza stessa che si sta diffondendo per la città. Un concetto essenziale, ma proprio per questo efficace. Nosferatu è mostrato pochissimo ma la sua presenza (e la sua ombra) percorre l’intero film, come un presagio ineluttabile di tragedia e di morte.
    Sotto il trucco di Nosferatu troviamo Bill Skarsgård, attore dal volto e dalla mimica particolare, qui forse sprecato dal momento che è completamente irriconoscibile. Nel cast anche Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson e Willem Dafoe, quest’ultimo nel ruolo del Professor Albin Eberhart Von Franz (Van Helsing). In generale, sono esasperati i toni recitatavi del cast, scelta voluta nell’ottica di omaggiare l’impostazione teatrale del film di Murnau. Lily-Rose Depp si cimenta in un ruolo da protagonista particolarmente impegnativo, dimostrando di esserne all’altezza, nonostante in alcuni momenti si avvicini a toni quasi bizzarri.
    Apprezzabile la capacità con cui Eggers tocca il grottesco senza però perdere il controllo del film e del mood che ha scelto di portare avanti. Il finale è emblematico di ciò: una scena di chiusura potentissima nella sua malinconia e nel suo romanticismo, ma nonostante questo molto disturbante, disgustosa e a suo modo surreale. Il regista mantiene il tutto in un equilibrio delicatissimo, riuscendo al tempo stesso a commuovere e a scioccare.
    Eggers, che piaccia o meno, ha un’idea molto precisa di cosa sia l’horror, che porta avanti con coerenza di pellicola in pellicola. Il suo Nosferatu è una devastante lettera d’amore verso l'espressionismo e al film di Herzog, una pellicola perfetta nella messa in scena, dove la scrittura passa in secondo piano per privilegiare l’estetica e le atmosfere.
    Sostanzialmente è una pellicola che non ha realmente nulla di nuovo da dire, forse la più gotica girata da Eggers finora, ma che è visivamente bella e capace di inquietare in più momenti, cosa che rende la fruizione, un’esperienza da non perdere.
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    5,0 su 5 stelle
    NON SOLO VAMPIRO...MA ANCHE TRIONFO VISIVO E DI ATMOSFERE !

    Recensito in Italia il 7 aprile 2025
    La prima cosa che salta all’occhio è certamente il comparto tecnico-estetico, con una sempre ottima fotografia di Jarin Blaschke e un’attentissima cura set design e costume design: Nosferatu è un film ricercatissimo e di enorme impatto visivo, artificioso forse, come può esserlo un quadro dove ogni elemento è studiato con spasmodica attenzione.
    Eggers non lavora solo sull’estetica ma riesce a plasmare, soprattutto nella prima parte, atmosfere pesantissime: ricordiamo l’incredibile scena da brivido in cui Thomas Hutter giunge al castello, dove il tono è quello di un incubo febbrile, tremendo e surreale. Nosferatu di Eggers è un film che riesce in certi momenti a fare davvero paura, pur giocando su pattern assolutamente tradizionali: le ombre, i movimenti nelle tenebre, il non sapere quello che ci attende. Il comparto sonoro eccezionale senza dubbio è d’aiuto nella costruzione del clima di angoscia che accompagna per l’intero film.
    Dal punto di vista narrativo Nosferatu è lineare, non era fra i proposti del regista sovvertire il mito del vampiro, quanto invece mostrare consapevolmente come anche la più classica delle storie possa ancora funzionare se raccontata nella maniera giusta.
    Si trovano riflessioni sulla condizione della donna dell’epoca vittoriana e di come la sessualità venisse repressa e demonizzata, come un male da scacciare. Il vampiro è intrinsecamente legato al concetto di sessualità dalla notte dei tempi, ma Eggers insiste sulla tematica tanto da inserire anche una velata (ma neanche troppo) scena di necrofilia. È una rilettura scabrosa, la sua, capace instillare nello spettatore un continuo senso di disagio.
    Per il conte Orlok si è deciso di prendere le distanze dai film precedenti, elaborando un design totalmente inedito, che ha fatto storcere il naso a qualcuno ma che io trovo storicamente molto plausibile oltre che somigliante a quanto descritto da Stoker nel suo romanzo (che si riferisce al Conte parlando di baffi e naso aquilino).
    Certo, Eggers si prende diverse libertà, come il fatto di aver coperto il suo Nosferatu di piaghe brulicanti come quelle di un cadavere non più freschissimo. Iconograficamente viene abbandonata l’immagine classica del Nosferatu o del conte impomatato, per rifarsi piuttosto alla figura della mitologia romena su cui verosimilmente si basa il vampiro moderno.
    Gli strigoi erano letteralmente cadaveri usciti dalla tomba, dall’aspetto consunto e dall’atteggiamento quasi ferino, come appunto sembra essere il Nosferatu di Eggers, putrescente e feroce.
    Il regista torna quindi nelle zone del “folk horror” a lui tanto care, sottolineando l’aspetto popolare e arcaico di certe leggende. Memorabile la sequenza ambientata nei Carpazi dove Thomas sorprende i nomadi alle prese con un rituale sinistro, in cui una fanciulla nuda a cavallo viene fatta sfilare fra le tombe del cimitero. Secondo i racconti, infatti, un cavallo bianco montato da una vergine (o da un bambino, oppure, a seconda della versione, anche un cavallo senza fantino) è usato per identificare il nascondiglio di un non-morto: le tombe che il cavallo si rifiuta di calpestare sono quelle che vanno purificate.
    Il regista riporta la figura del vampiro alle origini, spogliandolo di tutti gli “accessori” di cui è stato coperto nell’arco di almeno un secolo: Nosferatu è il male puro, è un appetito e nulla più, è la morte, è la pestilenza stessa che si sta diffondendo per la città. Un concetto essenziale, ma proprio per questo efficace. Nosferatu è mostrato pochissimo ma la sua presenza (e la sua ombra) percorre l’intero film, come un presagio ineluttabile di tragedia e di morte.
    Sotto il trucco di Nosferatu troviamo Bill Skarsgård, attore dal volto e dalla mimica particolare, qui forse sprecato dal momento che è completamente irriconoscibile. Nel cast anche Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson e Willem Dafoe, quest’ultimo nel ruolo del Professor Albin Eberhart Von Franz (Van Helsing). In generale, sono esasperati i toni recitatavi del cast, scelta voluta nell’ottica di omaggiare l’impostazione teatrale del film di Murnau. Lily-Rose Depp si cimenta in un ruolo da protagonista particolarmente impegnativo, dimostrando di esserne all’altezza, nonostante in alcuni momenti si avvicini a toni quasi bizzarri.
    Apprezzabile la capacità con cui Eggers tocca il grottesco senza però perdere il controllo del film e del mood che ha scelto di portare avanti. Il finale è emblematico di ciò: una scena di chiusura potentissima nella sua malinconia e nel suo romanticismo, ma nonostante questo molto disturbante, disgustosa e a suo modo surreale. Il regista mantiene il tutto in un equilibrio delicatissimo, riuscendo al tempo stesso a commuovere e a scioccare.
    Eggers, che piaccia o meno, ha un’idea molto precisa di cosa sia l’horror, che porta avanti con coerenza di pellicola in pellicola. Il suo Nosferatu è una devastante lettera d’amore verso l'espressionismo e al film di Herzog, una pellicola perfetta nella messa in scena, dove la scrittura passa in secondo piano per privilegiare l’estetica e le atmosfere.
    Sostanzialmente è una pellicola che non ha realmente nulla di nuovo da dire, forse la più gotica girata da Eggers finora, ma che è visivamente bella e capace di inquietare in più momenti, cosa che rende la fruizione, un’esperienza da non perdere.
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  • Recensito in Italia il 5 aprile 2025
    Un classico ben ambientato visto con occhi diversi dal solito.
  • Recensito in Italia il 28 marzo 2025
    Film splendido, ma qui parliamo di questa specifica edizione italiana. Purtroppo ancora una volta il mercato nostrano viene considerato il "cugino povero" degli altri: mancano i sottotitoli in italiano (ma davvero è fondamentale risparmiare questi due spicci?), e la traccia audio è in Dolby Atmos solo per la lingua originale e il...tedesco (???). Aggiungo che ormai trovare le steelbook con elementi in rilievo è più raro che trovare un taxi disponibile alla stazione Roma Termini il 15 agosto, ma è un problema più ampio. Vabè.
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