Recensione di Ghost Recon: Future Soldier
In ritardo ma è arrivata :)
Era il 2010 quando venne annunciato lo sviluppo di Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier, la cui uscita era prevista per la fine dello stesso anno. Dopo innumerevoli rinvii, a due anni di distanza è finalmente disponibile nei negozi il nuovo capitolo di una delle serie Ubisoft, targate Tom Clancy, più famose.
Uno sguardo d'insieme
L’incipit alla storia è semplice, una squadra di Ghost sta indagando sulle attività di alcuni narcotrafficanti in Sud America quando, preso d’assalto un convoglio, rimangono coinvolti nell’esplosione di una bomba. Viene così formata una nuova squadra con il compito di indagare su un complotto di scala mondiale che ha il suo cuore in Russia.
Lasciamo a voi il piacere di scoprire tutti i dettagli della trama, che seppur poco incisiva e carente di originalità è comunque piacevole e giustifica gli spostamenti dei Ghost da un capo all’altro del mondo.
Avremo a che fare con diverse ambientazioni, in Africa, in Medio Oriente, Russia, Siberia e altre per un totale di 12 Missioni, ciascuna anticipata da un briefing che oltre a conoscere gli obiettivi, ci consente anche di personalizzare le armi e l’equipaggiamento nella tanto decantata modalità Gunsmith, ma ci torneremo in seguito.
Per ogni missione ci sono una serie di sfide da portare a termine, il cui compimento, tenendo anche conto del comportamento in missione, ci varrà un punteggio, che implica quindi una certa rigiocabilità.
Proprio la longevità, non è certo un difetto del gioco, la campagna ci terrà impegnati per almeno 10 ore a livello normale, e difficilmente riuscirete a completare tutte le sfide, senza contare il fatto che tutta la campagna può essere giocata in co-op con tre amici, quindi il divertimento è assicurato.
Alla campagna si aggiungono le modalità multiplayer: Guerriglia, dove in co-op con tre giocatori, dovremo superare 50 ondate di nemici, delle quali la prima va affrontata in modo stealth, prevedendo l’infiltrazione e controllo di un territorio; c’è poi il classico multigiocatore competitivo dove in battaglie 6 vs 6, ci troveremo impegnati in 4 modalità, tutte ad obiettivi, quindi fedeli allo spirito del gioco.
Gameplay
Il gameplay è sicuramente una delle parti meglio riuscite del gioco. I Ghost si muovono in modo fluido e dinamico con perfette animazioni. Ci sono tantissime armi delle quali, grazie al Gunsmith, che ci consente di personalizzare mirino, calcio, colorazione, bocca, binario laterale e altro, sono presenti, stando agli sviluppatori, 20 milioni di combinazioni, ci sarà da sbizzarrirsi.
Tutte le missioni privilegiano un approccio stealth, infatti coordinandoci con i compagni potremo superarle tutte senza far scattare allarmi , non considerando quelle sezioni “più action” in cui dovremo resistere all’assalto dei nemici o procedere all’estrazione di VIP. Grazie alle ambientazioni e alle situazioni proposte è assicurata una certa varietà, non ci si annoia mai. La struttura del gameplay è quella tipica dei TPS, con la possibilità di entrare in copertura e lo spostamento dinamico con la pressione del tasto X/A da una copertura all’altra. In ogni missione potremo portare un’arma primaria, una secondaria, e delle granate (fumogene, flash o classiche).
Ma il pezzo forte sono i gadget: mimetica ottica, sensori e il drone che ci consente una visione dall’alto del campo di battaglia con la possibilità di marcare i nemici per procedere poi con una uccisione sincronizzata con i compagni, davvero appagante. Si tratta di un’operazione che predilige un approccio molto tattico, perché come è ovvio che sia, i morti, se visti, fanno scattare gli allarmi, bisogna quindi pianificare per bene le uccisioni.
In una missione potremo controllare un robot mobile le cui peculiarità però, le lasciamo scoprire a voi.
Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier è sicuramente uno dei migliori esponenti del genere, il gioco è molto apprezzabile in tutte le sue componenti, un’esperienza vivamente consigliata a chi non disdegna un tipo di gioco più ragionato. Encomiabile lo sforzo dei ragazzi Ubisoft nel voler portare lo spirito del gioco in ogni modalità, anche quelle competitive, dove l’accento è posto sempre sul gioco di squadra.
Bello o Brutto?
Da un punto di vista grafico e tecnico, il gioco è fatto di alti e bassi. La grafica è nel complesso piacevole, anche se la perfetta modellazione dei Ghost non è accompagnata da ambientazioni altrettanto curate, che in alcuni elementi come la vegetazione sono abbastanza bruttine, niente di scandaloso però, il gioco nel complesso si lascia guardare con piacere e ci sono alcuni effetti davvero pregevoli.
Quello che veramente non si salva sono i personaggi secondari, come i civili, molto brutti per modellazione e movenze, ma soprattutto le cut scene, stonano non poco, i personaggi non solo sembrano di legno ma sono davvero brutti con un comparto animazioni ed espressioni inesistente. Elementi che lasciano l’amaro in bocca ma non minano l’esperienza, ciò che dovrebbe importare ad un vero gamer è il gameplay e su questo aspetto Future Soldier ne ha da vendere, e poi sia chiaro in game il gioco è nel complesso davvero piacevole.
Nota del tutto positiva al comparto audio, con un doppiaggio completamente in italiano fatto molto bene, con i Ghost che parlano come veri e propri soldati in battaglia nell’indicare bersagli e quant’altro. Molto piacevoli anche gli effetti sonori e le musiche che ci accompagnano nel corso delle missioni.
Qualche riga per il multiplayer...
Nota dolente invece per il multiplayer, per quanto riguarda la scelta di non supportare il gioco con server dedicati, le partite infatti sono afflitte da cadute della connessione e migrazioni dell’ host. Si riesce comunque a giocare sia chiaro, sono problemi che in alcune sessioni di gioco, anche lunghe, possono non presentarsi, ma sono comunque problemi di cui bisogna tener conto. A parte questo il multiplayer è comunque molto piacevole, le modalità sono divertenti ma a farla da padrone è sicuramente Conflitto; le mappe, numerose, sono abbastanza grandi ed alcune con un level design pregevole. Di base sono presenti 3 classi, per le quali rimandiamo al paragrafo “Classi” del "Provato della beta".
A margina, ma comunque utile per l'esperienza è il Ghost Recon Network. Per capire di cosa si tratta guardate il video
Conclusione
Con Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier , Ubisoft ha fatto decisamente centro con un gioco che si distingue dalla massa con un’anima propria nonostante, rispetto ai capitoli precedenti, abbia intrapreso una deriva più action, ma l’accento è comunque posto sul gioco di squadra e sulle azioni silenziose. Non mancano alcuni difetti ma il lavoro svolto nel complesso merita sicuramente di essere premiato.