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Recensione BioShock: Infinite

Una Columbia dal fascino tutto suo......

Salve a tutti, questa è la mia "personale" recensione di BioShock:Infinite. Non sono un recensore, perciò non prendetemi d'assalto. Premetto che le mie aspettative erano enormi e sono state rispettate.



Grafica e compartoIl gioco si serve dell'Unreal Engine 3, che però non riesce a sfruttare al massimo. Ciò non toglie nulla al gioco, poiché l'ampia luminosità e le "Poche" texture in bassa definizione sono distorte da tutt'altro. In qualsiasi caso ci troveremo lo stesso davanti a Bug visivi fastidiosi e a volte confusionari. La grafica rimane comunque pulita e piacevole ai propri occhi.



AmbientazioneIn contrario a quanto visto nel primo BioShock, ovvero che una capsula situata in un faro, dalla quale verremmo scaraventati verso gli abissi, per finire a Rapture, una città sottomarina, qui ci ritroveremo catapultati in cielo da un razzo, dove atterreremo in "paradiso", ovvero ciò che il profeta vuole farci credere, perché ci troveremo a Columbia, una città volante composta da grattacieli volanti, che sono uniti tra loro tramite dei ponti. Il primo impatto grafico risalta sulla varietà, proprio perché ci ritroveremo davanti a una cittadina immensa, popolata da miriadi di persone tutte diverse tra loro, bambini che giocano, venditori di Hot Dog, poliziotti, giornalai e altro ancora. Per spostarci dentro questa città useremo le Skyline, ovvero vie di comunicazioni usate per il trasporto di merci, anche se noi né faremo tutto un altro uso. Il comparto artistico è spettacolare e sorpendente, come il resto d'altronde.



Gameplay
Il Gameplay è molto variegato, offre varie libertà d'azione, possiamo optare per le risse o tenerci a distanza con i Vigor, o meglio ancora combinarli tra essi. A volte potrebbe sembrare il tutto confusionario, tra ondate di nemici che ci verranno addosso, munizoni e provviste da raccogliere dai cadaveri nemici e gli obiettivi da svolgere. Pian piano troveremo pozioni che ci daranno appunto dei Vigor, magie speciali utili per avanzare nel corso del gioco ed eliminare gruppi di nemici. Le armi sono moltissime, variano da normali mitragliatrici ad armi a scarica. Si troveranno anche delle "evoluzioni" di codeste armi. Il gameplay resta comunque solido e fedele ai predecessori. Le vere novità in quest'ambito ce le offre Elizabeth, che aprirà dei squarci di altre dimensioni da cui appariranno robot alleati o kit medici e munizioni utili per la battaglia. Altra aggiunta sta nel Gancio da braccia, con il quale appunto potremmo appenderci alle Skyline, da cui cambiare posizione e raggiungere un determinato punto, oppure catapultarci addosso ai nemici. Ci saranno anche piccoli elementi GDR, quali il potenziamento di armi e tonici anche se molto limitato.



Generalo
Riguardo al gioco in sè, non c'è molto da dire, la difficolta non è piuttosto elevata, escludendo il momento in cui si gioca a modalità 1999, dove sembrerà di essere in un vero Survival.
Nel gioco sono morto solo 6 volte, perché mi scarseggiavano munizioni e èro spesso costretto a cambiare arma quando non volevo. Purtroppo non ci sarà il Game Over, perché sarà Elizabeth a rianimarci ogni volta, in cambio di una piccola somma di denaro. La longevità si attesta sulle 12 ore, anche se io ne ho impiegate 17 perché mi sono perso tra le strade di Columbia a forza di esplorarle.
Il sonoro è purtroppo distorto dagli spari e non si riesce ad apprezzalro al massimo.
In qualsiasi caso mi ha colpito su tutti i punti di vista, anche dalla trama, ricca di colpi di scena, anche se non dico niente per non Spoilerare.
Il voto è più che positivo, io vi invito a provare il gioco sperando che la mia (BRUTTA) recensione vi abbia convinto.




PS: Io amo Songbird...

pubblicato alle 22:06 del 30/03/2013

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