Visti i problemi di digestione che negli ultimi anni mi stanno distruggendo da dentro, non posso desimermi dal postare qualcosa qui.
Mio malgrado ho un intestino parecchio pigro, un problema che è possibile arginare solo facendo incetta di yogurt, mirtilli, kiwi e varie bevande calde. Com'è noto, però, ci sono combinazioni letali per qualsiasi organismo che sarebbe bene evitare...
Tutto accadde in una annoiata giornata invernale. Ero solo nel mio appartamento, il coinquilino lontano per lavoro. Decido di farmi una bella fagiolata con cipolle, da mangiarsi rigorosamente nella padella e col cucchiaio in legno.
Due padelle più tardi, non contento di aver messo così duramente alla prova il mio stomaco, tiro fuori dal frigo il classico secchiello di yogurt alla fragola (sono ghiotto di yogurt, ndr). Un cucchiaio tira l'altro e così, in poco tempo, mi ritrovo con un chilo di yogurt in meno nel frigo.
Ultimo ma non meno importante un bel bicchiere di vino sopra il tutto, per concludere in bellezza. Quindi vado sul PC a cazzeggiare, ignaro del dramma che si stava consumando tra i miei villi intestinali.
Qualche ora più tardi inizia il disagio. Ordinaria amministrazione, penso, quindi non ci faccio molto caso. Ma il disagio aumenta di minuto in minuto. Iniziano i dolori. Lo stomaco e il pancreas litigano sulle rispettive responsabilità, l'esofago si chiama fuori. Faccio per alzarmi e fare due passi e mi accorgo che la situazione è più disperata di quanto temessi: dopo aver messo il piede in terra, il duodeno mi manda un sms e mi fa sapere che il suo dovere l'ha già fatto e c'è un pacco espresso diretto verso la terminazione anale del mio corpo.
Sollecitato da tale segnalazione, mi precipito nel bagno, mi libero degli indumenti superflui, poggio le natiche sulla tavolozza...
Ei fu.
Un parto.
Non provavo un simile dolore dai tempi delle coliche renali.
Passarono minuti interminabili di sofferenza e costernazione, di autocritiche poco gentili, di maledizioni nei confronti di imprecisate forme di vita ultraterrene.
Quando tutto terminò, ebbi a malapena il coraggio di guardare dentro il sanitario.
Decisi di dargli un nome.
(...i minuti che seguirono furono dedicati alla decomposizione manuale della neonata forma di vita con paletta e secchiello, perché il solo sciacquone non fu sufficiente)
low tier exi
Credo di esser morto
HardAsp5794
Omg
È drammatico